Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Nuova divisione dell’Italia in base alle fasce di rischio dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza: a partire da domenica 29 novembre Liguria e Sicilia passeranno dalla fascia intermedia alla zona gialla, mentre Lombardia, Calabria e Piemonte dalla zona rossa a quella arancione. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, sabato 28 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 19,25 – Bologna, morto infermiere Sant’Orsola: aveva 59 anni – E’ la prima vittima tra gli operatori del Policlinico di Sant’Orsola da quando è cominciata l’emergenza: è morto in mattinata a Bologna, a causa del Covid, l’infermiere Sergio Bonazzi, 59 anni. Ricoverato d’urgenza in terapia intensiva il 6 novembre scorso, le sue condizioni erano apparse subito gravi, ed hanno reso necessaria l’intubazione immediata. Da allora, nonostante gli sforzi estremi di tutti i colleghi, l’infermiere è rimasto sempre in condizioni critiche. Sergio Bonazzi era un’istituzione al Policlinico. Da trent’anni impiegato presso la Cardio-Anestesia pediatrica, quando è stato riaperto il padiglione 25 per curare i pazienti nella terapia intensiva Covid aveva seguito i colleghi, in quello stesso reparto dove ha lavorato per anni prima del trasferimento nel più moderno Polo Cardio Toraco Vascolare. Scossa l’intera comunità dell’ospedale. “Quando la pandemia ferisce così da vicino la comunità dei professionisti sanitari, il dolore diventa ancora più tangibile – dichiara Chiara Gibertoni, direttore Generale del Policlinico di Sant’Orsola – Sergio era un vero figlio del Sant’Orsola, amato, stimato e rispettato. Vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia e, come comunità, stringerci a lei nel dolore. Per ricordare Sergio, il suo impegno, la sua dedizione e quella di tutti gli operatori che come lui stanno combattendo contro il virus, gli intitoleremo la Covid Intensive Care, la nuova terapia intensiva del Padiglione 25, realizzata questa estate per fronteggiare la seconda ondata” .
Ore 18,00 – Ordinanza in Sicilia: bar e ristoranti aperti fino alle 18 – Confermati la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine e il divieto di circolazione dalle 22 alle 5. Lo prevede la nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci per limitare il contagio da coronavirus nell’Isola. Il provvedimento, in vigore da domani a giovedì 3 dicembre, modifica alcune delle attuali restrizioni, adattandole alla nuova classificazione in “area gialla” per la Sicilia. Permane, inoltre, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, il limite del 50 per cento di riempimento rispetto alla capienza, oltre alla chiusura dei centri commerciali nelle giornate domenicali. Eccezione solo per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Potranno riaprire (dalle 5 alle 18), invece, i bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie. Consentita, fino alle 22 la vendita di cibo solo per asporto, mentre nessun limite per il domicilio. Sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune, e fuori, dalle 5 alle 22. Negli altri orari spostamenti possibili solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute.
Ore 17,10 – Il bollettino della Protezione civile – Secondo il bollettino di oggi sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, è in leggero calo come ieri la curva epidemica: 26.323 nuovi casi oggi, contro i 28.352 di ieri, con 225.940 tamponi (ieri erano stati 222.803). La percentuale positivi-tamponi, ieri al 12,7 per cento, scende all’11,65 per cento. Le persone attualmente positive al Covid sono 789.308 (+1.415), 54.363 i morti (+686) e 720.861 i guariti (+24.214), per un totale di 1.564.532 casi (+26.323): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 789.308 attualmente positivi, 33.299 (-385) sono ricoverati in ospedale, 3.762 (-20) necessitano di terapia intensiva, mentre 752.247 (+1.820) si trovano in isolamento domiciliare. I tamponi sono stati 225.940: l’11,65 per cento dei test effettuati è risultato positivo. La Regione più colpita in quanto a nuovi contagi è ancora una volta la Lombardia (+4.615), seguita da Veneto (+3.498), Campania (+2.729), Emilia-Romagna (+2.172) e Piemonte (+2.157). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Qui il bollettino completo.
Ore 16,20 – Lombardia, firmata ordinanza per Regione arancione – “Lombardia arancione, l’ordinanza è firmata”. A renderlo noto è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con un post su Facebook. “C’è ancora tanta strada da fare – aggiunge il governatore -, manteniamo comportamenti prudenti – distanza e mascherine – per rafforzare il miglioramento dei dati e liberare gli ospedali. Da lunedì i ragazzi delle medie frequenteranno la scuola in presenza. Da domani, 29 novembre, i negozi possono riaprire e aggiungo il mio consiglio: compriamo italiano, compriamo lombardo. Aiutiamoci. #ForzaLombardia”.
