Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Sono 14.621 le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia, con 34.854 morti, 191.944 guariti, per un totale di 241.419 casi complessivi registrati nel nostro Paese dall’inizio dell’epidemia. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, domenica 5 luglio 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 18.50 – Nella provincia di Mantova più contagi che a Milano – La provincia di Mantova, dove negli ultimi giorni si sono verificati alcuni focolai, supera quella di Milano per numero di nuovi contagi, che sono 17 (ieri erano 13) contro i 16 nuovi casi del capoluogo lombardo. Secondo i dati forniti dalla Regione, è in leggero aumento il numero dei nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia, con 98 casi (di cui 43 a seguito di test sierologici e 20 ‘debolmente positivi’) nelle ultime 24 ore (ieri erano 95) per un totale di 94.396. I tamponi effettuati in 24 ore sono stati 8.772. In diminuzione, invece, i morti che sono 6 in un giorno (16.697 in totale), mentre ieri ne erano stati registrati 16. “Continuano ad aumentare i guariti”, segnala anche la Regione. Stabile il dato delle terapie intensive (36 i ricoverati).
Ore 18.00 – Il bollettino della Protezione Civile – È di 14.642 (+21) persone attualmente positive, 34.861 (+7) morti, 192.108 (+164) guariti, per un totale di 241.611 (+192) casi totali, il bilancio odierno relativo all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino diffuso dal ministero della Sanità. Dei 14.642 attualmente positivi, 945 (+5) sono ricoverati con sintomi, 74 (-3) necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 13.623 (-13) sono in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati sono stati 37.462.
Sette morti in Italia nelle ultime 24 ore (di cui 6 in Lombardia). Nettissimo calo rispetto agli ultimi giorni. 192 i nuovi casi confermati. Unico segnale realmente negativo oggi è che nel nostro paese sono 74 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (più 3 rispetto a ieri): l’aumento è in ogni caso non significativo per ora. Il bollettino di oggi
Ore 16.20 – Mantova, focolai in macelli e salumifici: 68 positivi tra i dipendenti – Salgono a 68 i lavoratori (non tutti residenti nel Mantovano), perlopiù asintomatici o paucisintomatici, risultati contagiati nei 5 macelli tra Viadana e Dosolo, di cui due ricoverati in ospedale, in condizioni che non sarebbero gravi. L’ultima segnalazione dell’Ats Valpadana arriva dal salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove ieri le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) sono intervenute per sottoporre a tampone 26 dipendenti, dopo che uno di loro era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. L’esito dello screening ha consentito di scoprire 5 positivi, tra cui 3 dipendenti di una cooperativa che lavorano nel salumificio.
Le attività produttive interessate da questi nuovi focolai sono il salumificio Gardani (11 casi di positività tra i dipendenti), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6 casi) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi). Tutte le strutture, tranne il Montagnini, funzionano regolarmente (nei giorni scorsi l’interruzione dell’attività aveva riguardato, ma solo per tre giorni, il macello Ghinzelli).
Ore 15.30 – Nel Lazio 14 nuovi casi, 11 a Roma – “Oggi, nel Lazio, registriamo un dato di 14 casi positivi e zero decessi”. Lo rende noto l’assessore regionale, Alessio D’Amato, precisando che 11 dei 14 casi sono stati registrati a Roma città. “Nella Asl Roma 1 – spiega D’Amato più dettagliatamente – dei tre casi odierni uno riguarda una donna di 88 anni individuata con test di sieroprevalenza in fase di accesso alla casa di riposo. Nella Asl Roma 2, si registrano 5 casi, tutti di nazionalità bengalese e sono conviventi di un caso positivo già noto individuato al Policlinico Casilino. Due di questi casi sono di rientro con volo internazionale da Dacca. Nella Asl Roma 3, sono invece 3 i casi odierni e di questi una donna di trent’anni asintomatica individuata con il test di sieroprevalenza e di rientro da Londra. E’ in corso l’indagine epidemiologica. Un secondo caso riguarda una insegnante di 64 anni asintomatica individuata al test di sieroprevalenza e un ragazzo di 20 anni segnalato dal medico di medicina generale. Infine, per quanto riguarda le province, registriamo un caso nella Asl di Latina (un uomo sintomatico di Minturno ed è in corso l’indagine epidemiologica) e un secondo caso nella Asl di Viterbo: si tratta di un uomo di rientro dal Bangladesh con uno dei voli da Dacca già attenzionato”.
