Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – È di 20.637 persone attualmente positive, 34.657 morti e 183.426 guariti, il bilancio relativo all’epidemia di Coronavirus in Italia secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, lunedì 22 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,05 – I dettagli del bollettino: ricoveri e decessi ai minimi – Secondo il bollettino della Protezione Civile i 23 decessi registrati nelle ultime 24 ore rappresentano il minimo dal 2 marzo. In 12 regioni non si registrano morti oggi: Marche, Campania, Puglia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Umbria, Sardegna, Val d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Continuano a calare anche i ricoveri, oggi in modo più sostanziale: 276 in meno quelli in regime ordinario, 2.038 in tutto. E 19 in meno in terapia intensiva, con il totale che scende a 127 posti letto occupati, mai così pochi addirittura dal 29 febbraio. Le persone in isolamento domiciliare sono 18.472. Infine, come ogni lunedì meno tamponi del solito: 28.972, contro i 40.545 di ieri.
Ore 20,00 – In Lombardia 143 casi e 3 morti – Oggi in Lombardia si sono registrati 143 casi di positività al Coronavirus (di cui 83 debolmente positivi) e 3 morti. Dall’inizio dell’epidemia il totale è di 93.111 contagi e 16.573 morti. I tamponi effettuati sono stati 7.776 (totale a 964.735) e c’è stato un calo di 205 unità degli attualmente positivi (13.638). I guariti/dimessi sono 345 (62.900 in totale), mentre la percentuale odierna tra tamponi effettuati e positivi è dell’1,8 per cento. “Anche oggi possiamo commentare notizie sostanzialmente positive. In particolare continuano a diminuire i numeri dei ricoverati e dei dimessi”, ha commentato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ieri, a fronte di 7.825 tamponi, erano emersi 128 positivi e 13 decessi.
Ore 18,05 – Bollettino: 218 nuovi casi e 23 morti nell’ultimo giorno – Si mantiene stabile la curva epidemica in Italia: oggi (dati aggiornati alle ore 17) si registra un incremento di 218 casi totali, che complessivamente raggiungono quota 238.720. Continua a calare intanto il numero degli attualmente positivi, ora 20.637, precisamente 335 in meno rispetto al dato di 20.972 rilevato 24 ore fa. Il numero dei morti sale a 34.657 dai 34.634 decessi comunicati alla stessa ora domenica 21 giugno. Sono quindi 23 i deceduti nell’ultimo giorno. I guariti aumentano di 533 unità, da 182.893 a 183.426. Dei 20.637 attualmente positivi – comunica la Protezione Civile – 2.038 risultano ricoverati con sintomi (ieri alla stessa ora erano 2.314), ci sono poi 127 pazienti in terapia intensiva (ieri 148) e 18.472 persone in isolamento domiciliare (ieri 18.510). Leggi la notizia completa
Ore 17,30 – Studio: tra i ‘quasi guariti’ infettivo solo 3 per cento casi – Un nuovo studio evidenzia come il Coronavirus, nella fase di superamento della malattia da parte di una persona, è in grado di infettare solo in pochi casi. La ricerca è stata presentato oggi, in una conferenza a Palazzo Lombardia, dal responsabile di virologia dell’IRCSS San Matteo di Pavia, Fabio Baldanti. Il lavoro è stato portato avanti assieme all’Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna, all’Ospedale civile di Piacenza, all’ospedale universitario Le Scotte di Siena e al Policlinico di Milano. “Abbiamo preso – sottolinea Baldanti – i campioni di 280 pazienti, soggetti clinicamente guariti che avevano cariche basse. I campioni sono stati messi in coltura e il segnale di sopravvivenza del virus, cioè di infettività, era meno del 3 per cento. Questo significa che in fase di risoluzione della sintomatologia il virus è principalmente non infettante”. In sostanza “solo il 3 per cento dei 280 pazienti ha avuto la possibilità di infettare”.
Ore 17,10 – Focolaio a Mondragone (Caserta) con 9 casi: istituita zona rossa – Si è aggravato il focolaio epidemico scoppiato all’interno della comunità bulgara di Mondragone, in provincia di Caserta. Come riporta il quotidiano Il Mattino, il sindaco Virgilio Pacifico ha disposto la zona rossa per l’area dei palazzi Cirio: si tratta del complesso residenziale al centro della città, tra viale Margherita e la Domiziana, a due passi dal mare, diventato negli ultimi anni un’autentica enclave bulgara. La decisione è stata nel pomeriggio al termine di un vertice tenutosi in prefettura a Caserta. Erano presenti lo stesso sindaco Pacifico e il prefetto Raffaele Ruberto. La zona rossa è stata disposta per sette giorni, almeno per il momento.
