Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Manca sempre meno perché in Italia si passi alla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Mentre all’interno del governo Conte si discute su come regolare questa fase di transizione e convivenza con il virus – dalle regole sui test sierologici alla fantomatica app “Immuni”, fino alle regole sugli incontri con i controversi congiunti e affetti stabili – i dati dell’emergenza continuano a calare, seppur rimanendo gravi. L’ultimo bollettino parla di 101.551 persone attualmente positive, 27.967 morti e 75.945 guariti per un totale di 205.463 casi totali. Qui le ultime notizie sul Coronavirus nel mondo. Di seguito, invece, le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus, aggiornate in tempo reale, di oggi, giovedì 30 aprile 2020:
Ore 23,00 – Fase 2: Lazio, da 4 maggio attività commerciali fino a 21,30 – La Regione Lazio ha emanato un’ordinanza per stabilire i criteri e le misure da adottare dal prossimo 4 maggio, relative al servizio di Trasporto Pubblico Locale, di linea e non di linea (Taxi, Ncc). L’ordinanza ha l’obiettivo – dice un comunicato della Regione – di tutelare cittadini e lavoratori nella fase di ripartenza delle attività economiche, garantendo trasporti sicuri ed efficienti per tutti. Oltre a stabilire le prescrizioni relative al distanziamento sociale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, l’ordinanza prevede anche i Comuni programmino gli orari dei servizi urbani in modo da non favorire flussi troppo elevati negli orari di punta e che aziende e amministrazioni applichino il massimo ricorso allo smart working e la rimodulazione degli orari lavorativi, sempre per non favorire la creazione di assembramenti negli orari di entrata e uscita dai luoghi di lavoro. A tale scopo è anche prevista la chiusura delle attività commerciali non oltre le ore 21:30, con eccezione per farmacie, parafarmacie, aree di servizio e pubblici esercizi per attività di asporto.
Ore 21,30 – Recidive tra Lodi e Cremona – Pazienti guariti dal Covid si ammalano di nuovo: 9 casi tra Lodi e Cremona. Test sierologici, Gallera: “Maggioranza cittadini non immune”. Le segnalazioni da ospedali di due delle zone della Lombardia più colpite: pazienti dimessi dopo essere risultati negativi ai tamponi che hanno avuto di nuovo polmoniti da Covid tanto da dover essere nuovamente ricoverati in alcuni casi. Sono 17.278 i test sierologici sui soggetti sottoposti a quarantena fiduciaria domiciliare effettuati dal 23 aprile scorso in alcune Ats della Lombardia.
Ore 21,00 – Per l’inchiesta mascherine perquisiti gli uffici della ditta di Pivetti – Giovedì pomeriggio i militari della Guardia di Finanza di Savona, su mandato della Procura della Repubblica, hanno eseguito perquisizioni presso gli uffici della Only Italia Logistic, azienda finita al centro di una inchiesta della Procura savonese per l’importazione di mascherine contraffatte e che vede indagata anche Irene Pivetti, amministratore delegato della società. Nel mirino delle Fiamme Gialle fatture e documentazione relativa alle operazioni di importazione e commercializzazione delle mascherine, già sequestrate (qui la notizia dell’inchiesta sulle mascherine).
Ore 20,00 – Il governo avvisa la Calabria: via subito l’ordinanza sui bar o scatta la diffida – Se il presidente della Calabria Jole Santelli non ritirerà l’ordinanza entro stasera il governo procederà con la diffida. E’ quanto avrebbe sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia nel corso della videoconferenza con le regioni lanciando un appello al governatore. Senza una risposta entro questa sera, avrebbe spiegato, il governo procederà con una diffida e poi ad impugnare il provvedimento. Boccia ha anche annunciato che il governo valuterà aperture differenziate per Regione a partire dal 18 maggio, sulla base dei dati del contagio che emergeranno dopo il 4 maggio. Un nuovo tavolo con gli enti locali dovrebbe dunque tenersi nella settimana che si apre l’11 maggio, quando si potranno avere i dati del primo monitoraggio, che sarà effettuato secondo i parametri che indicherà in una circolare il ministro della Salute Roberto Speranza.
