Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continuano ad aumentare i nuovi casi di Coronavirus in Italia: nell’ultimo giorno, infatti, sono stati registrati 26.831 nuovi contagi e 217 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, giovedì 29 ottobre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,10 – Musumeci: “Si va verso chiusura totale” – “Sappiamo benissimo che andiamo verso la chiusura totale. È inutile essere ipocriti ed è inutile fingere di non capirlo. Tutti vorremmo scongiurare questa ipotesi ma tutti sappiamo che appare sempre più ineluttabile”. Lo ha detto a “I numeri della Pandemia” su Sky TG24 il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. “In questo momento – ha aggiunto – parlare di riaperture mi sembra ineluttabile anche se non finisco mai di dire il 23 di ottobre la chiusura dei ristoranti e di alcune attività alle 18 mi è sembrata davvero un non senso, soprattutto in una Regione come la Sicilia in cui si va a cenare non prima delle 21 e questo non determina un pendolarismo o un assembramento che sono i veri complici del Covid”.
Ore 18,45 – Arcuri: “Stare a casa: serve un sacrificio ulteriore” – Il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulle attività di contenimento e contrasto all’epidemia: “Siamo di fronte a un raddoppio di contagi ogni settimana – ha detto – e questa è la cruda e drammatica realtà dei numeri. Oggi viviamo un dramma nuovo, dobbiamo capire quanto è diverso dal precedente. Il 21 marzo c’erano 6.557 contagiati, quel giorno morirono 793 italiani. Fino a quel giorno il 9% dei contagiati era morto e solo l’11% guarito. Fino a ieri, invece, il 6% dei contagiati purtroppo non c’è più, ma il 47% è guarito. A marzo il 52% dei positivi si curava a casa, ieri il 95%. Il 7% era in terapia intensiva, ieri lo 0,6%. Siamo in un altro mondo, prima il virus correva più forte di noi, correva e uccideva. Ora lo inseguiamo e lo colpiamo. Oggi tutti sappiamo che cosa dobbiamo fare, ma credo serva qualcosa di più: dobbiamo tutti muoverci il meno possibile. Perché se è vero che l’80% dei contagi avviene in famiglia, qualcuno il virus all’interno delle case lo porta. Non abbiamo problemi reali di affollamento della terapie intensive, ma abbiamo un grave problema di affollamento degli ospedali. Muoviamoci il meno possibile. Le misure prese sono sufficienti? Io credo serva qualche altro ingrediente, soprattutto un nuovo patto di responsabilità ritrovata. Da lunedì faremo 300mila tamponi al giorno”.
Ore 17,10 – Il bollettino della Protezione civile – È di 299.191 persone attualmente positive (+22.734), 38.122 morti (+217), 279.282 guariti (+3.878), per un totale di 616.595 casi (+26.831), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 299.191 attualmente positivi, 15.964 (+983) sono ricoverati in ospedale, 1.651 (+115) necessitano di terapia intensiva, mentre 281.576 (+21.636) si trovano in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati oggi sono stati 201.452, contro i 198.952 di ieri e i 174.398 dell’altroieri. Ieri, quindi, la percentuale di tamponi positivi su tamponi effettuati era dell’12,56 per cento. Oggi è del 13,31 per cento. Per quanto riguarda le singole Regioni, la più colpita è stata oggi la Lombardia (7.339 nuovi casi), seguita da Campania (3.103), Piemonte (2.585), Veneto (2.109) e Lazio (1.995). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Qui tutti i dettagli.
Ore 16,10 – Bolzano ci ripensa: da sabato allineati a Dpcm, bar e ristoranti chiusi alle 18 – L’Alto Adige inasprisce le misure e si rifà al Dpcm governativo: da sabato bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e negozi (generi alimentari esclusi) chiuderanno alle ore 18 e non più alle ore 20 o 22 come da ordinanza del governatore. Il coprifuoco scatterà alle ore 22 e terminerà alle 5 del mattino. Le nuove misure sono state prese questa mattina dalla giunta provinciale altoatesina presieduta da Arno Kompatscher.
