Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’epidemia di Coronavirus in Italia sembra attenuarsi. L’ultimo bilancio fornito dal consueto bollettino della Protezione Civile, infatti, parla di 23.925 persone attualmente positive, per un totale di 237.828 casi. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, mercoledì 17 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 21, 52 – Speranza: “Nembro e Alzano zone rosse? Non bastava più”. Dopo le zone rosse nel Lodigiano e in una parte del Veneto, a Vo’ Euganeo, “a un certo punto ci siamo resi conto che non bastava più stringere in un’area molto limitata, c’era bisogno di costruire una misura generalizzata di lockdown e questo va riconosciuto fino in fondo”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo a Porta a porta, quando il conduttore Bruno Vespa gli ha chiesto del perché non si sia proceduto subito con le zone rosse a Nembro e Alzano, dove il contagio da Coronavirus era già diventato sempre più marcato e prima dell’8 marzo.
Ore 21,48 – Il farmaco sperimentale italiano Mavrilimumab riduce la mortalità. Un nuovo studio clinico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, pubblicato sulla rivista Lancet Rheumatology, ha rilevato che l’anticorpo monoclonale mavrilimumab sembra essere efficace nel trattamento di pazienti affetti da Covid-19 con polmonite e iper-infiammazione sistemica in corso. A condurre la ricerca è Giacomo De Luca, reumatologo, con il coordinamento di Lorenzo Dagna, docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele e primario dell’Unità Clinica di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare. Qui la notizia completa.
Ore 21,20 – Speranza: “Non è vinto. Candidato vaccino promettente”. In base all’accordo sottoscritto con Germania, Francia e Olanda “60 milioni di dosi del vaccino saranno distribuite già prima della fine di quest’anno, anche se è più corretto parlare di un candidato vaccino, più promettente e il primo in termini di tempo. La notizia importante è che l’Italia è tra i primissimi Paesi che potrà accedere a questa risorsa”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite a Porta a Porta. “Il virus non è vinto – ha ribadito Speranza -, è ancora un nemico molto insidioso, basta vedere quello che sta succedendo a Pechino, dove hanno richiuso le scuole e hanno istituito di nuovo le zone rosse”.
Ore 20,45 – Farnesina, oltre 97 mila italiani rimpatriati. Non si ferma il lavoro per consentire il ritorno in sicurezza in Italia dei connazionali bloccati all’estero. Secondo una nota della Farnesina sono oltre 97 mila i cittadini rimpatriati dall’inizio dell’emergenza Covid-19 grazie al sostegno dell’Unità di Crisi e della rete diplomatico-consolare, che hanno organizzato 1062 operazioni da 119 Paesi. Solo oggi, si legge ancora la nota, sono rientrati oltre 500 italiani da tutto il mondo: tra gli altri sono partiti voli speciali da Belgio, Costa Rica, Irlanda, Panama, Regno Unito, e dalle Seychelles.
Ore 19,35 – Concluso studio su farmaco Tocilizumab: nessun beneficio – L’Aifa comunica che si è concluso anticipatamente, dopo l’arruolamento di 126 pazienti (un terzo della casistica prevista), lo studio randomizzato per valutare l’efficacia del farmaco Tocilizumab, somministrato in fase precoce, nei confronti della terapia standard in pazienti affetti da polmonite da Covid-19 di recente insorgenza che richiedevano assistenza ospedaliera, ma non procedure di ventilazione meccanica invasiva o semi-invasiva. Lo studio, interamente realizzato in Italia, “non ha mostrato alcun beneficio nei pazienti trattati né in termini di aggravamento né per quanto riguarda la sopravvivenza. In questa popolazione di pazienti in una fase meno avanzata di malattia lo studio può considerarsi importante e conclusivo, mentre in pazienti di maggiore gravità si attendono i risultati di altri studi tuttora in corso”.
Ore 19,20 – Mancata zona rossa, Gori: “Mi aspetto altre inchieste” – “Non mi stupisco, ma temo che si sia visto ancora poco”. Lo dice il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in riferimento alle inchieste sulla mancata istituzione di una zona rossa nella Val Seriana. “Se la magistratura dovesse guardare gli atti delle amministrazioni locali durante questa emergenza – ha aggiunto Gori – nello stesso modo in cui ha fatto in passato tempo una moltiplicazione delle inchieste”.
Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – È di 23.925 (-644) attualmente positivi, 34.448 (+43) decessi e 179.455 (+929) guariti, per un totale di 237.828 (+329) casi, il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile. Dei 23.925 attualmente positivi, 163 persone (14 meno di ieri) si trovano in terapia intensiva, 3113 (-188) persone sono ricoverate con sintomi, mentre 20649 persone (-442) si trovano in isolamento domiciliare. Nonostante un aumento dei tamponi (77.701 test effettuati oggi a fronte dei 46.882 di ieri e dei 28.107 dell’altro ieri) continuano a diminuire sia il numero degli attuali positivi che quello dei ricoverati in ospedali, inclusi coloro che necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva. Aumenta il totale dei nuovi contagi registrati in Italia: 329, di cui 242 registrati in Lombardia. In 11 Regioni non si sono registrate vittime, mentre oggi si registrano 43 decessi, dieci in più di ieri. Il bollettino della Protezione Civile.
Ore 15,30 – Bonomi: “Gravi ritardi su Cassa integrazione” – “La casa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche si sono rivelate più problematiche di quelle europee”: così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel corso del suo intervento agli Stati generali nel quale ha avuto un faccia a faccia con il premier Conte. Bonomi, inoltre, ha chiesto “immediato rispetto per la sentenza della magistratura che impone la restituzione di 3,4 miliardi di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione”. Segui la diretta degli Stati generali.
Ore 14,30 – Toninelli: “Salvini smentito su mancata zona rossa” – “Prima Salvini ha emesso una sentenza sostituendosi ai giudici e dicendo che spettava al governo chiudere il bergamasco, poi ha detto che Fontana non aveva il potere di chiudere perché esercito e forze dell’ordine dipendono dal Governo e non dalla Regione. Peccato che nelle unità di crisi regionali siedano i prefetti che sono il governo dello Stato sul territorio. E da quanto leggiamo oggi su ‘Il Fatto Quotidiano’ emerge che Fontana il 23 febbraio comunicò 9 comuni tra Lodi e Cremona da chiudere che esulavano dal decreto del governo, il Prefetto informò il Viminale e aspettava solo la formalizzazione da parte della Regione. Una formalizzazione che non arrivò mai. Fontana aveva individuato i Comuni, era in suo potere chiedere una zona rossa, il prefetto era pronto ad attivarsi e ad attivare le forze dell’ordine con i presidi sul territorio per garantire la zona rossa. Anche di questo la Lega dovrà dare spiegazione ai lombardi. In aggiunta alle spiegazioni che ancora attendiamo in merito ad altre scelte fatte come l’ordinanza drammatica che mandò malati Covid-19 nelle Rsa, la pessima organizzazione dei test sierologici con l’affidamento, poi bocciato dal Tar, alla Diasorin e l’operazione tutta propagandistica dell’ospedale in Fiera a Milano, che rischia addirittura di restare inutilizzato, quando si poteva recuperare la struttura di Legnano. Tante spiegazioni che si attendono e che devono portare la Lega e il governo lombardo del centrodestra a rimediare ai tanti errori fatti e a cambiare completamente l’organizzazione della sanità in Lombardia”. Così il senatore lombardo M5s Danilo Toninelli.
Ore 12,30 – Azzolina a Bergamo per la maturità: “Presenza dello Stato doverosa” – Per l’avvio degli esami di maturità la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha scelto di visitare l’ITS Giacomo Quarenghi di Bergamo. Si tratta di uno dei territori “che hanno sofferto di più” a causa dell’epidemia di Coronavirus, quindi “la presenza dello Stato era assolutamente doverosa”, ha detto Azzolina. Quanto alla riapertura delle scuole per l’inizio del prossimo anno scolastico, Azzolina ha confermato: “La proposta alle regioni è per il 14 settembre se intendiamo riportare tutti gli studenti a scuola, ma già dal primo settembre le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per studenti e studentesse che sono rimasti un po’ indietro”.
Ore 12.00 – Roma, il bollettino dello Spallanzani – “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 478”. Lo rende noto l’ospedale Spallanzani nel bollettino medico diramato oggi. “In questo momento – continua il bollettino – sono ricoverati presso il nostro Istituto 115 pazienti. Di questi, 49 sono casi confermati Covid-19, di cui 39 attualmente positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV 2, mentre 66 sono sottoposti ad indagini”. L’ospedale romano precisa che “7 pazienti necessitano di supporto respiratorio” e che i casi confermati che non sono “attualmente ancora positivi” sono dei pazienti guariti in fase di riabilitazione.
