Coronavirus, chiuso l’aeroporto di Milano Linate: l’annuncio di Sea
Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate, ha annunciato la chiusura dello scalo di Linate a causa dell’emergenza Coronavirus. “Secondo le disposizioni del decreto emanato oggi dal Ministero dei Trasporti, il traffico passeggeri di Aviazione Commerciale e Generale sarà concentrato sull’aeroporto di Milano Malpensa, con la chiusura temporanea dell’intero aeroporto di Milano Linate che garantirà i soli voli di emergenza sanitaria e/o per trasporto organi”, scrive Sea in una nota. “Almeno in un primo momento, il traffico passeggeri sarà concentrato sul terminal 2 di Milano Malpensa al fine di contenere al minimo il numero di persone e mezzi nelle attività operative a tutela della salute di tutti”.
Linate, si afferma, è stato chiuso perché dispone di un’unica pista di volo di lunghezza insufficiente a garantire l’operatività di aeromobili wide-body, tipicamente utilizzati per le rotte di lungo raggio. Inoltre l’attuale regolamentazione di accesso allo scalo esclude inoltre la possibilità di servire destinazioni extra-UE e di operare con aeromobili a doppio corridoio. Malpensa inoltre è l’unico scalo in grado di garantire l’operatività del Cargo grazie alle sue infrastrutture (piste, piazzali aeromobili e magazzini). Tale comparto rimane strategico anche in questa fase di gestione dell’emergenza. Al termine della fase di emergenza, vi sarà un graduale recupero dell’attività di volo, con una dinamica di volumi e portafoglio compagnie aeree/destinazioni ancora non prevedibile. Nella fase di ripresa, si prevede la progressiva e flessibile riattivazione del Terminal 1 di Milano Malpensa e di Milano Linate in funzione della riprogrammazione dei voli.
1. Coronavirus: la Borsa di Milano a picco con la sua peggior giornata di sempre, l’Europa brucia 790 miliardi. Tonfo a Wall Street / 2. Coronavirus, ecco chi sta guadagnando di più economicamente da questa emergenza pandemica
3. Coronavirus, Carlo Cottarelli a TPI: “Oggi non è il momento di risparmiare” / 4. Coronavirus, il silenzio assordante dell’Unione europea (di M. Romano)