Ore 19,45 – Speranza firma decreto monitoraggio, cosa prevede – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il decreto ministeriale con cui vengono definiti i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario per l’evoluzione della situazione epidemiologica. Lo rende noto il ministero. “Allo stato attuale dell’epidemia – si legge nel testo – il consolidamento di una nuova fase, caratterizzata da iniziative di allentamento del lockdown e dalla loro progressiva estensione, può aver luogo solo ove sia assicurato uno stretto monitoraggio dell’andamento della trasmissione del virus sul territorio nazionale.
Ore 19,40 – Fase 2: Cei, funerali con termoscanner e mascherine - Un termometro digitale o un termoscanner all’ingresso della chiesa o anche se si celebra all’aperto e accesso bloccato a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Il sacerdote inoltre avrà la mascherina durante le distribuzione della eucarestia. La Cei, in una nota complementare a quella del ministero dell’Interno, indica misure più stringenti – già condivise – cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19 in vista dell’apertura da lunedì per le celebrazioni delle esequie.
Ore 19,00 – Fase 2: Crimi, M5s con Conte. Pensa a interesse Paese – “Nel contesto eccezionale che stiamo affrontando, siamo al fianco del presidente Giuseppe Conte. E lo ringraziamo, perché anche oggi ha saputo dimostrare grande equilibrio e senso di responsabilità, mettendo come sempre l’interesse del Paese davanti a tutto e tutti”. Lo scrive il capo politico di M5s, Vito Crimi.
Ore 18,15 – Ultima conferenza per la Protezione Civile – “Quella di oggi è l’ultima conferenza stampa”, lo ha annunciato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Ultima puntata dunque per la conferenza stampa in cui, tradizionalmente, sono stati presentati i dati sull’andamento del contagio. Le cifre verranno comunque diffuse attraverso dei comunicati stampa (qui la notizia completa).
Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – Il bilancio odierno è di 101.551 attualmente positivi (ieri erano 104.657 , – 3.106), 27.967 morti (ieri 27.682, +285) e 75.945 guariti (ieri 71.252, +4693). Il numero dei casi totali ammonta dunque a 205.463 (ieri 203.591, +1.872). In isolamento domiciliare ci sono invece 81.708 persone (ieri 83.652 , -1.944); in terapia intensiva ci sono oggi pazienti 1.694 (ieri 1.795 , – 101); i ricoverati con sintomi sono invece 18.149 (ieri 19.210 , -1.061). I tamponi effettuati oggi sono stati 1.979.217 (ieri 1.910.761, quindi oggi 68.456 test rispetto ai 63 mila fatti ieri). I morti, ieri, erano aumentati di 323, mentre oggi di 285 (qui il bollettino completo).
Ore 16,30 – Fase 2: bozza circolare Salute, ecco indicatori di rischio – L’indice di contagio R0 sotto l’1, La capacità di monitoraggio dell’epidemia, i tamponi e la gestione dei contatti, meno del 30 per cento di terapie intensive occupate, fari sui nuovi eventuali focolai. E’ pronta la circolare del ministero della Salute, da destinare alle Regioni, che contiene i criteri per monitorare il rischio sanitario in fase 2 ed eventualmente intervenire con nuove chiusure. Le Regioni, si legge in una bozza del provvedimento, che comunque dovrebbe essere diffuso a breve, dovranno garantire il monitoraggio almeno del 60 per cento dei casi positivi sintomatici, di quelli in ospedale e di quelli in terapia intensiva, oltre ad almeno il 50 per cento delle checklist nelle Rsa. Quanto ai tamponi, alle Regioni è chiesto di garantire un tempo massimo di 3 giorni tra i primi sintomi e la data di prelievo/diagnosi.
Ore 16,00 – Salvini, in Aula fino a quando arriveranno risposte – “Resteremo in quest’Aula fino a quando non si daranno risposte concrete agli italiani: basta chiacchiere, basta parole”. Lo ha detto Matteo Salvini replicando in Senato all’informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulla fase 2.
Ore 15,30 – Salvini: “Sì a 55 mld scostamento grazie alla Lega”. “Se il governo potrà usare per gli italiani i 55 mld di cui si parla, è solo perché a Lega e il centrodestra hanno votato” lo scostamento di bilancio. Lo ha detto Matteo Salvini in Senato. “Gli italiani stanno andato avanti con le loro forze”. Durante il lockdown “gli italiani si sono dimostrati un popolo rispettoso, ricco di dignità e di generosità. Resituiamola questa fiducia”, ha aggiunto Salvini.