Ore 09,45 – Dap, sospesa circolare sulle scarcerazioni per Covid – Con un provvedimento datato il 16 giugno, il capo del Dap, Bernardo Petralia, insieme al vice Roberto Tartaglia, hanno disposto “la sospensione dell’efficacia delle disposizioni impartite” con la nota del 21 marzo scorso, quella che prevedeva la possibilità di scarcerare i detenuti in condizioni di salute tali da comportare un elevato rischio di complicanze in caso di contagio da Covid-19. La circolare del 21 marzo scorso è al centro di approfondimenti da parte della Commissione antimafia in relazione a scarcerazioni, anche di detenuti in alta sicurezza e al 41 bis, avvenute nelle scorse settimane, tra cui quella del boss dei Casalesi, Pasquale Zagaria. In essa, infatti, venivano elencate patologie ed età a maggior rischio in caso di contagio da Coronavirus. “Il numero dei ristretti positivi al Covid 19, pari oggi a 66 persone su poco più di 53mila detenuti, è in costante diminuzione” e “negli istituti penitenziari risultano in atto protocolli di prevenzione del rischio di diffusione del contagio”. Queste le ragioni indicate dai vertici del Dap nella nota trasmessa ai provveditori regionali.
Ore 09,25 – Conte alla Camera: “A settembre l’Italia presenterà il suo Recovery Plan” – “Il Governo è pronto per il rilancio del Paese. Il prossimo Consiglio europeo avrà solo natura consultiva, in vista di un prossimo, risolutivo incontro. Per il voto sul Quadro finanziario pluriennale manca la proposta formale del presidente Michel. Già in questi giorni ho avviato un’ampia consultazione per elaborare un piano di rilancio da cui potrà essere preparato un più specifico Recovery Plan che l’Italia presenterà a settembre. Quando il progetto sarà pronto, tornerò in Parlamento per riferire dei suoi contenuti pronto a raccogliere proposte e suggerimenti”: è il succo dell’informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera sul Consiglio europeo di venerdì (Leggi la notizia completa).
Ore 09,00 – Locatelli: “In Lombardia il virus circolava già prima di Codogno” – “In Lombardia il virus circolava molto prima di Codogno. Noi medici e scienziati parlavamo dei pericoli del focolaio lombardo già a febbraio e avevamo avvertito subito la politica su Alzano e Nembro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore della Sanità, Franco Locatelli, in una intervista rilasciata al Mattino oggi, mercoledì 17 giugno (Leggi la notizia).
Ore 08,30 – Spunta audio di Fontana: parla di 9 comuni da chiudere per l’emergenza Covid. Ma non fu mai fatto – Mentre vanno avanti le indagini per accertare le responsabilità sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, su cui TPI ha realizzato un’inchiesta a puntate, spunta un audio che coinvolge il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: nella registrazione, riportata oggi da Il Fatto Quotidiano in edicola, il presidente della Regione indicava ben 9 comuni da chiudere a causa dell’emergenza Coronavirus. Non è mai successo (Qui tutti i dettagli).
Ore 06.30 – Fase 3, Salvini: “Se non vinco in Parlamento ci rimane la piazza” – “Devo andare in villa con le tartine senza glutine, per avere risposte per gli italiani? Gli imprenditori ci chiedono di portarli in piazza”. Così Matteo Salvini, segretario della Lega, ospite a ‘Fuori dal coro’, trasmissione di Rete Quattro, spiegando che farà opposizione dura e porterà la gente in piazza. “A Conte – dice parlando degli Stati generali – rispondo con i numeri e le proposte. Primo esempio: hanno votato contro l’emendamento per il bonus ai medici che hanno lottato contro il Coronavirus. Scade dopodomani il tempo per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche, finora sono arrivati zero euro. Terzo esempio: dal 1 luglio se spendi più di 2000 euro in contanti ti arriva una multa di 50mila euro”. “Se non vinco questa battaglia in Parlamento, ci rimane la piazza: educati, distanziati, ma se tutti gli emendamenti vengono bocciati il 4 luglio ci troviamo in piazza a Roma”. “Se Conte ed il suo vice Casalino stanno seguendo – conclude Salvini – prendano nota: come hanno studiato la Cig da qui fino a ottobre non funziona. Per averla ‘totale’ bisogna aspettare 3 mesi. I geni hanno previsto che ti diano il 40% e solo alla fine il resto”.
Conte: eventuale seconda ondata senza misure radicali – “Ho fiducia sul fatto che l’Italia possa reggere un’eventuale seconda ondata senza dover arrivare a misure così radicali come quelle adottate in passato”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista alla France Press.
Recovery Fund: accordo possibile a luglio – “Il Recovery Fund è un’occasione irripetibile: un piano di risorse comuni europee. Non ci sono stati cinque piani Marshall dopo la guerra, quindi è un’occasione unica”. Lo ha dichiarato il commissario per gli Affari Economici Paolo Gentiloni in un’intervista al Tg2. Su quando potrà essere raggiunto un accordo con i Paesi al momento contrati Gentiloni dichiara: “Ci sono ancora resistenze e difficoltà, ma sono convinto che ci arriveremo, non dopodomani, ma nel mese di luglio”.