Ore 15,00 – Sicilia, vertice in Regione su zona gialla ‘rinforzata’ – E’ in corso da alcune ore una riunione tra il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, e il capo della segreteria del governatore alla luce del passaggio da domani dalla fascia arancione a quella gialla. Secondo quanto si apprende, permarrebbero la didattica a distanza per le scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, parchi, palestre e piscine e il divieto di mobilità notturna dalle 22 alle 5. Confermato il limite del 50 per cento di posti nei mezzi pubblici e la chiusura dei centri commerciali nelle domeniche e nei festivi. Per la sola giornata di domani potrebbe essere concessa, a quanto pare, la riapertura dei negozi e la possibilità di somministrazione di cibi e bevande, fino alle 18, in bar, ristoranti e pizzerie
Ore 13,00 – Von der Leyen: “Italiani resilienti, ma Ue riparte se unita” – “Gli italiani hanno mostrato grande resilienza” durante la pandemia di Covid-19, ma “l’Europa può riprendersi solo se collabora e questa è l’Europa in cui io credo”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2020/21 dell’Università Bocconi di Milano. “Milano è una città bella ma ferita”, ha aggiunto la presidente durante il suo intervento. “È una capitale europea che da secoli attrae non solo turisti ma anche imprenditori e innovatori. Poi il virus ha portato silenzio e dolore nelle strade di Milano”, ha ricordato. “Siamo tutti insieme nella buona e nella cattiva sorte, ci aiutiamo tra di noi: questo significa essere un’Unione”, ha sottolineato.
Ore 12,00 – Bologna, festa in casa nella notte: denunciati 20 giovani – Festa in casa nella notte, in una abitazione di via Zamboni a Bologna, in zona universitaria, per un gruppo di giovani spagnoli: numerose le segnalazioni arrivate ai carabinieri del Nucleo radiomobile da parte di cittadini della zona, allertati dagli schiamazzi notturni. Il blitz dei militari, alle 3.30 di notte, ha trovato all’interno dell’appartamento venti giovani, tra i 21 e i 27 anni, tutti multati per violazione delle normative anti-Covid previste dal Dpcm in vigore.
Ore 11,15 – Iss: “Se ci rilassiamo, curva riparte in 1-2 settimane” – “L’errore peggiore che possiamo fare in questa fase è quello di rilassarci, se allentiamo l’attenzione in una o due settimane la curva riparte”. Lo ha detto il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa al ministero sul Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
Ore 11,00 – Conferenza per il monitoraggio dei dati dell’Iss-Ministero Salute – “La curva sta decrescendo sia per i casi sintomatici che per i casi positivi in genere. Ma la situazione è un po’ a metà. Ci sono delle Regioni dove negli ultimi 15 giorni c’è una decrescita, e alcune che invece mostrano una crescita. Abbiamo ancora un’incidenza piuttosto elevata, 321 casi per 100mila nei 7 giorni”. Lo ha detto il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa al ministero sul Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia (qui l’articolo completo).
Ore 10,00 – Iss, in un mese 23.390 contagi tra operatori sanitari – Dopo la tregua estiva, tornano a impennarsi ormai da settimane i contagi anche tra gli operatori sanitari. Solo nell’ultimo mese se ne contano 23.390. E’ quanto riporta l’Istituto Superiore di Sanità nei suoi dati della sorveglianza integrata Covid in Italia. Dall’inizio dell’epidemia i contagi sono 68.072. I medici uccisi dal virus, come riportato dalla Fnomceo con l’ultimo aggiornamento di ieri, sono 219.
Ore 7,00 – Verso la chiusura dei ristoranti a Natale e Santo Stefano – Ristoranti chiusi per le feste, coprifuoco alle 22 anche a Capodanno, Regioni blindate. Il Natale del Covid prende forma tra le pieghe della discussione del governo sul nuovo dpcm. E’ l’orientamento emerso nell’incontro-fiume di 12 ore tra Conte con i capidelegazione per il prossimo dpcm. Spostamenti tra regioni solo per rientrare alla propria residenza. Conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5 e ristoranti chiusi dalle 18 in zona gialla. Dl ristori: si profila proroga a fine aprile dei versamenti per imprese a cui il fatturato sia calato di almeno un terzo.