Ore 15,35 – Fase 3: Zaia firma ordinanza per riapertura case riposo. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha presentato oggi una nuova ordinanza firmata per facilitare le visite e l’accesso di nuovi ospiti in tutte le strutture residenziali socio-sanitarie della regione (terza età, dipendenze, disabilità, minori…). “Sostanzialmente – ha spiegato il presidente della Regione – abbiamo previsto una semplificazione nell’accesso dei familiari per le visite e abbiamo risolto un problema complesso di natura sanitaria relativo alle nuove prese in carico. Abbiamo infatti avuto l’ok dal Comitato tecnico scientifico per la presa in carica di nuovi ospiti, dopo cinque mesi di mancate prese in carico. Basti pensare che, dal primo sblocco del 29 maggio, sono gia’ 500 le persone che sono entrate”. Tra le nuove linee guida per la presa in carico degli ospiti delle case di riposo è previsto il tampone e una quarantena per i nuovi ospiti (solo tampone se l’anziano proviene da una struttura ospedaliera). I visitatori potranno essere non più di due e i tempi di visita saranno contingentati a 30 minuti.
Ore 14,40 – Sindaco Reggio Calabria: “Attenzione ai passi falsi”. “Bisogna certamente tornare alla normalità, ma non possiamo permetterci passi falsi. I casi di Palmi ci dicono che il coronavirus è ancora in circolazione e, fino alla scoperta di un vaccino efficace, dobbiamo mantenere alta la guardia”. Lo afferma il sindaco della Città metroplitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nell’esprimere solidarietà ai cittadini palmesi ed al sindaco Ranuccio dopo il focolaio scoppiato nella cittadina calabrese.
Ore 13,30 – Conte: “Conforto dal coraggio di medici e infermieri” – Il premier Giuseppe Conte, alla cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile, ha dichiarato inoltre che tutta la comunità nazionale ha tratto “conforto e motivo di fiducia” dal coraggio dimostrato dai medici e dagli infermieri che hanno risposto all’appello della Protezione Civile per aiutare le zone più colpite dal Coronavirus. “Non vi chiamo eroi, come avete chiesto, ma siete grandi professionisti con un grande cuore”, ha aggiunto.
Ore 13,25 – Conte: “L’Italia ha dato grande prova di sè” – “L’Italia ha dato una grande prova di sé” durante l’emergenza Coronavirus, ha detto ancora il premier Giuseppe Conte, alla cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile. “L’ha data – ha proseguito il capo del governo – quando tutto era inaspettato, l’hanno data i cittadini che sono riusciti a rispettare le regole molto restrittive introdotte. Gli italiani hanno compreso che era uno sforzo che andava fatto”.
Ore 13,25 – Conte: “Non dimenticare le vittime, non sono numeri” – Nel suo intervento Giuseppe Conte ha anche ricordato le vittime. “Ricordo sempre la triste contabilità dei nostri morti, che non sono numeri. Non li dobbiamo dimenticare, sono persone care, genitori, parenti, conoscenti”, ha affermato il presidente del Consiglio. Si tratta di persone – ha sottolineato il premier – che negli anni passati “ci hanno consentito di edificare questo Paese, ci hanno consentito di realizzare il miracolo economico e di affermare il made in Italy nel mondo”.
Ore 13,20 – Conte: “Le decisioni prese erano inimmaginabili” – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto alla cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile: “Né io né i ministri avremmo mai pensato di dover assumere le decisioni che abbiamo prese” per affrontare l’emergenza Coronavirus, come il disporre per la prima volta una zona rossa o le regole del lockdown.
Ore 13,10 – Calabria, focolaio a Palmi: istituita zona rossa – Dopo lo scoppio di un nuovo focolaio di contagi di Coronavirus a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, la Regione ha deciso di istituire una zona rossa. Un’ordinanza della presidente Jole Santelli, la numero 52 adottata dall’inizio dell’emergenza Covid prevede che da oggi, lunedì 22 giugno, e fino alle ore 14 di venerdì prossimo, 26 giugno, “nel territorio del Comune di Palmi (Reggio Calabria) e precisamente nei quartieri dell’area costiera Pietrenere-Tonnara-Scinà, è disposto il divieto di allontanamento da parte di tutte persone residenti e il divieto di accesso”. Nell’area sono risultate positive al Coronavirus 8 persone. Leggi la notizia completa
Ore 06,30 – Meloni: “Da Conte con coalizione unita. Salvini leader? Vedremo alle elezioni” – “Non decide Conte come andremo. Noi siamo una coalizione. Andremo come centrodestra”. Così il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante la trasmissione di Barbara D’Urso in merito all’invito del premier Giuseppe Conte per incontri separati dell’opposizione nella sede del governo. “Neanche il presidente della Repubblica quando ci sono le consultazioni per la formazione del governo si mette a sindacare sulla composizione delle delegazioni, per cui se Conte ci vuole ricevere comunico che andremo come centrodestra e non come singoli partiti”, ha detto il presidente di FdI.
