Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Secondo uno studio dell’Istituto tumori di Milano, il virus SarsCov2 circolava in Italia già nel mese di settembre 2019, ben prima di quanto ipotizzato fino ad ora. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, lunedì 16 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,55 – Calabria, Gino Strada: “Non esiste nessun tandem” – “Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste”. A scriverlo sulla sua pagina Facebook è il fondatore di Emergency Gino Strada. “Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose – a volte anche dopo averle fatte – quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire. Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi”.
Ore 20,40 – Calabria, Cdm nomina Gaudio commissario Sanità. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, di concerto con il Ministro della salute Roberto Speranza, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, ha deliberato la nomina del prof. Eugenio Gaudio a Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria”, lo si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi. “Il Consiglio dei ministri ha ringraziato il dott. Giuseppe Zuccatelli, esprimendo apprezzamento per il senso istituzionale dimostrato” (qui il profilo di Eugenio Gaudio).
Ore 20,30 – Il sindaco di Gela chiude le scuole e le piazze – Il sindaco di Gela, Lucio Greco, ha firmato un’ordinanza con la quale ha sospeso per 10 giorni le lezioni e interdetto da venerdì a domenica diverse piazze e strade dove nel weekend appena trascorso si sono venuti a creare gli assembramenti. La decisione è giunta dopo un’intera giornata di incontri tra il primo cittadino e componenti della giunta con dirigenti scolastici, Prefettura di Caltanissetta – alla presenza del comitato per l’ordine e la sicurezza – ed Asp di Caltanissetta. A Gela attualmente i positivi sono 527, di questi 36 si trovano ricoverati. Le classi in quarantena, dopo lo screening dello scorso weekend durante il quale sono stati evidenziati 15 casi di positività, sono passate da 9 a 24. Non solo blocco della didattica ma anche chiusura del mercato settimanale e di quello rionale. Una intensa giornata di incontri in videoconferenze e poi la decisione finale.
Ore 19,55 – Calabria, Spirlì “Ok Gaudio, governo ci ha ascoltato” – “Abbiamo chiesto al governo, insistentemente, che a rappresentarci fosse un calabrese: il governo l’ha capito e l’ha recepito e oggi ha proposto il rettore Gaudio”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, in una diretta Facebook dopo la nomina del commissario ad acta della sanità calabrese, Eugenio Gaudio, da parte del governo. “Negli ultimi 18 mesi”, ha ricordato Spirlì, “era stato nominato a capo della sanità calabrese il commissario Cotticelli. Vicende alterne hanno invitato il governo a rinunciare a Cotticelli e ad accoglierne le dimissioni, dopo di che, nonostante il nostro parere contrario, di chi rappresenta i calabresi, si era proceduto alla nomina di Zuccatelli, che oggi ha rassegnato le dimissioni, cosa che secondo me doveva fare dal primo minuto”.
Ore 19,45 – Focolaio in carcere Busto Arsizio, 22 detenuti positivi – Allarme Covid nel carcere di Busto Arsizio (Varese) dove è stato individuato un focolaio con ventidue detenuti positivi al Covid. Tutti i contagiati sarebbero asintomatici. La direzione del carcere ha confermato che è stata creata una sezione Covid interna al penitenziario. Il 23 novembre saranno eseguiti i tamponi per verificare l’eventuale negativizzazione.
Ore 19,11 – Tar Lazio: stop a medici di famiglia per cure a casa. Regione farà ricorso – “L’affidamento ai Medici di medicina generale del compito di assistenza domiciliare ai malati Covid” è in contrasto con la disciplina emergenziale attualmente in vigore. Lo ha stabilito il Tar del Lazio che ha in parte accolto il ricorso del Sindacato dei medici italiani contro alcune ordinanze e provvedimenti della Regione Lazio. Ma la Regione, attraverso una nota della sua Unità di Crisi, annuncia ricorso.
Ore 18,24 – Fonti Chigi: “Eugenio Gaudio nuovo Commissario alla Sanità della Regione Calabria” – “Al Professor Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, di origine cosentine, è stato affidato l’incarico di nuovo Commissario alla Sanità della Regione Calabria. Gino Strada ha confermato la disponibilità a far parte della squadra, anche con una delega speciale, che in Calabria sta fronteggiando le criticità dell’attuale emergenza sanitaria. Due nomi autorevoli che possono aiutare la sanità calabrese a ripartire”, lo annunciano fonti di Palazzo Chigi.
