Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – In Italia il Coronavirus torna a far paura. Dopo il Dpcm varato nella serata di domenica, in Campania (da venerdì), in Lombardia (da giovedì) e a quanto pare anche in Lazio (da venerdì) scatta il coprifuoco dalle 23 alle 5. Il Piemonte chiude i centri commerciali nel weekend. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 21 ottobre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 22,55 – Anche in Basilicata ‘stop’ alla movida dalle 24 – Stop alla ‘movida’ anche in Basilicata, dove bar e ristoranti dovranno essere chiusi dalle 24 alle 5 mentre dalle 18 in poi si potrà consumare solo al tavolo. Con un’ordinanza della Regione, sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, svolti a livello regionale o locale sia agonistico che di base dalle associazioni e società dilettantistiche. Restano sospese le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati, ristoranti, bar, pub e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.
Ore 22,45 – Salvini: “Cosa ha fatto governo in sei mesi?” – “Vi pare normale che ci sia un governo che ha passato l’estate a occuparsi di monopattini elettrici, di banchi con le rotelle, e arriviamo a fine ottobre per accorgerci che non ci sono terapie intensive in più, che non ci sono autobus in più? Non è colpa dei medici e dei virologi, non è colpa delle opposizioni. Mi piacerebbe che qualcuno ci venisse a raccontare cosa ha fatto negli ultimi sei mesi, visto che la seconda ondata era sulla bocca di tutti”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Stasera Italia su Rete 4.
Ore 21,50 – Salvini: “Coprifuoco? Rispetto scelte sindaci e governatori” – “Quando ci sono scelte di sindaci e governatori sono abituato a rispettarle, soprattutto quando c’è di mezzo la salute delle persone. Semplicemente, chiediamo al governo di mantenere gli impegni economici presi con le famiglie, con i commercianti e i lavoratori coinvolti da queste chiusure, a differenza che in passato. Gli italiani sono stufi di promesse”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Stasera Italia su Rete 4, rispondendo a una domanda sulla sua presunta contrarietà al coprifuoco nella Lombardia governata dal leghista Attilio Fontana.
Ore 21,15 – Lazio, con coprifuoco torna l’autocertificazione – Torna l’autocertificazione nel Lazio. Dopo la decisione di istituire con un’ordinanza della Regione il coprifuoco, da venerdì prossimo, nella fascia oraria compresa tra mezzanotte e le 5 del mattino, sarà richiesta di nuovo la compilazione dell’autocertificazione per coloro che avranno necessità di muoversi negli orari in cui vige il divieto, motivi di lavoro o di urgenza. Il modulo sarà scaricabile sul sito regionale.
Ore 21,10 – Padova, ordinanza divieto consumo davanti bar dalle 21 – Firmata questa sera dal sindaco di Padova Sergio Giordani un’ordinanza che vieta il consumo di qualsiasi tipo di bevanda all’aperto, dopo le 21 e fino alle 5 della mattina successiva in tutto il territorio comunale. La decisione, è stato spiegato, arriva a causa del “ripetersi di assembramenti che, seppur differenti tra loro sia per il numero di persone coinvolte sia per la durata degli stessi, sono accomunati dall’abitudine a consumare e fare uso in area pubblica di bevande di qualsiasi genere come fattore di aggregazione e socializzazione”. “Il divieto si estende a ogni tipo di bevanda per facilitare il lavoro delle Forze dell’Ordine e evitare fenomeni già riscontrati di elusione del divieto, come ad esempio tenere in vista bottiglie di bibite analcoliche salvo poi avere gli zaini pieni di bottiglie di birra o altri alcolici” si legge in una nota stampa.
Ore 19,30 – Coprifuoco in arrivo anche in Lazio – È in corso di preparazione, a quanto si apprende, una ordinanza della Regione Lazio che prevederà tra le varie cose la chiusura della circolazione dalle ore 24 alle 5 di mattina come norma di prevenzione del contagio da Covid. Qualora il testo sarà pronto e siglato già questa sera, il provvedimento dovrebbe entrare in vigore a partire da venerdì. Leggi la notizia completa.
Ore 18,30 – Lombardia, didattica a distanza alle superiori – A partire dal 26 ottobre nelle scuole superiori lombarde didattica a distanza e ingressi scaglionati. A prevederlo è la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado – si legge nel provvedimento – devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza. Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza”. Inoltre si raccomanda che i dirigenti degli istituti scolastici organizzino e differenzino gli ingressi a scuola.
