Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Coronavirus in Italia, ultime notizie. Lockdown locali, prevista la stretta nel weekend. Aumentano ancora i nuovi casi (+31.758) con record assoluto di tamponi. 297 i morti nell’ultimo giorno

    Giuseppe Conte Credits: ANSA
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 31 Ott. 2020 alle 07:23 Aggiornato il 1 Nov. 2020 alle 08:31

    Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

    CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Sono oltre 31mila i nuovi contagi da Coronavirus in Italia registrati ieri, mentre i morti sono 199. Il monitoraggio settimanale diffuso ieri dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità ha evidenziato un “rischio elevato” in 11 regioni a causa della pandemia. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, sabato 31 ottobre 2020, aggiornate in tempo reale.

    Ore 19,40 – Stretta a livello locale – Una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l’indice Rt è più alto: è questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo in queste ore prima di decidere se arrivare a misure restrittive di portata nazionale. Del tema si sarebbe parlato nella riunione pomeridiana a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, i capi delegazione ed il Cts.

    Ore 18,30 – Conte, domani riunioni e preparazione nuovo dpcm – Giornata di riunioni in vista di nuove decisioni per Giuseppe Conte domani. In mattinata si terrà un incontro dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con le Regioni. poi alle 15,30 si terrà un nuovo incontro del premier con i capidelegazione per informarli dell’esito del confronto con le Regioni e per la preparazione del nuovo Dpcm. Alle 17 la riunione sarà allargata ai capigruppo di maggioranza, ma il premier Conte ha manifestato anche esigenza di coinvolgere le opposizioni, come ha spiegato stame intervistato dal Foglio. Lunedì sera dunque si dovrebbe tenere la riunione per varare il nuovo dpcm.

    Ore 17,40 – Il bollettino di oggi – È di 351.386 persone attualmente positive (+25.600), 38.618 morti (+297), 289.426 guariti (+5.859), per un totale di 679.430 casi (+31.758), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 351.386 attualmente positivi, 17.966 (+972) sono ricoverati in ospedale, 1.843 (+97) necessitano di terapia intensiva, mentre 331.577 (+24.531) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano i nuovi contagi rispetto a ieri (31.758 di oggi contro i 31.084) a fronte anche a un aumento di tamponi: nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati effettuati 215.886 (record assoluto) contro i 215.085 di ieri. Aumenta il numero dei morti (297 contro i 199 di ieri), mentre si mantiene costante, anche se alta, la crescita sia dei ricoveri ordinari (oggi + 972, ieri +1.030) che delle terapie intensive (oggi +97, ieri + 95). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento di casi è ancora una volta la Lombardia con 8.919 nuovi contagi, seguita dalla Campania con 3.669, dal Piemonte con 2.887 e dal Veneto con 2.697. Sopra i 2mila casi anche Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. Il bollettino.

    Ore 17,24 – Tensione manifestanti-polizia a Campo de’ Fiori – Tensione, spintoni e tafferugli tra forze dell’ordine e manifestanti, ad un sit in anti dpcm a Campo de’ Fiori, a Roma. Alcune decine di persone, riconducibili a sigle di estrema, destra stanno manifestando contro i Dpcm del governo e la possibilità di nuovi lockdown.

    Ore 17,16 – Cts convocato alle ore 18 – Il Comitato Tecnico Scentifico è stato convocato per le ore 18 di oggi, 31 ottobre. Una riunione urgente per valutare, a quanto apprende l’AGI, le nuove misure da adottare per contrastare la crescita dei contagi.

    Ore 13,00 – Conte, stiamo valutando se intervenire ancora – “Abbiamo adottato un quadro misure restrittive e a livello regionale ci sono dei governatori che stanno adottando misure ancora più restrittive”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del ‘Foglio’. “Ieri è uscito un aggiornamento stiamo lavorando, ci stiamo confrontando con gli esperti e valutando se intervenire ancora”, ha continuato.

    Ore 12,00 – 4 arresti e 24 denunce per corteo illegale Firenze – Quattro arresti, 24 denunce, 10 poliziotti feriti. E’ il bilancio di scontri e tafferugli avvenuti la scorsa notte nel centro di Firenze nel corso della manifestazione non autorizzata. Gli arrestati, due uomini e due donne, gravitano nell’area anarco antagonista e sono stati fermati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Sono una 28enne fiorentina e una 26enne di origine albanese gravitante nell’hinterland del capoluogo toscano, un 29enne fiorentino e un 19enne aretino. Il più giovane è accusato anche del lancio di ordigni: si è reso protagonista del lancio di una molotov.Altri 24 giovani sono stati denunciati a piede libero a vario titoli, per i reati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Gli investigatori della Digos sono al lavoro in queste ore per l’identificazione di decine e decine di manifestanti che hanno preso parte agli scontri durante il corteo illegale. Tra le forze dell’ordine si registrano 10 poliziotti che hanno riportato ferite lievi. E’ stata danneggiata anche un’auto della polizia parcheggiata nella centralissima piazza della Repubblica.