Esperto Cnr, su steroide risultati interessanti. “La ricerca inglese riporta grandi numeri e una riduzione della mortalità di un terzo: è più che interessante, spero che venga confermato”, lo ha detto all’Agi Fabio Cibella, ricercatore dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib), commentando lo studio pubblicato sul sito open access recoverytrial.net e condotto da un team dell’Università di Oxford, che promuove la somministrazione del desametasone, un farmaco antinfiammatorio steroideo, per il trattamento di Covid-19. “Uno degli aspetti più interessanti di questo studio è che si basa su un farmaco ben noto, un antinfiammatorio che esiste e viene utilizzato da decenni: il reperibilissimo cortisone, che se da un lato è utilissimo perché fondamento per il trattamento di tantissime malattie infiammatorie, dall’altro, in mani inesperte, può mascherare i sintomi di alcune patologie. Si tratta comunque di una soluzione reperibile e a basso costo indicata per ogni caso clinico in cui è presente un’infiammazione, e in Covid-19 è proprio il quadro infiammatorio a determinare la gravità dei pazienti”, spiega l’esperto.
App Immuni: 2 contatti da casi positivi nelle Marche – Per la prima dall’8 giugno, giorno in cui è partita la sperimentazione, nelle Marche si è attivata l’app Immuni e 2 cittadini risultano contatti di casi positivi: un residente nella provincia di Ascoli Piceno e un altro in provincia di Macerata. In entrambi i casi il medico di famiglia e il dipartimento di prevenzione hanno eseguito la procedura di registrazione per via telematica e svolto le procedure di analisi epidemiologica. Le due persone saranno ora sottoposte a tampone per verificare l’eventuale contagio.
Il bollettino della Protezione Civile – È di 24.569 (-1.340) persone attualmente positive, 34.405 (+34) decessi e 178.526 (+1.516) guariti, per un totale di 237.500 (+210) casi, il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia, emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile. Dei 24.569 attualmente positivi, 3.301 (-188) sono ricoverati in ospedale, 177 (-30) necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 21.091 (-1.122) si trovano in isolamento domiciliare. Continua anche oggi il decremento degli attuali positivi che calano di 1.340 unità rispetto alla giornata di ieri, in cui era stato registrato il dato di -365. Oggi si registrano 34 decessi (ieri erano stati 26) e 1.516 guariti (ieri erano stati 640). Per quanto riguarda il numero di incremento di casi totali rispetto al giorno precedente oggi si registrano 210 nuovi casi, di cui 143 registrati in Lombardia. Calano anche i ricoverati in ospedale (-188), mentre i ricoverati nei reparti di terapia intensiva, che calano di ulteriori 30 unità, ora sono meno di 200 in tutta Italia. Diminuisce di 1.122 unità anche il numero di coloro che si trovano in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda il numero dei tamponi, oggi sono stati realizzati 46.882 test a fronte dei 28.107 effettuati ieri e dei 56.527 dell’altro ieri. Da segnalare, inoltre, che in 8 Regioni si registrano 0 nuovi casi, mentre in 10 Regioni non stati registrati decessi. Il bollettino della Protezione Civile.
Fontana: “Ecco perché i dati della Lombardia sono così alti” – “Perché ogni giorno i nuovi positivi sono ‘alti’? Partendo dal dato di fatto che la curva del contagio è in continua discesa, cerchiamo di fare chiarezza sui nuovi positivi”. E’ l’incipit di un lungo post su Facebook del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sui dati relativi al Coronavirus. “Sul territorio lombardo è in corso un screening sierologico ad ampio raggio e a breve partiranno anche i test mirati sia sulla bassa Val Seriana che su Brescia”, ha sottolineato il governatore. “Come sapete – ha aggiunto – per ogni sierologico positivo segue un tampone per essere sicuri che la malattia sia pienamente superata. Ciò sta permettendo di individuare anche i positivi asintomatici e nel monte totale giornaliero implica un numero superiore di riscontri”. Secondo Fontana “va quindi fatta una precisazione. La maggior parte dei tamponi positivi riscontrati da test sierologico evidenzia un esito “debolmente positivo”: persone asintomatiche vicine ad essere negative che si individuano proprio grazie al test sierologico. Una situazione che secondo gli esperti può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell’organismo e non a nuovi contagi. Queste persone sono comunque messe in quarantena fino a tampone totalmente negativo”. Il governatore sottolinea che “tutto ciò è fondamentale per il monitoraggio del territorio, il controllo dell’andamento del virus e a essere preparati in caso di necessità perché si amplia la platea di coloro che possono contribuire alla banca del plasma. Accanto al dato dei ‘nuovi positivi’ appaiono in continua crescita i guariti e i dimessi dagli ospedali, nonché il dato degli ‘Attualmente positivi’ che è in costante discesa”. Quindi “distanziamento, mascherina e igiene. Andiamo avanti così”, ha concluso Fontana.
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