Ore 17,40 – Lombardia: firmata ordinanza chiusura centri commerciali – È stata firmata dal governatore della Lombardia Attilio Fontana l’ordinanza che dispone la chiusura dei centri commerciali nel weekend in tutta la Regione.
Ore 17,10 – Il bollettino di oggi – È di 155.442 persone attualmente positive (+12.703), 36.832 morti (+127), 257.374 guariti (+2.369), per un totale di 449.648 casi (+15.199), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 155.442 attualmente positivi, 9.057 (+603) sono ricoverati in ospedale, 926 (+56) necessitano di terapia intensiva, mentre 145.459 (+12.044) si trovano in isolamento domiciliare. Oggi si registra un aumento importante dei nuovi casi: nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati registrati 15.199 nuovi contagi a fronte dei 10.874 di ieri. Un incremento in parte dovuto anche al numero di tamponi realizzati: ben 177.848, un vero e proprio record, mentre ieri erano stati 144.737 i test effettuati. Aumenta in modo vertiginoso anche il numero dei morti, 127 (ieri erano stati 89): un numero che non veniva raggiunto dal 22 maggio scorso quando erano stati registrati 131 decessi. Meno ripida, invece, la crescita delle terapie intensive (+56 contro i +73 di ieri) e dei ricoveri ospedalieri (+603, ieri erano stati +778). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 4.125 nuovi contagi, seguita dal Piemonte con 1.799, dalla Campania con 1.760 e dal Veneto con 1.422 nuovi casi. In Lombardia, Piemonte e Campania, inoltre, più del 10% dei tamponi sono positivi. Il bollettino.
Ore 16,35 – Conte: “Siamo più pronti, ma ridurre gli spostamenti non necessari” – “Siamo più pronti, non come a marzo”: lo ha dichiarato il premier Conte nel corso della sua informativa in Senato sul Dpcm. Il presidente del Consiglio, tuttavia, ha aggiunto “chiediamo sacrifici ai cittadini” esortandoli a evitare “gli spostamenti non necessari” e “le feste nelle abitazioni private”. Il premier, poi, ha confermato che l’iter per le misure restrittive in Lombardia è stato concluso e che presto verranno adottate nuove norme anti-Covid anche in Campania. Conte, inoltre, ha rimarcato che i sacrifici sono necessari per evitare “chiusure generalizzate”.
Ore 15,00 – Lombardia, nuovo record di contagi: oggi 4.126 – Nuovo record di contagi da Coronavirus in Lombardia: nelle ultime 24 ore si registrano 4.126 nuovi positivi. A renderlo noto il Tgr Rai, che ha aggiunto che la Regione è pronta a una ulteriore ordinanza restrittiva. Nella sola città metropolitana di Milano i nuovi casi registrati nell’ultima giornata sono 1.800.
14,00 – Ricciardi: “Contenimento saltato, ora scelte coraggiose” – “Milano, Napoli, probabilmente Roma sono già fuori controllo sul piano del contenimento dell’epidemia, cioè test e tracciamento. Quando non riesci a contenere devi mitigare, ossia devi bloccare la mobilità”. Lo ha affermato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, nel webinar “Pandemia di Covid-19 in Italia: riflessione sugli aspetti epidemiologici, clinici e di Sanità pubblica” al Policlinico Gemelli.
Ore 12,55 – Lombardia, firmata l’ordinanza: coprifuoco tra le 23 e le 5 – Sarà valida da domani fino al 13 novembre, prevede un coprifuoco dalle ore 23 alle 5 e multe da 400 a 3 mila per le violazioni. E’ prevista anche l’esibizione di un’autocertificazione per chi è costretto a violare il divieto di circolazione per motivi urgenti o lavorativi. Sono questi i punti salienti dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal governatore lombardo Attilio Fontana. A breve seguirà una seconda ordinanza, sulle nuove misure a livello commerciale, di competenza solo del presidente della Regione.
Ore 12,05 – Gallera: “Tagliando i posti letto Covid ho fatto ripartire la sanità: lo rivendico” – “In Lombardia, per la pandemia da Covid-19, erano state messe in stand-by milioni di prestazioni. A questo punto, io rivendico la scelta di aver dato ai direttori degli ospedali, come obiettivo, il recupero di quelle prestazioni”: l’assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera, risponde alle polemiche degli ultimi giorni, dopo che è emerso che nella sua Regione sono stati dei bonus ai manager che hanno riconvertito i letti dei reparti Covid per dare la possibilità agli altri pazienti di recuperare le prestazioni non erogate durante la prima ondata. Leggi la notizia.
