A Napoli lungomare bloccato fino alle 4: “Notte di follia”
Un sabato di straordinaria follia quello che si è registrato ieri, 23 maggio 2020, a Napoli. Il primo weekend dopo la fine del lockdown ha visto in molte città, come Milano, Brescia e Verona, la ripartenza della movida, con tanti giovani in piazza, spesso anche senza mascherine. Un ritorno alla normalità a dir poco prematuro, visto che il virus circola ancora e causa ogni giorno parecchi morti. A Napoli ieri è stato preso d’assalto il lungomare, tra assembramenti, schiamazzi e addirittura risse.
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“Una follia collettiva”, raccontano i residenti e le persone che hanno visto con i loro occhi quanto stava avvenendo nella città campana. Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23.
Ancora questa mattina su via Caracciolo erano ben visibili bottiglie e rifiuti di ogni genere. “Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina – C’erano assembramenti di giovani, la gente sembrava impazzita dopo due mesi di lockdown. Mergellina era completamente paralizzata: via Caracciolo, piazza Sannazaro, piazzetta del Leone. La situazione si è normalizzata solo dopo le 4. È stato un inferno”.
Una movida che è proseguita per tutta la notte, nonostante i bar fossero chiusi. Due agenti della polizia municipale di Napoli, inoltre, sono stati anche aggrediti mentre erano impegnati in controlli a via Aniello Falcone, strada panoramica del quartiere Vomero molto frequentata dai giovani. Un ragazzo ha reagito alla richiesta di documenti da parte dei due agenti, colpendoli con calci e pugni. Il giovane è stato identificato e denunciato, mentre i due agenti sono stati refertati con prognosi di sette giorni.
Il comandante della Polizia municipale di Napoli Ciro Esposito ha commentato così la folle notte sul lungomare: “È stata una follia collettiva, qui a Napoli come in moltissime città di Italia. Per tutta la giornata abbiamo pattugliato le strade, iniziando la mattina presto con il servizio di accesso alla balneazione. Quindi con i controlli anti-assembramento e per il rispetto delle disposizioni su mascherine e distanziamento sociale. Ovviamente non abbiamo gli uomini e i mezzi per militarizzare le strade alle 4 del mattino. Quello che è avvenuto a Napoli è accaduto anche in tante altre città. Ci dovrebbe essere più senso di responsabilità da parte delle famiglie”.
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