Ore 16,00 – Arcuri, Paese può fare 300 mila tamponi al giorno – “Ieri abbiamo raggiunto un picco di 199 mila tamponi processati, 15 milioni in totale dall’inizio dell’emergenza. Il Paese oggi, in base al fabbisogno inviato dalle singole Regioni, è stato messo nelle condizioni di poter fare oltre 500 mila test al giorno, di cui 300 mila molecolari al giorno”. Lo ha detto, secondo quanto riporta l’Agi il commissario per l’emergenza Covdi-19, Domenico Arcuri, nel corso della riunione operativa convocata dal ministro Francesco Boccia con le Regioni. “Decidiamo insieme alle regioni, in base anche alla reale possibilità di effettuarli, se procedere su questa linea o se preferiscono modificare ad horas il fabbisogno; in questo caso, comunicatecelo e adattiamo le forniture”
Ore 15,55 – Arcuri, occupato 22% posti in terapia intensiva – “Abbiamo inviato una mail alle Regioni con la richiesta dei fabbisogni per le terapie intensive in modo da poter alleggerire il carico negli ospedali. Appena avremo raccolto i loro riscontri procederemo con una nuova distribuzione di materiali”. Lo ha detto a quanto si apprende il commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, durante la riunione operativa convocata dal ministro Francesco Boccia con le Regioni. “Al momento – ha aggiunto – in base ai materiali già inviati nei mesi precedenti dalla struttura commissariale, sono attivabili ancora 1.445 posti di terapia intensiva e le Regioni si stanno già attrezzando per attivarli; sono già nelle disponibilità altri 1.849 ventilatori pronti per la distribuzione. Dai dati in nostro possesso la percentuale dei pazienti in terapia intensiva rispetto ai posti letto attivati è pari al 22% che scende al 18% attivando tutte le postazioni attivabili”. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ha dichiarato: “Dobbiamo dare un messaggio chiaro al Paese e tranquillizzare i cittadini: sono immediatamente attivabili in tempo reale oltre 10.300 posti di terapia intensiva, tra quelli già attivi nelle singole Regioni e quelli attivabili grazie ai materiali inviati dal commissario”.
Ore 15,30 – “Epidemia fuori controllo. Senza chiusure locali, servirà un mese di lockdown”: l’allarme della Fondazione Gimbe. Dati ed evidenze scientifiche raccolte dalla Fondazione indipendente presieduta da Nino Cartabellotta dimostrano che le misure dei tre Dpcm sono insufficienti e tardive e che i valori di Rt “sottostimano ampiamente la velocità con cui si diffonde il virus”. Leggi qui la notizia completa.
Ore 15,00 – Salvini: “La cura per il Paese non è nuovo lockdown, dal governo mai sentita la parola ‘scusa’. Arcuri dovrebbe dimettersi oggi”. “La cura per il Paese non è un ennesimo lockdown, che sarebbe la sconfitta dell’Italia e dell’economia. Dobbiamo fare di tutto per evitare un’altra chiusura”. Lo ha detto in Senato Matteo Salvini dopo l’informativa del presidente Conte. “La bocciatura nei suoi confronti”, ha detto il leader della Lega al premier, “non arriva dalle opposizioni ma dalla sua maggioranza che le chiede un rimpasto di governo. Questo è allarmante”.
“Il Paese ha già dato un responso chiaro sulla sfiducia nei confronti del governo. Non abbiamo sentito una parola magica che costa poco e dà la dimensione di una persona: scusa. Cosa avete fatto per sei mesi?”, si è chiesto Salvini, aggiungendo che il commissario per l’emergenza Arcuri “si dovrebbe dimettere oggi. In un Paese normale un commissario che fallisce si dimette non viene promosso”. Il governo la smetta “di dare la colpa agli altri: studenti, attori, palestre, sindaci e governatori. Se non siete intervenuti sugli autobus e le metropolitane prendetevi le vostre responsabilità”, sostiene il segretario del Carroccio. “Il centrodestra è pronto a collaborare e non ci interessa mezza poltrona, vogliamo dare idee”.