Ore 11,15 – Più giovani e meno gravi: chi sono i nuovi pazienti in rianimazione – Durante la prima ondata del Coronavirus in Italia, coincisa con il lockdown, i pazienti ricoverati in rianimazione erano per lo più anziani, over-70 o coloro che avevano già malattie pregresse: un fenomeno che è cambiato radicalmente oggi che il nostro Paese sta affrontando una nuova risalita dei contagi. I ricoveri in terapia intensiva, secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile, sono in tutto 870. Ma tra questi, rispetto al passato, sono molti di più i giovani, che in quanto tali raramente hanno altri problemi di salute, e soprattutto talvolta sono meno gravi. Qui tutti i dettagli.
Ore 10,30 – Spadafora: “Chiudere le palestre? Si rischia di più al ristorante” – Le misure contro il Coronavirus contenute nell’ultimo Dpcm continuano a fare discutere in Italia, soprattutto per quel che riguarda la possibile chiusura di palestre e piscine. Il premier Giuseppe Conte, nella sua conferenza stampa di domenica sera, ha dato una settimana di tempo ai gestori per adeguare i loro impianti alle normative anti-Covid, ma il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in un’intervista a Il Mattino sottolinea il suo dissenso: “Ritengo più rischioso mangiare al ristorante in sei, senza mascherine, piuttosto che allenarsi in una sala pesi. Se dovremo chiudere anche i ristoranti chiuderemo anche le palestre, ma a parità di rischio, chiedo parità di trattamento. Dai controlli del Nas emerge un rispetto rigoroso ovunque. Lo stesso Cts ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su focolai e contagi nati da palestre e piscine”. Qui la notizia completa.
Ore 09,30 – Speranza: “Restate a casa” – “Evitate spostamenti inutili, restate a casa il più possibile”: con queste parole il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto ieri sera su La7, invitando tutti gli italiani a ridurre le occasioni di uscita per non alimentare ulteriormente una curva dei contagi da Coronavirus che nel nostro Paese sta diventando ogni giorno più preoccupante. “La situazione – ha dichiarato il ministro della Salute – è molto seria. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose. Abbiamo bisogno di uno sforzo in più da parte di ciascuno. C’è bisogno di alzare il livello di attenzione, ridurre le occasioni di contagio”. Qui tutti i dettagli.
Ore 8,30 – Autocertificazione, spostamenti e coprifuoco: le nuove regole Regione per Regione – Torna l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti negli orari in cui questi sono vietati: è questa la principale novità degli ultimi giorni in alcune Regioni italiane, quelle che – sfruttando il via libera alle decisioni autonome dei governatori concesso dall’ultimo Dpcm – hanno deciso di imporre il coprifuoco per arginare l’avanzata dei contagi da Coronavirus. Dopo cinque mesi dalla fine del lockdown, dunque, gli italiani dovranno di nuovo provare di avere motivi di necessità e urgenza per lasciare la propria casa. Qui le regole Regione per Regione.
Ore 07.00 – Ordinanza della Regione Campania: divieto di spostamenti tra province – “Con decorrenza dal 23 ottobre 2020, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio, ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze – la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità – relative a motivi di salute; comprovati motivi di lavoro; comprovati motivi di natura familiare; motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali; altri motivi di urgente necessità. E’ in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale”. E’ quanto si legge nell’ordinanza firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Ore 06.30 – Prorogata la zona rossa a Galati Mamertino, nel Messinese – Proroga della zona rossa a Galati Mamertino, in provincia di Messina. Lo ha deciso il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, con un’ordinanza appena pubblicata. Il provvedimento, adottato d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, resterà in vigore fino alle 24 di domenica 25 ottobre. Le restrizioni restano le stesse dell’ordinanza che ha istituito la zona off limits dallo scorso 13 ottobre.
Ore 06.00 – Speranza: “Stare a casa il più possibile” – “C’è bisogno nelle prossime ore di ridurre le occasioni di contagio, evitare uscite, spostamenti non necessari, e significa anche stare a casa il più possibile. Dobbiamo capire che ci sono attività essenziali che è giusto continuare e attività che ciascuno di noi può ritenere oggi meno indispensabili. Queste è giusto provare a rinviarle, per evitare che il contagio possa crescere nelle prossime settimane”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Dimartedì su La7.