Ore 15 – Ultimatum di Renzi a Conte: “Se lei sceglierà il populismo Italia Viva non sarà più al suo fianco”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è intervenuto in Senato per replicare al premier Conte sulle riaperture, lanciando un ultimatum per conto di IV. “Il suo intervento, presidente Conte, esige risposte in nome della libertà e della verità: gli italiani per l’emergenza sanitaria sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari”, ha detto Renzi. “Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica. Ciò che lei ha detto sull’analisi economica è ampiamente condivisibile”, ha proseguito Matteo Renzi. “Ma nessuno le ha chiesto di riaprire tutto. Chi lo dicesse andrebbe ricoverato. Ma davanti a questa emergenza incredibile non possiamo delegare tutto alla comunità scientifica. Questo Paese negli ultimi 30 anni si è fermato ed ha abdicato alle proprie responsabilità. Non possiamo chiedere a un virologo come combattere la disoccupazione. Perché il lockdown italiano è diverso da quello spagnolo e francese e non da quello sudcoreano e cinese?”, si chiede il senatore di Rignano. “Il Coronavirus è un nemico vigliacco, ma noi quando diciamo di ripartire pensiamo di onorare chi è caduto a Bergamo. Tocca alla politica affrontare la nuova divisione nel paese, quella tra garantiti e non garantiti. Ho l’impressione che non stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie. La richiamiamo ad avere uno sguardo più ampio sul futuro economico. Saremo al suo fianco votando a favore il decreto del ministro Gualtieri, ma ora è il momento di agire, prevenire, non rincorrere”. Per quanto riguarda la questione del rispetto costituzionale, Renzi si è richiamato alla presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia, che ha definito la Costituzione la “bussola” in questo momento di difficoltà. “Non può essere un Dpcm a decidere se l’amicizia è un rapporto stabile o meno”, ha detto il senatore. “Quando ha presentato l’ultimo Dpcm lei ha detto 11 volte nel suo discorso ‘consentiamo’, ma lei non consente la libertà, lei la riconosce. Rivendico in quest’aula di aver creato un nuovo governo quando il senatore Salvini chiedeva pieni poteri: non li abbiamo tolti a lui per darli a un altro”. Renzi ha concluso il suo intervento dicendo: “Se lei sceglierà il populismo Italia Viva non sarà più al suo fianco, se sceglierà la via della politica la aspetteremo là”.
Ore 14,55 – Iss, 30 per cento casi asintomatici o con pochi sintomi. Il 30 per cento dei casi di Coronavirus nel nostro Paese sono pazienti asintomatici o con pochi sintomi. Lo riferisce l’Istituto Superiore di Sanità nel report epidemiologico presentato oggi nel punto stampa settimanale. Nel dettaglio, sono 13,9 per cento gli asintomatici, 15 per cento i sintomatici non specificati, 16,2 per cento i paucisintomatici, 35,9 per cento i malati in forma lieve, 17,2 per cento quelli in forma severa, 1,9% in condizioni critiche. Quanto alle differenze di genere, si conferma il “sorpasso” delle donne: sono il 52,8 per cento del totale dei casi.
Ore 14,10 – Governo: fonti Iv, da Renzi ultimatum a Conte. “Il leader di IV Matteo Renzi lancerà al presidente Conte il suo ‘ultimo appello’ durante l’intervento in Senato, a seguito dell’informativa del premier alla ripresa dei lavori in aula”. Lo rendono noto fonti di Italia Viva all’Agi.
Ore 12,18 – Spallanzani: 100 positivi, 16 più seri. “I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 100. Di questi, 16 necessitano di supporto respiratorio”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani, bollettino numero 91. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 381”. Il nosocomio precisa che “in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici”.