Ore 18,00 – Marsilio: “Abruzzo zona rossa ma scuole restano aperte” – “L’Abruzzo è zona rossa per il Covid, ma senza la chiusura completa delle scuole, dunque in linea con quanto già attualmente previsto dal dpcm del 3 novembre”. L’ha annunciato il presidente della Regione, Marco Marsilio, oggi in visita all’ospedale di Sulmona (L’Aquila). L’ordinanza sarà firmata nelle prossime ore e con tutta probabilità andrà in vigore da mercoledì, per lasciare il tempo a tutti di organizzarsi. È stata bocciata la richiesta formulata dal Comitato tecnico scientifico regionale che aveva sostenuto la necessità di un blocco totale delle lezioni. Per almeno 15 giorni, stop a ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, divieto di uscire anche dal comune dove si risiede, sempre salvo casi di necessità e urgenza. Vengono chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari. Viene interdetta l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto. Sono vietate, inoltre, le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto. Sarà, invece, consentito svolgere individualmente attività motoria (sport e passeggiate), ma sempre e solo in prossimità della propria abitazione, individualmente e nel rispetto rigoroso dei gesti-barriera. Permessa l’attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media.
Ore 17,36 – Il bollettino della protezione civile – È di 717.784 persone attualmente positive (+5.294), 45.733 morti (+504), 442.364 guariti (+21.554), per un totale di 1.205.881 casi (+27.354), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 717.784 attualmente positivi, 32.536 (+489) sono ricoverati in ospedale, 3.492 (+70) necessitano di terapia intensiva, mentre 681.756 (+4.735) si trovano in isolamento domiciliare. Qui il bollettino completo
Ore 15.35 – Calabria, per il nuovo commissario i nomi di Gaudio e Strada – Quasi sicura la nomina dell’ex Rettore della SapienzaEugenio Gaudio, dal 20 aprile 2020 consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca per la formazione nell’area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale. Definitivamente tramontata invece l’ipotesi di affidare l’incarico a Narciso Mostarda, medico e manager laziale di lungo corso, ex assessore Pd e attuale direttore generale dell’Asp 6 di Roma. Sarebbe invece ormai cosa fatta il coinvolgimento di Gino Strada, sebbene rimangano ancora alcuni nodi.
Ore 15,20 – Zampa: “No lockdown totale, avanti con fasce colorate” – Lockdown totale come in Austria? “No, in questo momento il modello che abbiamo intenzione di portare avanti è quello delle tre fasce – rossa, arancione e gialla”. Lo afferma ad Affaritaliani.it la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, commentando l’andamento della curva epidemiologica da Covid-19 nel nostro Paese. Alla domanda fino a quando l’Italia sarà divisa in zone colorate, l’esponente dell’esecutivo risponde: “Fino a quando non sarà stato raggiunto l’obiettivo che ci siamo preposti e che si conferma percorribile con prezzi un po’ meno elevati per il Paese già molto provato”.
Ore 15,00 – Calabria, Zuccatelli rassegna dimissioni. Palazzo Chigi lavora a nuovo commissario. Il nuovo commissario ad acta per il piano di rientro della sanità calabrese Giuseppe Zuccatelli, nominato dal Governo Conte dopo le dimissioni di Cotticelli, ha rassegnato le sue dimissioni. Palazzo Chigi lavora a un nuovo commissario. Lo riporta l’agenzia AdnKronos. All’Agi il commissario ha detto di aver ricevuto una telefonata del ministro della Salute, Roberto Speranza, che gli ha chiesto il passo indietro, e ha confermato di aver rimesso l’incarico (qui la notizia completa).
Ore 14,55 – Basilicata chiude le scuole, Bardi “decisione necessaria” – “La decisione, in questo momento necessaria, di prevedere qualche giorno di didattica a distanza per le scuole primarie e secondarie di primo grado, servirà a diminuire la diffusione del virus e la conseguente pressione sulle strutture ospedaliere lucane”. Lo fa sapere il presidente della Regione Basilicata, che ieri con una nuova ordinanza ha disposto lo stop alla didattica in presenza per gli alunni delle elementari e medie fino al prossimo 3 dicembre.
