CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE – Superate le 75mila vittime dall’inizio della pandemia nel nostro Paese. Oggi l’Italia ritorna in zona gialla dopo le restrizioni dell’Epifania, ma resta vietato lo spostamento tra Regioni. Qui tutte le notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime news sul Coronavirus in Italia di oggi, venerdì 8 gennaio 2021, aggiornate in tempo reale.
Ore 19,30 – Scuole superiori, 14 regioni dicono no alla ripresa lunedì – Veneto, Fvg, Marche e Calabria rinviano a febbraio. Lunedì 11 apre al 50 per cento solo la Toscana. Oggi gli annunci di rinvio per Lombardia, Liguria, Lazio, Umbria e Sicilia. Il Tar dimezza l’ordinanza della Calabria: “Elementari e medie subito in classe”
Ore 16,41 – De Luca: “L’Italia sia tutta arancione, il Governo ci manda al manicomio. Daremo una card ai vaccinati” – “Mi permetto di suggerire al Governo anziché mezze misure, misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio», ha detto il governatore campano nella sua consueta diretta Facebook. “Un unico colore per tutta Italia, zona arancione per tutta Italia – ha spiegato – ad eccezione per quelle regioni che sono zona rossa e tenendo presente che siamo circondati da paesi europei rovinati”. Quanto alla Campania, “abbiamo deciso di fare una verifica epidemiologica entro il mese di gennaio perchè dobbiamo capire cosa è successo nel periodo tra Natale e Capodanno”. “Aspetteremo, quindi, per capire come è la situazione l’ultima settimana di gennaio e dopo prenderemo le decisioni definitive – ha aggiunto – per adesso prudenza massima su tutto, scuole, trasporti e tutto il resto”.
Il governatore ha poi spiegato perché è stato tra i primi a vaccinarsi contro il Covid: “È stato un gesto semplicemente simbolico, per dare coraggio e fiducia soprattutto alle persone anziane”. Gli effetti? “Solo un po’ di stordimento – ha detto in diretta Fb – se con il richiamo dovessi andarmene al creatore, avrete motivo per essere prudenti, se come spero rimarrò in questa valle di lacrime a calpestare prati fioriti allora potete farvi il vaccino”. “E lo dico – aggiunge – perché ancora oggi stiamo registrando preoccupazioni e timori a fare il vaccino”.
Quanto alle critiche sulla sua vaccinazione aggiunge: “l’Italia ha una materia prima della quale è unico produttore al mondo, è la demagogia che non manca mai”. “La Campania darà una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo”, ha poi annunciato De Luca mostrando il prototipo in diretta Fb. “Sul retro c’è un chip – spiega – ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possono esibire per andare a cinema, ristorante con più tranquillità avendo la certificazione che sono stati vaccinati”.
Ore 16,15 – Locatelli: ieri somministrate quasi 90 mila dosi – “Nella sola giornata di ieri sono state vaccinate quasi 90 mila persone. E’ un dato assai importante da sottolineare, che documenta la nostra capacita’ di vaccinare un numero elevato di persone”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.
Ore 16,02 – Calabria, Emilia, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione – Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia andranno, da lunedì 11 gennaio, in zona arancione. Le altre regioni dovrebbero rimanere in zona gialla. Non ci saranno invece regioni in zona rossa. Leggi qui la notizia completa.
I dati che emergono dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità hanno portato alla decisione del governo, ufficializzata da un’ordinanza del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza che verrà firmata in serata. Intanto l’Rt nazionale sale a 1,03, sorpassando per la prima volta dopo sei settimane la soglia dell’1.
Ore 15,50 – Brusaferro: “Curva ha rallentato la decrescita” – In Italia la curva dei contagi “ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
Ore 13,09 – Iss: Indice Rt torna sopra 1, 12 Regioni a rischio alto, 8 moderato – L’indice di contagio Rt torna sopra 1 in Italia dopo 6 settimane. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss, riferita alla settimana 28/12-3/1. “Nel periodo 15-28 dicembre 2020 – si legge nel report – l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 – 1,13) in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno”.
Secondo il report dell’Iss, sono 12 le Regioni classificate a rischio alto, e dove potrebbero essere applicate misure più restrittive. La scorsa settimana non ce n’era nemmeno una. “Complessivamente – si legge nel report – questo porta alla classificazione di 12 Regioni/PPAA a rischio alto questa settimana (vs nessuna la settimana precedente), 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso. Tre Regioni/PPAA (Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, altre 6 (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, V. d’Aosta) lo superano nel valore medio, e altre quattro lo raggiungono (Puglia) o lo sfiorano (Lazio, Piemonte e Veneto)”.
“Questa settimana si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio”. L’epidemia – prosegue il report – si trova in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti. Questo avverrebbe in un contesto di elevata incidenza con una pressione assistenziale ancora elevata ed in crescita in molte Regioni”.