Ore 14,10 – Calabria, non verranno rinviate le elezioni nei comuni sciolti per mafia – Il Covid non ferma le elezioni nei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa. Domenica 22 e lunedì 23 novembre si voterà regolarmente (con eventuale ballottaggio il 6 e 7 dicembre) a Casabona e Crucoli, in provincia di Crotone, e a Delianuova e Siderno, in provincia di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi era circolata insistentemente l’ipotesi di un rinvio, corroborata da una bozza del cosiddetto ‘decreto ristori’ che, all’articolo 27, prevedeva che, proprio “in considerazione della situazione epidemiologica”, il voto nei comuni in questione sarebbe stato procrastinato e si sarebbe svolto “contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021, consentendo l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”. Nella versione definitiva del decreto però dell’articolo non c’è traccia dal momento che, a quanto apprende l’AGI, al Viminale ritengono che l’appuntamento elettorale, come del resto accaduto già a settembre con il referendum e le amministrative, possa svolgersi in sicurezza. A contribuire alla decisione il fatto che ad essere chiamato alle urne, complessivamente, è un numero limitato di elettori e che nelle aree interessate, come confermato anche dai prefetti, non si registrano situazioni di particolare criticità dal punto di vista sanitario.
Ore 13,05 – In corso riunione Boccia, Arcuri e Regioni – In corso la riunione operativa convocata in videoconferenza dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, con il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, e i presidenti di Regione. All’ordine del giorno i test, le terapie intensive e le risorse delle reti ospedaliere.
Ore 12,50 – Fontana scrive a Conte: “Interventi immediati e certi” – Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha scritto al premier Giuseppe Conte per sollecitare l’immediato ristoro degli imprenditori costretti alla chiusura delle attività per il Dpcm anti Covid. “La rapida evoluzione del quadro epidemiologico impone decisioni gravose sempre più difficili da contemperare ai bisogni del tessuto economico del Paese e sono cosciente dell’evoluzione del quadro epidemiologico e dei conseguenti oneri che comporta – ha scritto Fontana -. I miei più recenti atti, nel loro consueto rigore dettato dall’ottemperanza alle indicazioni degli organismi tecnico-scientifici, hanno sempre perseguito la tutela e il rispetto dell’attività imprenditoriale di coloro che hanno fatto, e continuano a fare, ogni sforzo per rendere le proprie attività sicure ottemperando alle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute. Come a Lei è ben noto, ho rappresentato sia nella sede della Conferenza delle Regioni, sia nel confronto con il Governo, la portata delle misure da Lei adottate nell’ultimo DPCM e della necessità di predisporre immediati i ristori per le categorie maggiormente danneggiate. Così come ho chiesto al Governo, anche la mia Regione, con le risorse a disposizione, intende intervenire in tal senso”.
Ore 12,45 – Al via in Senato informativa Conte su Dpcm – Iniziata nell’Aula del Senato l’informativa sul Dpcm del 24 ottobre scorso sulle nuove misure per contrastare l’epidemia da Covid-19.
Ore 12,00 – Covid, studiosi contro il governo: “Ecco i 10 errori che hanno portato alla seconda ondata” – “Noi pensiamo che quello che non è stato fatto fra maggio e ottobre debba assolutamente essere fatto ora”. Qui il decalogo degli studiosi
Ore 11,55 – Barca a TPI: “I partiti non capiscono. Nelle proteste di piazza c’è la rabbia che nessuno oggi rappresenta” – Intervista all’ex ministro della Coesione territoriale, oggi coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità: “Se nelle proteste contro il Dpcm vediamo solo la violenza significa che siamo ciechi. La penso come Zerocalcare, in piazza ci sono oggi 3 diversi pezzi di Italia. Mi preoccupano i partiti, che non fanno più il loro mestiere: non c’è dialogo sociale. Questo non è un Governo di sinistra: è senza segno. Bene la proroga del Reddito d’emergenza, ma la misura va migliorata e comunicata meglio. Positivo il Piano per il Sud del ministro Provenzano, ma non sono gli sgravi fiscali a fare la differenza. Mes? L’importante è avere un piano di spesa. Non mi candido a sindaco di Roma, di Calenda non mi convince il metodo”. Qui l’intervista completa.