    Ore 11,00 – Oggi nuova riunione maggioranza, ancora focus su scuola – E’ confermata per oggi una nuova riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri competenti e i capi delegazione dei partiti di maggioranza. La riunione – riferiscono fonti di maggioranza – sarà incentrata sulla situazione dei contagi nelle scuole italiane, come già quella che si è tenuta ieri. Nel vertice di ieri – secondo quanto riferiscono le stesse fonti – non si è affrontato il tema di possibili lockdown delle principali città.

    Ore 10,00 – Positivo arcivescovo di Milano Delpini – “Nel pomeriggio di ieri, l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo”. Lo comunica l’Arcidiocesi in una nota nella quale si precisa che il monsignore “non presenta alcuna sintomatologia”. Delpini ha iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti. Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l’Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati.

    Ore 8,30 – Anestesisti, al massimo 7 mila posti in terapia intensiva – “Con il personale a disposizione possiamo attivare al massimo settemila posti in terapia intensiva”. È la denuncia di Alessandro Vergallo, il segretario del sindacato degli anestesisti Aaroi-Emac, contenuta in un’intervista a la Repubblica nella quale il sindacalista spiega: “Siamo intorno al 24% di occupazione media dei posti letto. Ci avviciniamo al famoso 30%, considerato un indicatore preoccupante”. Si tratta di “6.500, perché al momento non ce ne sono di più”. Tuttavia, precisa Vergallo, “non sappiamo quali sono i criteri in base ai quali i posti di sub intensiva possono diventare più specialistici. Se si intende un letto semplicemente con ventilatore e magari un monitor, non può essere considerato un posto di intensiva”. E poi avverte: “Mancherebbe comunque il personale, che è fondamentale per mandare avanti tutto. Abbiamo calcolato che con gli aggiustamenti che stiamo riuscendo a fare, cioè la messa all’opera di specializandi, la riduzione delle attività chirurgiche, l’arruolamento di colleghi che lavorano nelle sale operatorie, il blocco totale delle ferie, l’azzeramento oltre il limite del consentito dei riposi previsti dalla legge, non possiamo coprire non più di 7 mila posti. Siamo già al limite” anche perché “è impossibile perché mancano anestesisti sul mercato”.

    Ore 7,00 – Verso lockdown locali – Mentre a Palazzo Chigi si litiga sulla scuola, l’esecutivo si prepara a favorire nel week end chiusure mirate sul territorio, in accordo con sindaci e governatori orientati a una nuova stretta. Il criterio, già messo nero su bianco in un precedente dpcm, è quello di valutare l’Rt, stabilire dove è fuori controllo, varare dei mini-lockdown. Dove l’indice di trasmissibilità si attesta oltre il 2, scatta l’intervento. Soprattutto se si affianca alla perdita di controllo del tracciamento e a segnali di sofferenza delle strutture sanitarie. Ci sono due Regioni sopra questo livello, Lombardia e Piemonte. E ci sono diverse grandi città e capoluoghi a ballare attorno a questo dato, tra cui Milano e Napoli, Caserta, Varese e Genova, Como, forse Torino e alcune realtà del Centro e del Sud (per la debolezza della sanità si osservano con preoccupazione Calabria e Sicilia). (Qui tutti i dettagli).

    CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

    Manovra: blocco licenziamenti fino a marzo in ddl bilancio – Il blocco dei licenziamenti fino alla primavera e ulteriori 12 settimane di cassa integrazione saranno introdotti con il disegno di legge di bilancio. Lo riporta Agi, che ha appreso la notizia al termine dell’incontro tra Governo e sindacati. Il decreto legge Ristori, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, stabilisce solo sei settimane di cassa integrazione, utilizzabili tra il 15 novembre e il 31 gennaio.

    Calabria, Caccuri e Giffone zone rosse – Il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì ha dichiarato zona rossa due comuni calabresi: si tratta di Caccuri, in provincia di Crotone, e Giffone, in provincia di Reggio Calabria. La decisione è stata adottata ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19 e in considerazione delle misure vigenti. Spirlì ha firmato oggi l’ordinanza numero 83 che limita gli spostamenti delle persone fisiche e sospende le attività scolastiche in presenza nei due comuni, identificati come “zona rossa”, di Giffone e Caccuri, e nei comuni, identificati come “zona arancione”, di Mangone, Rovito, Spezzano della Sila, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova. Il provvedimento, firmato anche dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, è in vigore dal 31 ottobre fino a tutto il 13 novembre 2020.

    “In 11 regioni rischio elevato. Tutte in difficoltà, tranne una”: il monitoraggio dell’Iss. Secondo il monitoraggio congiunto dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero relativo ai dati dell’ultima settimana, sarebbero undici le Regioni italiane ormai classificate a rischio elevato. Leggi la notizia completa.