Ore 12,11 – D’Incà positivo, sta bene e senza sintomi – Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà è positivo al Covid. Il 5 gennaio, viene spiegato, il ministro si è sottoposto a un tampone: un controllo di routine a scopo precauzionale, dal momento che D’Incà non aveva alcun sintomo riconducibile al Covid. Oggi è arrivato l’esito: il ministro risulta positivo al Covid. Per questo sono scattate immediatamente le procedure di profilassi. Il ministro – rende noto il suo ufficio stampa – sta bene, non ha alcun sintomo, si atterrà scrupolosamente alle indicazioni dell’autorità sanitaria competente.
Ore 11,10 – Accordo Lombardia-medici di famiglia per fare vaccino – I medici di famiglia aiuteranno nella campagna di vaccinazione anti-Covid in Lombardia. È stato siglato questa mattina infatti l’accordo tra la Regione e le principali organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale (Fimmg e Snami). Il loro impegno, che sarà su base volontaria, partirà “non appena sarà disponibile il vaccino di Moderna e l’obiettivo e’ di arrivare a vaccinare entro fine ottobre circa 5 milioni di Lombardia”, precisa all’ANSA Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale).
Ore 10,30 – Ippolito (Spallanzani): “Varianti non cambiano l’efficacia del vaccino, e fanno parte della normale evoluzione dei virus”. “Al momento nessuna delle varianti sembra essere in grado cambiare l’efficacia del vaccino. Certo bisognerà continuare a fare ricerca, al momento noi abbiamo un’ipotesi che la variante sia più trasmissibile, non che aumenti la letalità della malattia, forse può aumentare la quota di super diffusori”. Lo ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, ospite di Agorà su Rai 3, invitando a non cadere in “facili allarmismi”. “Le varianti fanno parte della normale evoluzione dei virus”, ha detto.
Ore 10,10 – Ue, von der Leyen: “Ordinate da BioNTech altre 300 milioni dosi vaccino” – “L’Ue ha raggiunto l’accordo con BioNTech per avere altre 300 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 con l’azienda BioNTech, per arrivare così a un ordine totale di 600 milioni di dosi”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa. Delle trecento milioni di altre dosi ordinate dall’Ue con un nuovo contratto con BioNTech-Pfizer, “75 milioni di dosi saranno consegnate nel secondo trimestre del 2021”. “Il nostro obiettivo è far vaccinare il massimo numero di europei nel tempo più breve possibile”, ha dichiarato von der Leyen.
Ore 9,00 – Napoli, enorme voragine all’ospedale del Mare: non ci sono feriti, evacuato il Covid center. Un’enorme voragine si è aperta nel parcheggio dell’ospedale del Mare di Ponticelli, a Napoli, nella mattinata di venerdì 8 gennaio. Secondo quanto ricostruito, il cedimento è avvenuto intorno alle 7 del mattino ed è stato preceduto da un boato, che ha spaventato personale, pazienti e residenti in zona facendo temere una esplosione.
La parte in cui si è verificato il cedimento è adiacente all’ospedale modulare creato come Covid center nella scorsa primavera per sopperire alla necessità di nuovi posti di terapia intensiva e subintensiva, lungo via Paciolla, verso la statale. Il Covid center è stato evacuato, mentre la struttura ospedaliera vera e propria, che non ha subito danni, si trova comunque in emergenza dal momento che manca l’acqua, mentre sono stati attivati i gruppi elettrogeni. Qui il video
Ore 8,30 – Via libera dell’Aifa a Moderna: indicato per over 18 e richiamo a 28 giorni. Dopo il vaccino di Pfizer, in Italia arriverà anche il siero di Moderna, autorizzato ieri dall’Aifa dopo l’ok dell’Ema. Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni. Sono previste ugualmente due dosi, ma a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni come Pfizer. L’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una. Il vaccino Moderna inoltre viene conservato a temperature comprese tra i -15 e -25 , ma è stabile tra +2 e +8 per 30 giorni se in confezione integra: una differenza particolarmente importante a livello logistico.
Ore 07,00 – Nove regioni a rischio zona arancione: oggi la decisione – Sono almeno 9 le regioni italiane che dall’11 gennaio potrebbero cambiare fascia di rischio. Sono attesi per oggi gli esiti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Preoccupa in particolare la situazione delle terapie intensive, oltre la soglia di allerta in diverse regioni, ovvero:
– Emilia Romagna (31%) – Friuli Venezia Giulia (35%) – Lazio (32%) – Lombardia (38%) – Marche (31%) – Piemonte (31%) – Provincia autonoma di Bolzano (35%) – Provincia autonoma di Trento (50%) – Puglia (33%) – Umbria (35%) – Veneto (37%).
Quanto invece all’indice Rt, questa è la situazione nelle regioni italiane più a rischio (coi nuovi parametri, la zona arancione scatta con Rt sopra 1, la zona rossa con Rt sopra 1,25):
– Emilia-Romagna: 1,05 – Lazio: Rt appena sotto 1 – Lombardia: Rt sopra 1 – Basilicata: Rt sopra 1 nel valore medio – Puglia: Rt sopra 1 nel valore medio – Marche: Rt sotto 1 nel valore medio – Veneto: Rt a 1,07 – Calabria: Rt sopra 1 – Liguria: Rt a 0,95 – Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania: Rt sotto quota 1.