Ore 11,40 – Iv a Conte: “Critiche no lesa maestà. Correggere errori” – “Non ci si dica che Italia viva è quella del giorno dopo, perché su scuole e trasporti lo dicevamo da marzo” che bisognava intervenire, “noi siamo pronti a dare una mano ma le sue parole presidente su Italia viva sono state un po’ ingenerose: abbiamo sempre rispettato le decisioni prese insieme, ma appunto purché si decida insieme e per questo chiediamo un tavolo politico, perché noi siamo al governo ma da persone libere, non da yes man”. Lo ha detto la capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, rivolgendosi al premier dopo l’informativa sull’ultimo Dpcm. Boschi ha ribadito la convinzione di Iv di dover “ascoltare le opposizioni” in questa fase, e “occorre correggere quello che non ha funzionato, nessuno si aspetta un miracolo da lei, ma parole di verità sì, le critiche – sollevate anche da altre forze della sua maggioranza – non sono lesa maestà”, ha aggiunto Boschi. “Noi crediamo che l’ultimo Dpcm non sia sufficiente e temiamo che a breve servano altre misure. Presidente le riconosciamo la prudenza in questi mesi che spesso è riuscita anche a rassicurare gli italiani, tuttavia noi di Iv non siamo convinti dell’efficacia di questo decreto glielo abbiamo detto e lo ribadiamo per rispetto in Aula, ovviamente non viene meno la nostra collaborazione e se dovessimo adottare misure più dure noi ci siamo purché siano misure davvero necessarie e abbiano la possibilità di incidere davvero nel salvare le vite umane”.
Ore 11,30 – Meloni a Conte: “Scenda da piedistallo e guardi la gente” – “Dovete scendere dal piedistallo e guardare in faccia la gente che vi sta chiedendo aiuto”, ha detto Giorgia Meloni in Aula della Camera, dopo l’informativa del premier sul Dpcm. “La ragione per cui avete fatto errori è che al centro dell’attenzione c’era il vostro ego e la vostra popolarità. Presidente, scenda dal piedistallo e provi a guardare fuori dalla finestra invece che allo specchio, scoprirà la realtà di una nazione in ginocchio che non può più permettersi la vostra spocchia”, ha aggiunto la leader di FdI. “Non vi trincerate dietro quei quattro idioti violenti che finiscono di farvi un favore, la verità è molto più ampia, e non vi trincerate nemmeno dietro a presunte regie criminali, perché siete voi che rischiate di consegnare alla criminalità le attività che state mettendo in ginocchio”. E ha aggiunto: “Si fanno appelli all’unità in favore di telecamere ma poi di unità ne abbiamo vista poca, e invece si scaricano le responsabilità, innanzitutto sulle regioni, sui comuni, sui commercianti, sui ristoratori e sugli italiani, è sempre colpa di qualcun altro Presidente, ma mai colpa vostra”.
Ore 10,40 – Chiusure, Salvini cambia di nuovo idea: “Lockdown? Se c’è bisogno, giusto farlo. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che è “giusto” fare un lockdown generalizzato “se ci sono le necessità di farlo”. La sua apertura arriva dopo le aspre critiche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governo per le decisioni sulle chiusure prese con il Dpcm del 24 ottobre. Leggi la notizia completa
Ore 10,15 – Conte: “Questo è il momento di stare uniti” – “Questo è veramente il momento di stare uniti, tanto più per le sofferenze dei nostri cittadini”, ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando alla Camera del nuovo Dpcm. Le sue parole sono state accolte da un lungo applauso della maggioranza. “Regna ancora una grande incertezza e insicurezza ma assicuriamo che il governo ce la metterà tutta per mettere in sicurezza il Paese. Siamo consapevoli che dobbiamo impegnarci con la massima responsabilità”, ha proseguito Conte. “È una seconda sfida, non meno minacciosa della prima, tutti i Paesi stanno approntando delle misure per piegare la curva del contagio. Tutti i governi stanno affrontando un pericolo che ci costringe a fare un passo indietro”.