Rezza: “Primi effetti delle misure ma incidenza ancora alta” – “Dopo molte settimane diminuisce leggermente l’incidenza di casi Covid nel nostro Paese, anche se si mantiene molto elevata, superiore a 700 casi per centomila abitanti”. Lo sottolinea il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, in un video a commento del report settimanale di oggi. “L’Rt si fissa a 1,1 – aggiunge Rezza – quindi si nota un primo effetto delle misure di contenimento finora adottate. Purtroppo aumentano i ricoveri ospedalieri e soprattutto quelli in terapia intensiva. Data la situazione – avverte – è bene continuare a mantenere comportamenti prudenti e tutte quelle misure che siano adeguate rispetto all’evoluzione dell’epidemia”.
La nuova “colorazione” dell’Italia – Le Regioni in area rossa, quelle col rischio più alto, rimangono: Abruzzo, Campania, Toscana, Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano. In area arancione, considerata a rischio medio-alto: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Puglia, Umbria. A queste si aggiungono oggi Calabria, Lombardia e Piemonte. In area gialla, a rischio medio: Lazio, Molise, Sardegna e Provincia di Trento, cui si aggiungono oggi Veneto, Liguria e Sicilia. (Tutti gli aggiormenti)
Cinque regioni cambiano colore – Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui si dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte (che erano in area rossa) e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia (che erano in arancione). L’ordinanza, riferisce il ministero, sarà in vigore da domenica 29 novembre (Qui la notizia completa)
Il bollettino di oggi – In leggero calo la curva epidemica in Italia: 28.352 casi oggi, contro i 29.003 di ieri, con 222.803 tamponi, circa 10mila in meno di ieri, secondo il consueto bollettino sulla diffusione del Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile. La percentuale positivi-tamponi, ieri al 12,4 per cento, torna a salire al 12,7 per cento, ma va sottolineato che rispetto a venerdì scorso i nuovi casi sono circa 9mila in meno. (I dati completi)
Rt Italia scende a 1.08, in 10 regioni già sotto 1 – L’indice di contagio Rt in Italia è sceso a 1,08 nella settimana 16-22 novembre, contro l’1,18 della settimana precedente, con 10 regioni che hanno già un indice inferiore a 1, ossia sono ufficialmente in discesa. È quanto si legge nella bozza del report di monitoraggio ministero della Salute-Iss. Andando nel dettaglio della bozza del report ministero della salute Iss l’Abruzzo ha un indice di contagio Rt di 1.06; la Basilicata 1.21; la Calabria 0.92; la Campania 1; l’Emilia Romagna 1.07; il Friuli Venezia Giulia 1.09; il Lazio 0.88; la Liguria 0.76; la Lombardia 1.17; le Marche 0.93; il Molise 1.17; il Piemonte 0.89; la provincia autonoma di Bolzano 1; provincia autonoma di Trento 0.81; la Puglia 0.99; la Sardegna 0.71; la Sicilia 1.04; la Toscana 1.2; l’Umbria 0.74; la Valle d’Aosta 0.99; il Veneto 1.2.
Coronavirus in Italia – Iss: evitare contatti non necessari – L’epidemia è in chiaro rallentamento, ma “si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie, e rimanere a casa il più possibile”. È quanto si sottolinea nella bozza del report settimanale di monitoraggio ministero della Salute-Iss, secondo cui “rimane essenziale evitare gli eventi aggregativi (mass gatherings) che, se effettuati, porteranno ad un rapido nuovo aumento nel numero di nuovi casi”. I dati, sottolineano gli esperti, “sono incoraggianti e segnalano l’impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane”, ma “l’incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto sarà necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori di 1 consentendo una rapida diminuzione nel numero di nuovo casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri”.
Epidemia rallenta, quasi ovunque rischio 1 – L’epidemia in Italia “seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente e questo è un segnale di impatto importante delle misure di mitigazione introdotte”. È quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio ministero della Salute-Iss. “Nella maggior parte del territorio – sottolineano gli esperti – la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 1, in miglioramento rispetto a quello della settimana precedente ma con Rt puntuale ancora >1 nel suo valore medio in diverse Regioni/PA”
Zampa: “A Natale coprifuoco resterà alle 22” – “A Natale resterà sicuramente il coprifuoco delle ore 22”. Lo ha confermato Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervenendo a Radio anch’io su Rai Radiouno sulle misure del governo per l’emergenza Coronavirus.
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