Ore 11,20 – Terminata l’informativa di Conte alla Camera – È terminata dopo circa un’ora l’informativa del premier Conte alla Camera. Diversi i temi affrontati. Il presidente del Consiglio ha spiegato e difeso le scelte del governo sulla cosiddetta fase 2, sottolinenando che “l’esecutivo non può assicurare ritorno immediato alla normalità della vita precedente” ha parlato della famosa app Immuni, difeso lo strumento dei Dpcm e mandato un messaggio alla Calabria affermando che l’ordinanza firmata ieri dalla governatrice Santelli che prevedeva la riapertura di bar e ristoranti all’aperto, è “illegittima”. (Qui il discorso integrale di Conte).
Ore 10,15 – Salvini risponde a Meloni: “Il parlamento è aperto a tutti”. Il leader della Lega Matteo Salvini, rivendica la propria decisione di ‘occupare’ l’aula del Senato e alle perplessità di FdI con Giorgia Meloni replica: “le porte del Parlamento sono aperte a tutti, giorno e notte. Spero che oggi tutto il centrodestra si unisca a noi nel dar voce ai cittadini. Io d’altra parte – aggiunge – non ho mai commentato le iniziative degli altri. Ognuno è libero di fare quello che vuole”. Poco dopo Meloni smorza i toni: “Secondo vari commentatori la protesta di Matteo Salvini sarebbe nata più per fermare me che Conte. Da giorni, qualunque cosa faccia uno dei partiti del centrodestra, si fanno paginate esaltando divisioni e retroscena di ogni genere. Non sanno più che inventarsi per provare a dividerci. Ma non è possibile”, ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Ore 9,45 – L’informativa di Conte alla Camera – È prevista per le ore 10 l’informativa di Conte alla Camera sull’emergenza Coronavirus e la gestione della fase 2. Successivamente, alle 12,30, il premier si recherà al Senato. (Segui qui il discorso di Conte in diretta).
Ore 9,30 – Santelli: “L’ordinanza non è stata ritirata” – La governatrice della Calabria Jole Santelli ha scritto sul suo profilo Facebook che l’ordinanza, che prevede la riapertura di bar e ristoranti all’aperto non è stata ritirata. “Sta circolando questo documento falso – ha scritto la Santelli – ma è una fake news. Nessuna ordinanza è stata ritirata”. Via libera, quindi, alla riapertura dei locali anche se il governo potrebbe impugnare la decisione.
Ore 8,05 – Salvini: “Governo elimini l’autocertificazione”. La Lega chiederà al governo l’eliminazione dell’autocertificazione per uscire di casa. “Gli italiani in questi 50 giorni – spiega Matteo Salvini intervistato da Telelombardia – hanno dimostrato di meritare fiducia. Solo il 3% delle persone fermate ai controlli è stata sanzionata. È ora di restituire la fiducia agli italiani eliminando l’autocertificazione e liberando le forze dell’ordine da questo impegno perché tornino al loro lavoro”.
Ore 6,00 – La Calabria riapre bar e ristoranti all’aperto – Poco dopo le 22 di ieri sera, la governatrice della Calabria Jole Santelli ha firmato un’ordinanza che permette per oggi la riapertura di bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie, agriturismo con tavoli all’aperto. Si tratta di una vera e propria sfida al governo e all’ultimo Dpcm che dal 4 maggio permette la riapertura di bar e ristoranti ma solo per l’asporto. Il servizio ai tavoli, infatti, non sarà possibile prima di giugno: una disposizione che è stata ignorata dalla governatrice della Calabria, la quale ha deciso che bar, pasticcerie, agriturismi, ristoranti e pizzerie potranno fare servizio ai tavoli purché all’aperto e nel rispetto di alcune misure “anti-contagio”: dalla distanza di sicurezza alla sanificazione dei locali fino all’obbligo di indossare le mascherine per i dipendenti. Nell’ordinanza, inoltre, vengono riaperti i mercati all’aperto, torna anche la vendita ambulante e inoltre saranno consentiti gli spostamenti “all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali” e quelli per “raggiungere le imbarcazioni di proprietà”. L’ordinanza prevede “misure nuove, al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale. Tutte parlano il linguaggio della fiducia. Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo” ha commentato la Santelli in una nota. L’ordinanza, tuttavia, non convince né gli amministratori locali, anche quelli di centrodestra, né i titolari delle attività che si sono ritrovati spiazzati dalla decisione comunicata con così poco preavviso. E il governo potrebbe impugnare la decisione della Santelli.