Ore 10,05 – Conte: “Oggi Commissione Ue illustrerà pacchetto di misure europee” – “L’impegno del governo si dispiega anche in sede europea. Senza una risposta coordinata” in ambito Ue “nessuno Stato può superare da solo sia questa crisi sul piano economico che sanitario. L’attenzione dell’Unione europea rimane alta”. Così il premier Giuseppe Conte, parlando durante l’informativa alla Camera sul nuovo Dpcm della necessità del coordinamento Ue che “consenta di prevenire e superare le criticità”. “Oggi la presidente della Commissione Ue illustrerà il pacchetto di misure europee che mira a favorire un adeguato coordinamento, in particolare sulle strategie di test e di vaccino anti-Covid”, afferma.
Ore 10,00 – Conte: “Proroga stato emergenza criticata in questa Aula” – “Per consolidare l’apparato preventivo e nella consapevolezza di non aver superato il contagio lo stato di emergenza nazionale è stato prorogato a luglio e successivamente a ottobre. Tale decisione, da parte di alcuni anche presenti in Aula molto criticata, ha consentito di mantenere in vigore il quadro giuridico per l’emergenza e l’effettività operativa del sistema di allerta e contrasto del virus”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l’informativa alla Camera sul Dpcm.
Ore 09,50 – Conte: “Misure contro attività? Diradare contatti sociali” – “Nel momento in cui siamo costretti a progressive restrizioni inevitabilmente dobbiamo procedere a partire da quelle attività che determinano relazioni sociali”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte spiega la ‘ratio’ del nuovo Dpcm, parlando della stretta su ristorazione, palestre, piscine, del divieto di organizzare feste, della raccomandazione di non ricevere persone non conviventi a casa. “Queste misure sono state oggetti di critiche anche molto accese da parte delle categorie e di cittadini”, ricorda il premier, “ma vorrei ribadire che la scelta di sospendere o ridurre alcune attività non deriva dal mancato rispetto delle sicurezza che, salvo eccezioni, sono state rispettate con rigore, la causa consiste nell’esigenza di ridurre il contagio, senza che possono identificarsi focolai, e le occasioni di socialità, in quei contesti in cui è più facile che sia abbassata la guardia”, spiega Conte. “Quelle attività non sono state sospese perchè non sono ritenute essenziali. La scelta consiste solo per diradare contatti sociali tra le persone”, conclude Conte.
Ore 9,45 – Covid, il vaccinologo Rappuoli: “Tra 3 mesi avremo cura con anticorpi”. L’annuncio di Rino Rappuoli, uno dei massimi esperti di vaccini al mondo: “A metà dicembre inizieremo la sperimentazione della terapia sui pazienti Covid”. Leggi qui la notizia completa.
Ore 9,40 – Conte alla Camera: “Misure in continuità, mai sottovalutato pandemia. Dpcm passo più deciso ma no criteri arbitrari” – È iniziata nell’Aula della Camera l’informativa urgente del premier Giuseppe Conte sul Dpcm del 24 ottobre. Conte ha parlato di una “pandemia che cresce con preoccupante rapidità” e ha sottolineato che c’è un “carico già molto pesante sul servizio sanitario”. A proposito del Dpcm ha dichiarato che “le misure adottate si pongono in continuità con le decisioni già adottate dal governo, ispirate ai principi di massima prudenza e proporzionalità”. È stato necessario varare nuove misure per contrastare “la diffusione subdola e repentina” del virus, ha detto Conte. “I dati delle ultime settimane indicano una rapida crescita. Il numero dei nuovi positivi è preoccupante, risulta complesso” il tracciamento, “questo quadro sta determinando una pressione severa sul servizio sanitario”, osserva il presidente del Consiglio, “per questo occorre mitigare la curva di crescita”. “Le misure adottate si pongono in continuità sul piano di metodo e di merito” sulle misure adottate dal governo, “non abbiamo mai sottovalutato la pandemia. Non abbiamo mai affermato di essere fuori dal pericolo. Non siamo mai stati fuori” dalla pandemia. Gli interventi decisi “sono adeguati all’evoluzione della pandemia che si muove in crescente continuità. Abbiamo scelto ora un passo più deciso”, ha aggiunto il premier. “Le misure sono state suggerite dagli scienziati nell’ambito dei protocolli nazionali”, dice il presidente del Consiglio. “L’epidemia risulta compatibile con lo scenario 3, con rapida progressione in alcune regioni”, osserva. “Non abbiamo agito secondo criteri arbitrari o gerarchiche, ci siamo attenute ad evidenze scientifiche”.