Roma: allo studio chiusure parziali piazze movida – Possibili chiusure parziali delle piazze di Roma maggiormente interessate dalla movida per evitare assembramenti e prevenire il contagio da Covid-19. Una misure che, in parte, viene già attuata da questa estate con la polizia locale che delimita le aree dove si verificano concentrazioni di persone. A questa disposizione si aggiungerebbero anche corridoi dedicati per governare il flusso di clienti diretti in bar, ristoranti e negozi. Queste, a quanto si apprende, sarebbero le proposte affrontate durante la riunione di oggi pomeriggio del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi.
Sindaco Genova: “Limitazioni in 4 aree della città” – Il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato che sono stati individuate “4 aree della città dove intendiamo applicare la limitazione di accesso dalle 21 alle 6. Si può circolare in queste zone solo per andare in un preciso locale, in un esercizio pubblico o a casa. Non c’è assembramento, né libera circolazione e non si può sostare” ha spiegato il primo cittadino.
Nuoto: positivi Quadarella, Detti e altri 8 atleti – La Federnuoto comunica che i “tamponi di controllo effettuati nel corso del collegiale in svolgimento a Livigno hanno registrato la positività al Covid-19 di Federico Burdisso, Martina Rita Caramignoli, Gabriele Detti, Marco De Tullio, Stefano Di Cola, Sara Galli, Edoardo Giorgetti, Matteo Lamberti, Alessio Proietti Colonna e Simona Quadarella. Tutti gli atleti sono asintomatici”. Gli esami effettuati invece ai membri dello staff tecnico-sanitario “hanno dato esito negativo”.
Il bollettino di martedì – È di 142.739 persone attualmente positive (+8.736), 36.705 morti (+89), 255.005 guariti (+2.046), per un totale di 434.449 casi (+10.874), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 142.739 attualmente positivi, 8.454 (+778) sono ricoverati in ospedale, 870 (+73) necessitano di terapia intensiva, mentre 133.415 (+7.885) si trovano in isolamento domiciliare. Oggi si registra un aumento dei nuovi casi (10.874 contro i 9.338 di ieri) a fronte anche di un aumento dei tamponi: nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati realizzati 144.737 contro i 98.862 test effettuati ieri. Balzo in avanti sia dei ricoveri ospedalieri (+778, ieri erano stati +545) e delle terapie intensive (+73 contro i +47 di ieri). Aumentano anche i decessi: oggi si registrano 89 morti contro le 73 vittime di ieri. Per quanto riguarda le Regioni, quella con il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 2.023 nuovi contagi, seguita dal Piemonte con 1.396, dalla Campania con 1.312 e dal Lazio con 1.224 nuovi contagi. Il bollettino.
Conte: Regioni-Speranza collaborino – “Le Regioni e i sindaci possono emanare decisioni più restrittive sul Covid. L’importante è che la collaborazione tra le Regioni, gli enti locali e il governo, in particolare con il ministro della Salute Speranza, sia costante”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadendo che la situazione è “sensibilmente” cambiata per quanto riguarda la risposta al Covid rispetto alla scorsa primavera, quando si decise il lockdown generalizzato.
Piemonte: centri commerciali chiusi nel weekend – Centri commerciali, non alimentari, chiusi nel fine settimana in Piemonte. Lo ha annunciato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Entro questa sera firmerò un’ordinanza – spiega – che chiude i centri commerciali il sabato e la domenica su tutto il territorio regionale. Rimarrà aperta solo la parte alimentare e le farmacie, i generi cioè di prima necessità”. Leggi la notizia completa.
Coprifuoco Lombardia: torna l’autocertificazione – A partire da giovedì 22 ottobre nella Regione Lombardia scatterà per tre settimane il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino. I cittadini quindi potranno spostarsi solo per motivi di lavoro o comprovata urgenza e per farlo avranno bisogno (di nuovo) dell’autocertificazione. Nel modulo oltre a specificare le proprie generalità si dovrà indicare il motivo per il quale ci si trova in giro oltre le 23. Nel caso di motivazioni legate al lavoro, bisognerà specificare il luogo di destinazione, mentre in caso di comprovata urgenza bisognerà specificare il motivo, la destinazione e anche la durata dell’uscita. Leggi la notizia completa.
Positivo procuratore Lodi e altro pm – Il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, e un altro pubblico ministero sono positivi al Covid. In una circolare della Presidenza del Tribunale della prima provincia colpita dal contagio a febbraio, si da’conto anche del contagio di due dipendenti.
