Quarantena breve anche in Italia? L’ipotesi al vaglio del governo
“Qualche Paese sta riflettendo sulla durata della quarantena. Se fosse possibile ridurre il tempo di quarantena da 14 a 7 giorni, potremmo diminuire i costi sociali ed economici”, lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla Festa dell’Unità di Modena martedì 8 settembre, aprendo alla possibilità di dimezzare i giorni previsti dalla misura anti contagio per chi è entrato in contatto con una persona positiva al Covid, in linea con l’esempio francese e con quanto si sta discutendo in sede europea. E anche il ministero della Salute sarebbe pronto a valutare l’ipotesi della quarantena breve per ridurre l’impatto sulla produzione qualora dovesse verificarsi un ulteriore aumento di contagi in un momento in cui i dati economici stimano che nel 2020 si arriverà a una perdita di un milione di posti di lavoro. Toccherà all’esecutivo decidere se dare il via libera alla misura dopo il parere del Comitato tecnico scientifico.
Come riporta Huffington Post, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato che “se verranno confermate le evidenze scientifiche, si procederà a ridurre la durata del periodo di quarantena, che attualmente è di quattordici giorni”. Un cambiamento drastico dopo sette mesi di epidemia in cui la quarantena è stata tassativamente fissata a 14 giorni, ma che sarebbe accolto in modo positivo dal mondo dell’imprenditoria, spaventato da un rallentamento delle attività produttive ai ritmi allarmanti del lockdown. In Francia, dove la misura è dipesa dall’aumento esponenziali del contagi – fino a 9mila in un giorno – gli imprenditori hanno definito la quarantena breve “una boccata di ossigeno per le aziende in termini organizzativi”.
Ma a supporto dell’ipotesi di una quarantena di sette giorni ci sarebbero anche ragioni di ordine pratico, come per esempio la sicurezza che un soggetto possa osservarla in modo più rigoroso e sopportarla. “Esistono almeno una decina di lavori scientifici che dimostrano che la carica virale si riduce significativamente dopo la comparsa dei sintomi, per cui la quarantena abbreviata in Francia, che rappresenta un tentativo di rendere meno pesante questa misura e far sì che i più rispettino l’isolamento, poggia potenzialmente su un fondamento scientifico valido”, ha dichiarato all’Agi Giorgio Palù, microbiologo presso l’Università di Padova. “Le evidenze scientifiche – spiega l’esperto – dimostrano che la carica virale effettivamente diminuisce quando i sintomi si manifestano”
Per il virologo, “l’iniziativa è fondamentalmente volta a rendere più sopportabile l’isolamento per i cittadini, per fare in modo che sia più agevole rispettare le misure di quarantena”. “È vero però – specifica il microbiologo – che gli asintomatici ospitano per più lungo tempo il virus dei sintomatici, perciò appare opportuno valutare una serie di contingenze prima di effettuare previsioni e prendere decisioni, tra cui il fatto che non esiste un test diagnostico disponibile su larga scala che quantifichi precisamente il viral load come avviene per altri virus”. Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza durante l’incontro con i 27 ministri della Salute dei paesi dell’Unione Europea ha sottolineato la necessità di sviluppare linee guida comuni anche sulla quarantena, mentre la presidente della commissione Ursula Von der Leyen e la commissaria alla Salute Stella Kyriakides si son dette d’accordo.
Leggi anche: 1. Il virologo Crisanti: “Covid non è cambiato. Seconda ondata? Se ci sarà, a dicembre-gennaio”/ 2. Vaccino anti Covid, fabbriche già in moto: prime dosi pronte a novembre / 3. Cecilia Strada ha ragione: i negazionisti del Covid non si meritano il servizio sanitario nazionale
4. Nuovo Dpcm in vigore: resta l’obbligo di mascherine, estesa la capienza per i mezzi pubblici / 5. Coronavirus, un algoritmo calcola in appena due ore il rischio di morte dei pazienti / 6. Covid di testa, negazionisti no Vax a Roma: foto e video di una giornata folle