Ore 9,30 – “La lattoferrina protegge dal Covid e blocca il virus”: lo studio dell’università di Tor Vergata. La lattoferrina è una proteina globulare presente soprattutto nel latte (materno e animale), ma contenuta anche in secrezioni mucose umane come lacrime e saliva. La sua azione serve a proteggere i neonati dalle infiammazioni gastrointestinali e per questo è disponibile in commercio anche come integratore alimentare al costo di poche decine di euro a confezione. Questa proteina si sarebbe dimostrata efficace nel combattere i sintomi della malattia da Coronavirus nei pazienti positivi all’esordio e negli asintomatici, un dato confermato anche da Piera Valenti, professoressa di Microbiologia dell’università La Sapienza (Roma). Valenti afferma che “i risultati ottenuti dimostrano che la lattoferrina blocca le fasi precoci e, a detta di colleghi dell’Università del Michigan [che si erano occupati di ricerche precedenti sul tema n.d.r.], blocca anche quando la cellula è già infetta”. Leggi qui la notizia completa.
Ore 9,10 – Salvini, lockdown? Se c’è bisogno, giusto farlo – Lockdown generalizzato? “Se ci sono le necessità di farlo, è giusto farlo. Non puoi però chiudere il sabato le palestre e la domenica i teatri, i bar fino alle 18. Io mi auguro che non ci sia, evidentemente, ma siccome la vita viene prima di tutto e la salute viene prima di tutto, se ci sono scelte razionali si fanno”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Uno.
Ore 8,00 – Governo, piano per un lockdown morbido. Possibili nuove strette dal 9 novembre. Il premier Conte ha spiegato alla Camera che il governo deciderà altre restrizioni per contenere l’epidemia “dopo aver valutato gli effetti” del nuovo Dpcm, “nell’arco di almeno due settimane”. Da qui la smentita delle voci di un lockdown imminente, fatta dal premier durante l’incontro con i sindacati. Una possibile nuova stretta quindi non dovrebbe arrivare prima del 9 novembre e durare fino a metà dicembre, se l’epidemia dovesse venire rallentata, in modo da salvare almeno il Natale. Leggi qui la notizia completa
Ore 07,00 – Sileri: “Con questi numeri non serve il lockdown totale” – “Un lockdown totale con i numeri attuali ce lo risparmiamo”. A dirlo il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato a ‘Porta a Porta’, secondo cui potrebbero essere servire invece “lockdown più circoscritti o misure più severe in alcune aree del Paese”.
Ore 06,30 – De Luca: “Sconcertanti le affermazioni dei consulenti di Speranza” – “Colgo l’occasione per sottolineare le sconcertanti affermazioni di consulenti sanitari nazionali relative alla Campania e che risultano assolutamente intollerabili a fronte dei ritardi gravissimi con cui il governo ha affrontato le questioni che riguardano la nostra Regione”. Lo scrive il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella lettera inviata al premier Giuseppe Conte, riferendosi alle dichiarazioni del consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, che non nomina. “Continuo a registrare in particolare posizioni tanto irresponsabili quanto scollegate da ogni valutazione epidemiologica in relazione al mondo della scuola”, aggiunge De Luca.