Parenti vittime a Mattarella: “Lombardia ancora non seria” – In una lunga lettera a Sergio Mattarella, il Comitato Noi Denunceremo, che raccoglie i familiari delle vittime del Covid, lamenta, tra le altre cose, la “mancanza di serietà” da parte della Regione Lombardia nella gestione della fase attuale dell’epidemia. “A oggi, in Lombardia, epicentro della seconda ondata, dovrebbero esserci 200 unità speciali di continuità assistenziale operative. Sono state allestite? A noi sembra di no. A Milano ne risulterebbero operative una decina sulla trentina previste. A Brescia dodici su venticinque. A Bergamo addirittura sei. Persino seicento medici lombardi hanno sottoscritto una lettera inoltrata a Regione Lombardia ed al Ministero della Salute evidenziando le gravi carenze nel potenziamento della medicina territoriale lombarda in vista di una seconda ondata”.
Cancellati i Mercatini di Natale dell’Alto Adige – I Mercatini di Natale dell’Alto Adige del 2020 sono stati cancellati a seguito della pandemia di Covid-19. Lo ha annunciato il governatore altoatesino Arno Kompatscher.
Campania, De Luca: “Da lunedì ok apertura scuole elementari” – “Autorizziamo da subito progetti speciali scolastici per bambini disabili e autistici e da lunedì anche le attività delle scuole elementari”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua visita al Covid residence dell’Ospedale del Mare a Napoli. “C’è stata una riunione poco fa tra l’assessore alla scuola Fortini e le organizzazioni scolastiche che hanno concordato sulle misure per la scuola su cui anche il Tar ci ha dato ragione. Ovviamente per le elementari i dirigenti scolastici devono rivolgersi alle Asl per garantire che ci siano condizioni sicurezza. Il presupposto per riaprire deve essere la garanzia delle condizioni sanitarie e questa garanzia non può essere scaricata sui presidi ma sulle Asl”.
Campania, da venerdì 23 ottobre coprifuoco alle 23 – Ci prepariamo a chiedere in giornata il coprifuoco, il blocco delle attività della mobilità da questo fine settimana”. Lo annuncia il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. “Volevamo partire dall’ultimo week end di ottobre, ma partiamo ora, si interrompono le attività e la mobilità alle 23 per contenere l’onda di contagio. Alle 23 da venerdì si chiude tutto anche in Campania, come si è chiesto anche in Lombardia”.
Conte: “Prime dosi del vaccino a dicembre” – Il premier italiano Giuseppe Conte oggi ha annunciato: “Se le ultime fasi di preparazione, il cosiddetto ‘rolling review’, del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all’inizio di dicembre. Già all’inizio di dicembre avremo i primi due o tre milioni di dosi”. E un altro candidato affidabile, quello dell’azienda americana Moderna, pubblicherà i risultati dei test entro novembre.
De Luca: “Chiesti 600 medici ce ne danno solo 50” – “Abbiamo chiesto alla Protezione civile 600 medici e 800 infermieri. Ad oggi abbiamo avuto l’assicurazione che invieranno 50 medici e 100 infermieri. Quindi siamo clamorosamente al di sotto delle esigenze minime poste dalla regione Campania”. Lo ha detto il president della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una visita al Covid Residence per i positivi asintomatici all’Ospedale del Mare. “Ad oggi – ha aggiunto – non e’ arrivato nessuno. Vedremo nei prossimi giorni chi arriva, per il resto faremo miracoli per reperire da altri reparti gli anestesisti che saranno necessari”.
Zaia: “Veneto è in fase azzurra” – In Veneto al momento, con 61 pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive, si e’ nella fase “azzurra” che prevede ‘ritardi nella programmazione’ degli ospedali. Lo ha reso noto il presidente regionale Luca Zaia. Il piano sanitario, ha precisato Zaia, “non prevede la costruzione di nuovi ospedali, prevede di poter arrivare a 1.000 posti di terapia intensiva in tutti gli ospedali esistenti; 200 sono gia’ pronti ad essere attivati. La punta massima e’ stata 356 il 29 marzo. Oltre mille in terapia – ha concluso – la sanita’ sarebbe al crash”.
Gimbe: “Virus avanza ma misure deboli, si va verso lockdown” – Secondo la Fondazione, gli effetti delle misure restrittive, non valutabili prima di 2-3 settimane, saranno verosimilmente neutralizzati dal trend di crescita della curva epidemica.
Crisanti: “Vaccino per tutti non prima del 2022” – È la previsione del direttore di microbiologia e virologia presso l’Università di Padova, discussa nel corso di un’intervista televisiva. Il processo, prevede prima che il vaccino sia registrato per consentire alcune “somministrazioni inizialmente limitate nello spazio e nel tempo” e solo dopo che ne verrà certificata la sicurezza potrà essere “prodotto su larga scala”, ha spiegato.