Il bollettino della Protezione Civile – Il bilancio odierno è di 104.657 attualmente positivi (ieri erano 105.205, -548), 27.682 morti (ieri 27.359, +323) e 71.252 guariti (ieri 68.941, +2.311). Il numero dei casi totali ammonta dunque a 203.591 (ieri 201.505, +2.086). In isolamento domiciliare ci sono invece 83.652 persone (ieri 83.619, +33); in terapia intensiva ci sono oggi 1.795 pazienti (ieri 1.863, -68); i ricoverati con sintomi sono invece 19.210 (ieri 19.723, -513). I tamponi effettuati oggi sono stati 63.827 (ieri 57.272, quindi oggi 6.555 test effettuati in più). I morti, ieri, erano aumentati di 382, mentre oggi di 323 (qui il bollettino completo).
Maturità, la ministra Azzolina: “L’orale varrà 40 punti e 60 il pregresso” – La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, scioglie gli ultimi dubbi sulla maturità ai tempi del Coronavirus. “L’esame si terrà il 17 giugno e rappresenta la conclusione di un percorso – dice – Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno. Poi ci sarà la possibilità di far sì che l’esame orale parta da un argomento che non sarà una tesina ma un colloquio su una parte di programma scelta con i loro professori”. (Qui la notizia)
Viceministro Sileri: “Anche gli amici sono affetti stabili” – “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte è migliore di un familiare”: lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione radiofonica ‘Un giorno da pecora’, su Radio 1. “Andare anche a casa di un amico dal 4 maggio? Sì, se è un amico vero, se non è una scusa. Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia”. Ma il viceministro sottolinea: “Serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione, servono le regole per far capire che non è un ‘liberi tutti'”. Secondo Sileri è possibile che i casi tornino a crescere dopo l’allentamento del lockdown: “Lo vedremo fra un paio di settimane, ma è molto probabile”. (Qui la notizia)
Deputato della Lega positivo al Coronavirus – Un deputato della Lega, presente in aula lo scorso 24 aprile, è risultato positivo al Coronavirus. “Ieri sera sono stato avvisato dal Questore della Camera di mettermi in quarantena perché martedì scorso in aula, seduto regolarmente al mio posto, ero nelle vicinanze di un collega parlamentare risultato positivo al Covid” ha scritto sul suo profilo Facebook il deputato della Lega Alberto Gusmeroli. (Leggi la notizia completa).
Dybala ancora positivo al Coronavirus – Il calciatore argentino della Juventus Paulo Dybala sarebbe ancora positivo al Covid-19 dopo 40 giorni dalla prima diagnosi. Secondo quanto riporta El Chiringuito de Jugones, il giocatore, che non mostra più sintomi, si sarebbe sottoposto a un quarto tampone che, così come gli altri 3, avrebbe dato ancora esito positivo. A Dybala è stato diagnosticata l’infezione il 21 marzo scorso.
Il piano B del governo per riaprire il 18 maggio – Stretto dalle critiche di maggioranza e opposizione, il premier Conte va avanti per la sua strada. Il presidente del Consiglio, infatti, dopo aver analizzato tabelle e ascoltato tecnici e scienziati si è convinto di aver fatto il possibile, concedendo a 3 milioni di persone di tornare a lavoro, oltre alla possibilità di andare a trovare i propri cari, avendo, così, una maggiore libertà di movimento. L’esecutivo, d’altronde, teme un’ondata di ritorno del contagio che, così come accaduto per l’influenza spagnola del 1918, potrebbe essere addirittura peggiore della prima. Secondo quanto svelato da La Repubblica, però, in queste ore l’esecutivo sta prendendo in considerazione l’idea di anticipare l’apertura di bar, ristoranti e parrucchieri. Una sorta di piano B per sfuggire alle critiche. Le due settimane che vanno dal 4 al 17 maggio vengon considerate una sorta di prova generale. Se la situazione non dovesse precipitare, allora il governo potrebbe anticipare al 18 maggio l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, attualmente fissata per il 1 giugno, in alcune regioni, come ad esempio Sardegna, Basilicata e Molise, dove i contagi hanno quasi raggiunto quota 0. (Leggi la notizia completa).
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