Ore 06.00 – Mattarella ha firmato il dl ristori – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge che contiene ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai settori produttivi maggiormente colpiti dall’epidemia COVID-19.
Puglia, Emiliano: “Chiuderemo tutte le scuole” – “Abbiamo toccato il picco massimo storico e abbiamo dovuto prendere una decisione dolorosa, quella di interrompere la didattica in presenza per tutte le scuole. Ci siamo resi conto, e abbiamo verificato, che l’inizio dell’incremento dei contagi coincide con la riapertura delle scuole”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia. Michele Emiliano, a Sky Tg24. “Domani la didattica in presenza sarà possibile per coloro che devono frequentare i laboratori, poi ci sono gli studenti più fragili che potranno andare in presenza, ma gli altri dovranno cominciare la didattica a distanza, anche nelle primarie dove abbiamo numeri pesantissimi. Rimangono escluse solo le scuole per l’infanzia, dove non c’è la frequenza obbligatoria. Stiamo comunicando la decisione al Governo e poi provvederemo”. Qui tutti i dettagli.
Sicilia, Musumeci segue Trentino e Alto-Adige: ristoranti fino alle 22 – “Riteniamo di spostare l’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 22 o alle 23. Quando il governo centrale dirà che bisognerà chiudere per 24 ore, noi allora non fiateremo”: lo ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a TgCom24. “Stiamo adottando un disegno di legge in giunta – ha aggiunto – nelle prossime ore che prevede, assieme alle misure restrittive già concepite e praticate, la possibilità di adottare misure estensive là dove il governo consente di farlo. Noi rivendichiamo il diritto di poter dire: signor presidente del Consiglio, noi riteniamo di spostare l’orario di chiusura di bar e ristoranti dalle 18 alle 22 o alle 23. E mi auguro che il governo centrale terrà conto della nostra prerogativa”.
Cei, positivo il cardinale Bassetti – “Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è risultato positivo al tampone per la ricerca del Covid-19. Il cardinale vive questo momento con fede, speranza e coraggio. Le sue condizioni sono costantemente monitorate. Nel frattempo, sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti”. Lo rende noto un comunicato della Cei.
Proteste contro Dpcm, il ministro Lamorgese in Senato – “La diffusione dell’epidemia sta assumendo una valenza totalizzante con riflessi inevitabili anche sul profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica”: lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nella sua informativa in Senato sulle proteste in atto in questi giorni in molte città italiane a causa dell’ultimo Dpcm. “Il Governo – ha aggiunto – è in costante ascolto delle voci di disagio. Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che le misure emergenziali, sia governative sia quelle disposte dalle Regioni, hanno determinato per la generalità degli italiani, soprattutto per alcune categorie particolarmente colpite. Per tale ragione già a partire dalla scorsa primavera, sono stati messi in campo vari interventi a supporto dei lavoratori e delle categorie maggiormente in sofferenza. E ciò anche con lo scopo di prevenire possibili infiltrazioni criminali nell’economia legale e il conseguente aumento del rischio di usura. Già ad aprile ho dato avvio ad un’attenta attività di monitoraggio degli esiti socioeconomici della pandemia, attivando i prefetti e, appena due giorni fa, ho richiesto un quadro aggiornato della situazione. La situazione del Paese è seguita con la massima attenzione e terremo in considerazione ogni minimo segnale di allarme, perché la protesta non venga a turbare ulteriormente un clima già profondamente scosso dalle conseguenze della seconda ondata. L’obiettivo comune deve dunque essere, a mio avviso, quello di assicurare la tenuta sociale del Paese, da un lato con l’impegno profuso dal Governo, anche in queste ore, di garantire risorse adeguate alle famiglie e alle imprese più esposte nell’attuale contingenza economica, dall’altro attraverso una ferma azione di contrasto efficace delle condotte violente tesa a garantire la sicurezza di tutti, nel pieno rispetto della libertà costituzionale di manifestazione del pensiero”.