Mauri, su richiesta coprifuoco risposta in tempi brevi – “Stiamo valutando la richiesta di coprifuoco da parte dei sindaci e la risposta verrà data in tempi brevissimi. Dobbiamo stare attenti al tracciamento a livello regionale, è molto importante per fare interventi adeguati e proporzionali. Avere più dati significa fare politiche più efficaci”. Così Matteo Mauri, viceministro dell’Interno (Pd), su Rai Radio1 all’interno di Radio anch’io. “Noi in tutti questi mesi abbiamo detto di non abbassare la guardia. Aveva ragione chi era molto più cauto – ha spiegato Mauri -. Era del tutto evidente che in assenza di vaccino avremmo dovuto affrontare un autunno e un inverno. I comportamenti dei singoli sono molto rilevanti. Non siamo nella situazione nella quale eravamo a marzo, ed è vero che adesso abbiamo dei comportamenti che allora non avevamo. A gennaio e febbraio non sapevamo che il virus fosse in circolazione. Bisogna fare tutto quello che serve, meno polemiche e più azioni condivise”, ha concluso il viceministro dell’Interno.
Focolaio in provincia di Pesaro: 17 positivi – Un focolaio di Coronavirus è scoppiato a Sassocorvaro, comune in provincia di Pesaro: 17 persone sono risultate positive al tampone e intere famiglie sono finite in isolamento. A dare l’annuncio è stato il sindaco Daniele Grossi: “Purtroppo – ha scritto il primo cittadino – mi trovo a dover comunicare un bollettino nero per il nostro Comune. Oggi i casi crescono in maniera esponenziale, si registrano nuovi casi positivi e intere famiglie in isolamento in attesa di effettuare il tampone. Siamo in stretto contatto con il distretto e le autorità sanitarie per l’attivazione dei protocolli Asur per la gestione dei casi e dei servizi, compresi quelli scolastici. Vi raccomandiamo in questi giorni la massima attenzione e collaborazione, rispettando scrupolosamente i DPCM nazionali. Faremo il possibile per bloccare la diffusione del Virus ma abbiamo bisogno del vostro aiuto. Confidiamo nella buona condotta e nel buon senso di tutti”.
Cirio: “Prudenti, ma non si può uccidere l’economia” – “La chiusura di bar e ristoranti alle 22 sarebbe stato un colpo troppo grande. Dobbiamo essere prudenti, ma dobbiamo avere il buon senso di capire che non si può uccidere l’economia”. Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. “Abbiamo difeso parrucchieri, estetisti – ha aggiunto – perché queste attività hanno fatto grandi investimenti e sacrifici e oggi sono loro a garantire la sicurezza”. Per Cirio “è fuori dai locali che non c’è la sicurezza. Ben vengano quindi le misure di contenimento di assembramento all’esterno”.
Musumeci: “In Sicilia no emergenza, ma non abbassare la guardia” – “In Sicilia, già nel mese di luglio, abbiamo raccomandato di continuare a portare le mascherine perché consapevoli che, se si fosse abbassata la tensione in estate, in prossimi mesi sarebbe stato tutto più difficile. Ormai siamo in autunno, il numero dei contagi cresce di giorno in giorno, e alcune regioni sono in seria difficoltà: noi non siamo in una condizione di emergenza però dobbiamo evitare di arrivarci”. Così il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci nel corso di una diretta Facebook che era stata indetta per annunciare nuove misure sul piano sanitario e su quello della organizzazione delle attività economiche e sociali. “Oggi registriamo 72 ricoverati in terapia intensiva – ha proseguito – se si pensa che abbiamo una popolazione di 5 milioni di abitanti possiamo dire che rispetto ad altre regioni ancora non stiamo malissimo ma abbiamo il dovere di prevedere il peggio e per evitarlo serve la responsabilità di ciascuno di noi”. “Sappiamo che nei prossimi giorni le cifre non miglioreranno – ha ribadito -. Noi, però, stiamo tenendo sotto controllo la situazione: abbiamo individuato la strategia di andare alla ricerca del positivo sul territorio. Una volta individuato lo isoliamo, mettiamo al sicuro il contagiato e tutte le eventuali persone che potrebbero essere entrate in contatto con lui. Per questo serve lo screening costante, più tamponi e una presenza sul territorio sempre più massiccia”.