    Dpcm, il manifesto per la protesta non violenta del sindaco di Pavia. Appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per “rivedere il Dpcm del 24 ottobre nell’ottica di un migliore bilanciamento fra principi costituzionali quali la salute e la libera attività economica”. A lanciarlo è stato oggi Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia. Un appello firmato anche dai rappresentanti di Ascom Confcommercio, Cna, Confartigianato e Claai e Coni nel quale si condannano gli episodi di violenza accaduti nelle altre città, come Milano, Torino e Napoli, affinché non si ripetano. Leggi qui la notizia completa.

    Arcuri: “Da prossima settimana test rapidi disponibili per medici di base” – Dalla prossima settimana i medici di base avranno la possibilità di effettuare i test rapidi ai loro assistiti, alleggerendo in questo modo la pressione sulle strutture ospedaliere. L’annuncio è del commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri, ospite di Sky tg24.

    Accordo Conferenza Stato-Regioni su Tpl e medici base – La Conferenza Unificata ha approvato l’intesa sulla ripartizione di due fondi istituiti dal Ministero dei Trasporti: risorse destinate alla compensazione dei mancati ricavi da traffico ed ai servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale e regionale; risorse del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale nelle regioni a statuto ordinario per l’esercizio 2020. L’intesa è finalizzata a rafforzare le attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2. A seguire, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato anche l’intesa sul rinnovo degli Accordi Collettivi Nazionali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta.

    In Campania nuova chiusura delle scuole dell’infanzia. Arzano zona rossa fino al 4 novembre – Da lunedì prossimo in Campania stop alle attività anche nelle scuole dell’infanzia. E’ una delle misure inserite nell’ordinanza n.86 firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, in corso di pubblicazione. Dal 2 al 14 novembre, quindi, su tutto il territorio regionale, si sospendono le attività in presenza per asili e nidi, fatta eccezione per l’attività amministrativa e fermo restando l’obbligo di effettuare le riunioni da remoto. Il comune di Arzano, secondo quanto prevede l’ordinanza, resterà zona rossa fino al 4 novembre.

    Studio: in ristoranti, palestre e teatri meno contagi – Palestre, bar, ristoranti, cinema e teatri non sono luogo di infezione. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal centro Altamedica di Roma e sottoposto al Journal of Medical Virology. E’ il “primo studio scientifico di esclusione della sede di contagio”, spiega il direttore scientifico di Altamedica, Claudio Giorlandino.

    Ispi, isolare gli anziani ridurrebbe molto la mortalità – Isolare gli ultra-ottantenni permetterebbe di dimezzare o quasi la mortalità diretta del virus. E se si riuscisse ad isolare efficacemente gli ultra-sessantenni, la mortalità scenderebbe allo 0,07%, circa dieci volte inferiore. E’ la stima contenuta in una analisi dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, secondo cui “la mortalità totale nel corso di un anno solare in Italia aumenterebbe del 71% senza isolamento, ma solo del 18% con isolamento degli over70, e appena del 7% con isolamento degli over-60”.

    Dorgali (Nuoro): 70 positivi dopo screening – Sono 70 i casi di positività emersi nel comune di Dorgali, in provincia di Nuoro, dopo lo screening deciso dal Comune e dal servizio di Igiene pubblica. Per la metà dei casi di contagio la comunicazione è stata data direttamente dall’Assl, l’Area socio-sanitaria locale. Negli altri casi sono stati gli stessi pazienti a informare Comune e servizio di Igiene pubblica. “La situazione è critica – afferma la sindaca Maria Itria Fancello – anche perché molte persone sono in isolamento domiciliare e non possono lavorare. Molti studenti sono a casa”. La situazione è sempre in evoluzione e ora si attende l’esito di altri 200 tamponi eseguiti nei giorni scorsi. “È necessario usare tutte le precauzioni utili – aggiunge Fancello – a ridurre le possibilità di contagio e cercare di rinforzare il proprio sistema immunitario. Cerchiamo di collaborare tutti”.

    Leggi anche: 1. Covid, in una sola settimana: + 108% dei morti e + 60% in terapia intensiva /2.“In 11 regioni rischio elevato. Tutte in difficoltà, tranne una”: il monitoraggio dell’Iss /3. Calabria, sindaco chiude la scuola ma non c’è nessun contagio: “Tutela psicofisica dei bambini”

    4. Covid-19, in Rete aumenta la paura: solo l’8,8% degli italiani ha un sentimento positivo per Conte. L’analisi di Identità Digitale / 5. Il virologo Silvestri: “Niente panico né lockdown, la cavalleria degli anticorpi sta arrivando” /6. L’inganno dei tamponi: 5 milioni di euro al giorno per 200mila test, c’è a chi conviene tutto questo. Intervista a Crisanti (di L. Telese)

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version