Ore 13.40 – Bollettino dell’ospedale Spallanzani di Roma: 41 positivi, 4 più seri – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 84 pazienti. Di questi, 41 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV 2 e 43 sono sottoposti ad indagini”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani. L’ospedale romano precisa che “4 pazienti necessitano di terapia intensiva” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 506”.
Ore 11.35 – Speranza: “Valutiamo il Tso per chi rifiuta la quarantena obbligatoria” – “Sto valutando con il mio ufficio legale l’ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa”: lo ha riferito a Repubblica il ministro della Salute Roberto Speranza, parlando del caso dell’imprenditore veneto che ha rifiutato le cure ed è andato in giro pur essendo positivo al Coronavirus. “Ma attenzione”, ha aggiunto il ministro, “il mio giudizio su come si sono comportati gli italiani in questa crisi è positivo, senza questa sintonia di fondo tra le misure adottate e i comportamenti individuali noi non avremmo piegato la curva”. Per Speranza “l’unico strumento che funziona e ha funzionato” resta “la persuasione” per “far capire a tutti che finché il virus sarà attivo dovremo rispettare le tre regole rimaste: mascherina, distanziamento fisico di almeno un metro senza assembramenti e rispetto delle regole igieniche a partire dal lavaggio delle mani”.
Ore 10.30 – Roma, contagiata una famiglia di 4 persone ai Castelli: tamponi a tappeto – Una famiglia di 4 persone residente a Zagarolo e di origine romena risulta positiva al Coronavirus. Il nucleo familiare risulta legato al cluster del Casilino dove un bambino di 5 anni ha varcato l’ingresso di una struttura ricreativa estiva aperta da privati risultando positivo al Coronavirus. Si tratta di padre, madre, una figlia di 16 anni che sono risultati positivi sebbene asintomatici. Se non si fossero sottoposti ai tamponi non avrebbero mai scoperto di avere il Covid-19. Al momento l’unica certezza è che hanno avuto contatti diretti con i due fratelli residenti in zona Casilina e per questo motivo sono stati sottoposti ai tamponi.
Ore 09.45 – Giorgia Meloni: “Hanno provato a comprarci con il decreto mangiatoia” – “La verità è che hanno provato a comprarci”: la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni,in un’intervista al Corriere della Sera, ha spiegato il senso dell’accusa lanciata nella manifestazione di Piazza del Popolo.”Avrebbero voluto che ci sedessimo anche noi intorno alla mangiatoia del decreto rilancio: 11 milioni per l’Expo di Dubai, 10 milioni alla Motorizzazione civile, 120 per il bonus monopattino e un finanziamento pure per la fondazione di Franceschini… Ma noi non siamo in vendita”, ha affermato. La leader di FdI ha minimizzato gli scenari di un governo alternativo a quello Conte evocati da Silvio Berlusconi: “Un governo giallo, rosso e blu? E perché mai? Io mi fido del presidente della Repubblica, che ha sempre detto che l’unica alternativa a questo governo è il voto. Un governo di irresponsabili, vogliamo dirlo? Con l’Italia che rischia un’ecatombe occupazionale mentre loro sfornano un decreto dopo l’altro. Decreto Dignità, Rilancio, Semplificazioni, Cura Italia: tanti nomi diversi come i sette nani. Parole, propaganda e però niente fatti. Intanto, c’è gente che da marzo ancora non ha preso i soldi della cassa integrazione”.