Il bollettino della Protezione civile – È di 276.457 persone attualmente positive (+21.367), 37.905 morti (+205), 275.404 guariti (+3.416), per un totale di 589.766 casi (+24.991), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 276.457 attualmente positivi, 14.981 (+1.026) sono ricoverati in ospedale, 1.536 (+125) necessitano di terapia intensiva, mentre 259.940 (+20.216) si trovano in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati oggi sono stati 198.952, contro i 174.398 di ieri e i 124.686 dell’altroieri. Ieri, quindi, la percentuale di tamponi positivi su tamponi effettuati era dell’12,61 per cento. Oggi è del 12,56 per cento. Per quanto riguarda le singole Regioni, la più colpita è stata oggi la Lombardia (7.558 nuovi casi), seguita da Piemonte (2.827), Campania (2.427) e Veneto (2.143). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Qui il bollettino completo.
Conte: “In Italia scenario tipo 3, Cts ha condiviso Dpcm” – “Allo stato l’epidemia è in rapido peggioramento e risulta compatibile, a livello nazionale con lo scenario di tipo 3”, “con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso del Question time alla Camera. “In particolare, per lo scenario di tipo 3, lo studio” del Comitato tecnico scientifico, “tra le altre misure, indica le seguenti: – possibilità di interruzione di alcune attività sociali/culturali maggiormente a rischio, quali discoteche e bar anche su base oraria; – incentivazione del lavoro agile, al fine ridurre l’affollamento dei trasporti pubblici e delle sedi lavorative; – per quanto riguarda la scuola, tra l’altro: possibilità di attivare lezioni scaglionate a rotazione, mattina e pomeriggio; possibilità della didattica a distanza; chiusure temporanee in funzione del numero dei casi sospetti nella singola comunità scolastica. A tali misure, proprie dello scenario di tipo 3, si è attenuto il Governo nell’adozione del recente DPCM”, ha concluso Conte. Qui tutto il discorso di Conte.
Accordo Regioni-medici di base e pediatri per tamponi – “Da domani [oggi, ndr] l’esecuzione in modo rapido e in piena sicurezza dei test antigenici di accertamento del Covid è potenziato dal fondamentale contributo dei medici di medicina generale e con quelli dei pediatri”. Lo annuncia il Presidente del Comitato di Settore Regioni Sanità, Davide Caparini, spiegando che è stato sottoscritto con le rappresentanze sindacali di categoria l’accordo collettivo nazionale stralcio per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2. “In questa fase emergenziale – spiega Caparini – è fondamentale assicurare un’assistenza territoriale che sia presente con tutte le sue forze. Grazie al coinvolgimento della medicina del territorio, i medici di medicina generale e i pediatri assumono così un ruolo ancora più attivo nel contrasto alla pandemia. L’obiettivo è di ridurre la pressione sui presidi ospedalieri e sulle strutture sanitarie e diminuire le occasioni di esposizione al rischio contagio”. “E’ una risposta importante – sottolinea Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni – che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta hanno dato al Paese contribuendo a migliorare il processo di presa in cura dei pazienti attraverso l’erogazione di un numero maggiore di servizi di diagnostica di primo livello e attraverso l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi per tutto il periodo dell’emergenza. Voglio ringraziare tutti gli attori, in primo luogo i sindacati, il Presidente del Comitato di settore, il Coordinatore della Sisac e il Ministero della Salute per il gioco di squadra che hanno saputo mettere in campo e che ha consentito di raggiungere un risultato così importante in meno di due settimane. Ora il nostro Paese ha un strumento in più da utilizzare per contrastare la diffusione del Covid-19. Si allarga così in modo sempre più capillare – aggiunge Bonaccini – la campagna di prevenzione e di contrasto della pandemia. Ormai su larga scala sono coinvolte diverse categorie di operatori sanitari, che meritano sempre il nostro ringraziamento per la loro professionalità e dedizione. E’ una buona notizia, come quella della grande adesione di candidati al bando della Protezione Civile per potenziare i servizi di tracciamento sanitario della pandemia. Come vediamo c’è un’Italia che non si abbatte e che vuole superare con forza e in prima fila questo periodo così difficile per il Paese”.
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