Stando a questi parametri, sono quindi almeno nove le regioni che dall’11 gennaio potrebbero cambiare fascia di rischio, ovvero: Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Basilicata, Puglia, Marche, Veneto, Calabria e Liguria.
Arcuri: “In meno una settimana vaccinati 339mila italiani” – “In meno di una settimana abbiamo vaccinato circa 339mila italiani”. Lo ha detto il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri.
Vaccino: nel Lazio oltre 50mila dosi somministrate – “Aggiornamento delle ore 18: sono state 50.233 le dosi di vaccino anti Covid somministrate nel Lazio come risulta dall’Anagrafe Unica Vaccinale regionale”. Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.
Vaccino Moderna, via libera dell’Aifa – Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), al vaccino anti-Covid dell’azienda americana Moderna, per l’autorizzazione all’immissione in commercio e all’utilizzo nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. È il secondo in Italia dopo quello Pfizer-BionTech.
Il bollettino della protezione civile – Secondo il bollettino di ieri, giovedì 7 gennaio, sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, sono 18.020 i nuovi casi, contro i 20.331 di ieri, e 414 i morti (ieri erano stati 548), a fronte di 121.275 tamponi effettuati (ieri erano stati 178.596). Il rapporto positivi-tamponi sale al 14,5% rispetto al giorno precedente. Qui il bollettino
In Italia oltre 320mila vaccinazioni effettuate – L’Italia è seconda nell’Unione europea per le vaccinazioni realizzate, in rapporto alla popolazione, e seconda in Ue anche in valore assoluto. Il ritardo iniziale si sta gradualmente colmando. Con 322.943 somministrazioni, pari allo 0,53 per cento degli abitanti, il nostro Paese supera – nella classifica che contempla il rapporto con la popolazione – la Germania, ora allo 0,44 per cento con 367.331 dosi iniettate. La Germania resta prima in valore assoluto.
9 Regioni con soglia terapia intensiva oltre allerta – Torna ad aumentare il numero di Regioni che supera la soglia d’allerta per i posti occupati da pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva. La media nazionale, secondo i dati diffusi dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, si assesta al 30%, ma 9 Regioni superano questa soglia, 3 in più rispetto alla settimana scorsa.
Modena, all’ospedale di Baggiovara avanzano dosi di vaccino: operatori chiamano i parenti – Alcune dosi del vaccino anti-Covid sono state somministrate a figli e parenti dagli operatori del centro vaccinale, dopo che gli stessi avrebbero tentato invano di contattare professionisti della sanità. L’Ausl modenese ha avviato un’indagine. Leggi l’articolo completo.
Spallanzani, 204 ricoverati, finora 1.693 dimessi – In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 204 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 33 pazienti sono ricoverati in Terapia Intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 1.693. È quanto emerge dal bollettino di oggi dell’istituto.
Il Covid può causare o far peggiorare disturbi mentali – Il virus SarsCov2, in alcune persone, può arrivare a scompaginare le connessioni nervose e far degenerare i neuroni, causando la comparsa o il peggioramento di malattie mentali, come depressione, psicosi, disturbo bipolare, disturbi cognitivi, disturbo ossessivo-compulsivo, post-traumatico da stress, epilessia. E’ la conclusione di uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry da un gruppo di ricercatori guidati da Luca Steardo dell’Università Sapienza di Roma e Giustino Fortunato di Benevento.
Vaccini, Zaia: “Primi in Italia, oggi li finiamo” – “Per quanto riguarda le vaccinazioni siamo primi in Italia: oggi li finiamo tutti”. Lo annuncia il Presidente del Veneto Luca Zaia. “Ora speriamo – aggiunge – in Moderna”.
Salvini: “Per sanità Lombardia serve manager, Moratti garanzia” – Alla sanità della Regione Lombardia “serve un manager: una persona che ha fatto bene il sindaco di Milano e il ministro, dal mio punto di vista, è una garanzia”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ad “Aria pulita” su 7 Gold, rispondendo a una domanda sulla sostituzione dell’attuale assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Giulio Gallera, con Letizia Moratti.
Leggi anche: 1. Disuguaglianze: ricorderemo il 2020 come uno degli anni peggiori; // 2. Vaccini, Lombardia in ritardo. Gallera: “Non faccio rientrare i medici dalle ferie per le vaccinazioni” // 3. Vaccino, l’elenco completo dei centri di somministrazione in Italia “è ancora in divenire”. Il documento di Arcuri;
4. Festa di Capodanno nel resort di lusso sul Lago di Garda: multate 126 persone. Locale chiuso // 5. Le regole in vigore dal 7 gennaio 2021: scuole, palestre, bar e ristoranti; // 6. La variante inglese è più diffusa tra i bambini: riaprire le scuole significherebbe favorire il virus (di Selvaggia Lucarelli)
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