Ore 07.00 – Focolaio di Ravenna: altri 12 braccianti contagiati – Si aggrava la situazione del focolaio di Ravenna, in Emilia-Romagna. Circa una settimana fa era stata scoperta la positività di 9 persone originarie del Bangladesh e residenti tra Ravenna e Cervia. In questi giorni, i tamponi effettuati hanno permesso di scoprire la positività di altri 12 persone, anch’esse di origine bengalese. Si tratta di braccianti agricoli che lavorano in un’azienda della città. Le autorità sanitarie stanno ancora effettuando tamponi a tappeto nella zona e si teme che il numero di contagi possa aumentare nei prossimi giorni.
CORONAVIRUS ITALIA – COSA È SUCCESSO IERI
“In Lombardia due ceppi diversi di virus”: lo studio del San Matteo e del Niguarda. Fausto Baldanti, direttore del reparto di Virologia del San Matteo di Pavia, ha reso noti i risultati di uno studio condotto dal suo ospedale e dal Niguarda di Milano: “Abbiamo scoperto che ci sono stati due ceppi diversi del virus in Lombardia. Quello circolato nella zona di Bergamo è diverso da quello che si è diffuso tra Cremona e Lodi”, ha dichiarato il professore, specificando che i due ceppi “sono diversi per sequenza genetica e caratteristiche e hanno provocato due diversi focolai”. “Il Covid – ha aggiunto Baldanti – secondo i nostri studi circolava nella zona rossa di Codogno già dalla metà di gennaio: dagli esami effettuati, abbiamo scoperto anticorpi che risalivano già a quell’epoca. L’immunità di gregge comunque è ancora lontana dall’essere raggiunta”.
Lazio, 31 nuovi casi di cui 14 a Roma – Salgono i nuovi casi nel Lazio. “Oggi registriamo un dato di 31 casi positivi e un decesso”. Lo rende noto l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato, precisando che 14 dei 31 nuovi casi sono stati registrati a Roma città. “L’aumento dei casi deriva principalmente dai casi di importazione e da un abbassamento del livello di attenzione”, ha aggiunto D’Amato. Ieri i nuovi positivi erano stati 11: con i 31 casi di oggi, quindi, nel Lazio l’aumento in 24 ore è di 20 positivi.
Focolaio Vicenza, Zaia: “Morto paziente 0 serbo, segnaliamo a Procura l’imprenditore che ha diffuso il contagio” – Il governatore del Veneto è tornato sul caso dell’imprenditore che, dopo aver importato il Covid dalla Serbia, ha ignorato ogni cautela. E ha spiegato che sarà presentata una segnalazione alla Procura di Vicenza per valutare eventuali profili di colpevolezza. “Ora il governo deve intervenire. Lunedì farò un’ordinanza che serra il più possibile le maglie dell’isolamento fiduciario”.
Focolaio in Trentino: 8 positivi – È stato individuato a Predazzo in Trentino un nuovo focolaio di Coronavirus. Sono 8 le persone trovate positive al tampone. Tutte fanno parte della comunità kosovara presente nel paese della Val di Fiemme. I test hanno riguardato 23 persone e 8 sono risultate positive al Covid-19. Come ha affermato Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione, “il contagio è partito da un cittadino kosovaro rientrato in Trentino lo scorso 14 giugno che non ha rispettato l’obbligo di notifica all’ente sanitario locale al suo rientro in Italia e non ha effettuato l’isolamento domestico obbligatorio per le persone provenienti dai Paesi extra Unione Europea”. L’uomo durante quello che doveva essere il periodo di quarantena ha partecipato ad una festa della comunità kosovara di Predazzo. Ferro ha poi aggiunto che “sembra che non ci siano stati contatti con la popolazione trentina”. L’uomo che non ha rispettato le disposizioni di legge vigenti è stato segnalato all’autorità giudiziaria.
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