Meloni, in un’intervista pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera, ha comunque confermato che la coalizione di centrodestra “vedrà Conte”, e che l’incontro “avverrà a Palazzo Chigi, la sede più giusta”. Poi una battura sulla leadership del centrodestra: “Salvini leader della coalizione? Vedemo alle elezioni”. Sembra insomma che la Meloni, forte dei sondaggi che la danno in costante ascesa, lasci aperta la possibilità che sia lei, e non Salvini, a poter guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni.
Svimez, da Coronavirus rischio calo 10mila iscritti all’università – Secondo un’analisi Svimez sugli effetti della crisi Coronavorius sulle decisioni dei giovani e delle loro famiglie per la continuazione degli studi universitari, l’epidemia potrebbe portare a un calo di 10mila iscritti alle università italiane nel 2020/2021, una riduzione di due terzi al Sud. I ricercatori spiegano che l’analisi viene supportata da alcune considerazioni sugli impatti della crisi passata (negli anni 2008-2009) e da dati ufficiali sulle immatricolazioni. La valutazione dei possibili effetti della crisi sulle iscrizioni all’università nel prossimo anno accademico, basata su quanto accadde nella precedente crisi, fa scattare l’allarme – si legge i una nota – soprattutto con riferimento al Mezzogiorno. Al 2020 si stimano approssimativamente 292mila maturi al Centro Nord e circa 197mila al Mezzogiorno.
Fase 3: controlli polizia su ‘movida’ a Roma, sanzioni. Controlli della polizia di Stato sulla ‘movida’ nel fine settimana a Roma. Gli agenti del commissariato “Porta Maggiore”, diretto Irene Di Emidio, in collaborazione con il personale ispettivo dell’Asl RM2, hanno sottoposto alcune attività commerciali a verifiche sul rispetto delle regole di distanziamento. In via del Pigneto, il titolare di un locale è stato sanzionato per la numerosa presenza di clienti che, sia all’interno che all’esterno del locale, non mantenevano la distanza di almeno 1 metro tra di loro. All’interno inoltre, sono state riscontrate numerose violazioni alle linee guida dettate dai protocolli attuativi per la sicurezza ed il contrasto alla diffusione del Sars-Cov2 emesse dalla Regione Lazio. Oltre ad essere stata applicata la chiusura provvisoria per 5 giorni, sono state accertate violazioni della disciplina del commercio e dei lavoratori in nero con una sanzione di 12 mila euro.
Sequestrate oltre 26,3 milioni di mascherine. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 la Guardia di finanza ha denunciato 655 persone per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatato sanzioni amministrative in 138 casi e sequestrato oltre 26,3 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, 724 mila confezioni e 85 mila litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti). A renderlo noto sono le stesse fiamme gialle.
Coronavirus, torna in carcere il broker della cocaina Ventrici – Francesco Ventrici, 48enne di San Calogero, nel Vibonese, uno dei principali narcotrafficanti di cocaina e importatori dello stupefacente dal Sud America all’Europa. Ad aprile,, in piena emergenza Coronavirus aveva lasciato il carcere per far rientro nella sua abitazione e scontare la pena (quasi 30 anni di reclusione) agli arresti domiciliari a causa delle condizioni di salute. In via provvisoria, quindi, il Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria aveva disposto il differimento dell’esecuzione della pena nelle forme della detenzione domiciliare. La decisione è stata ora revocata e Ventrici è stato portato nel carcere di Bologna.
Coronavirus, studio: 4 italiani su 10 “poco propensi” a vaccino – Secondo uno studio oltre 4 italiani su 10 potrebbero non vaccinarsi contro il Coronavirus. Nonostante da mesi virologi, infettivologi, epidemiologi e tutta la comunità scientifica ripetano che la vera arma di difesa dal Covid e l’unico modo per tornare a una forma di effettiva normalità sia la vaccinazione di massa (appena un vaccino sarà disponibile), i dati che emergono da una recentissima ricerca condotta dall’EngageMinds HUB dell’Università Cattolica dicono in maniera sorprendente di una grande fetta della popolazione pari al 41 per cento che colloca la propria propensione a una futura vaccinazione tra il “per niente probabile” o a metà tra “probabile e non probabile”. Leggi la notizia completa.