Ore 14,35 – Assofarm: “Vaccino? farmacisti tra i più esposti a virus” – “Condividiamo totalmente l’idea del Commissario all’Emergenza Arcuri di somministrare il vaccino prima di tutto al personale sanitario. La tutela della salute di medici e infermieri non solo è un atto dovuto a chi oggi affronta rischi altissimi per il bene di tutti, ma è anche condizione essenziale per non degradare volumi e qualità dell’assistenza sanitaria a tutta la popolazione. Lo stesso però dovrebbe valere per il farmacista territoriale, figura che appare invece dimenticata nelle dichiarazioni riportate dalla stampa”. Lo sostiene in una nota l’Assofarm, la federazione che raccoglie oltre 1.600 Farmacie Comunali presenti in tutto il Paese. “Confidiamo che sia solo un difetto di comunicazione o una dimenticanza giornalistica. Durante tutta l’emergenza le farmacie territoriali non hanno mai chiuso, non lo hanno fatto nemmeno quando mancavano i dispositivi di protezione per chi vi lavorava – afferma il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi – riteniamo di esserci guadagnati sul campo il diritto ad essere parte del Servizio Sanitario Nazionale, e quindi ad essere trattati come tali quando si parla di priorità vaccinali per chi offre un servizio fondamentale ed è più esposto al virus”. “Non deve però essere dimenticato che – conclude Gizzi – in determinate aree geograficamente periferiche, la farmacia è l’unico presidio sanitario sostanzialmente disponibile. La malattia del farmacista esporrebbe queste popolazioni ad una sorta di solitudine sanitaria che oggi nessuno può permettersi”.
Ore 14,25 – Maga: “Con vaccino Janssen aumentano potenziali armi” – “Credo che uno degli aspetti più entusiasmanti di questa situazione sia che a distanza di poco tempo dalla diffusione di Sars-CoV-2 siamo stati in grado di sintetizzare dei vaccini attualmente in fase avanzata di sperimentazione”. Lo afferma all’Agi Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm), commentando l’annuncio della società belga Janssen dell’inizio della terza fase di sperimentazione di un vaccino contro Covid-19, che coinvolgerà in tutto 30mila volontari. In questo modo, evidenzia Maga, “le armi a nostra disposizione contro SARS-CoV-2 aumentano”.
Ore 13,20 – Il sindaco di Pescara in isolamento fiduciario – “Mia figlia Angela è positiva al tampone. Come da protocollo sanitario rimarrò in isolamento fiduciario con tutta la famiglia. Continuerò a lavorare da casa in contatto e collaborazione diretta con i dipendenti del Comune, l’esecutivo e i consiglieri. Seguiamo le indicazioni dei medici, usiamo il buon senso e rispettiamo le regole del distanziamento sociale. Insieme, uniti, usciremo più forti da questa pandemia” . Lo scrive il sindaco di Pescara, Carlo Masci, sul suo profilo Facebook.
Ore 13,10 – Zaia, presenta ed esegue in diretta test fai-da-te – Il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato ed eseguito in diretta, a Venezia, il test fai-da-te in sperimentazione presso la microbiologia di Treviso del dottor Roberto Rigoli, coordinatore delle 14 microbiologie venete e vicepresidente dei microbiologi italiani. “Non c’è nessuna presunzione di avere la sfera della verità in mano ma si apre un grande scenario sui test che è quello della tracciabilità”, ha spiegato. Ora la sperimentazione proseguirà con 200 test in doppio con le biologie molecolari del Veneto riservati a due tipologie di soggetti: quelli che si presentano al pronto soccorso e i dipendenti delle aziende sanitarie.
Ore 13,00 – Calabria, Zuccatelli: “Me ne vado solo se me lo chiede il ministro” – Zuccatelli resta attaccato alla poltrona. Il nuovo commissario alla Sanità calabrese, nominato dal Governo Conte dopo le dimissioni di Cotticelli, non ha intenzione di lasciare facilmente l’incarico, nonostante il video circolato in rete e risalente a maggio nel quale diceva che le mascherine non servono a evitare il contagio. Dichiarazioni poi riviste dallo stesso Zuccatelli, ma che per molti sono incompatibili con il delicato ruolo che gli è appena stato affidato. Leggi la notizia completa.
Ore 12,45 – Campania, il colmo per un’Asl? I tamponi Covid al personale li fa una società privata esterna – Il sistema sanitario è così in affanno che la ASL Napoli 3 affida i tamponi per “ogni singolo dipendente” a una società privata esterna, la Campania Emergenza srl di Mondragone, con trattativa diretta e proroga. Leggi la notizia completa
Ore 12,35 – Lockdown a Napoli, nuova crisi pesa in Rione Sanità – Tra aprile e luglio sono riusciti anche a raddoppiare la dotazione di risorse e assistere, grazie alla generosità dei napoletani circa 400 famiglie con 200mila euro. Il secondo lockdown non gli coglie impreparati perché è costante il monitoraggio. Anticipare i tempi è la capacità di don Antonio Loffredo e della sua Fondazione di comunità San Gennaro, da sempre alle prese con un territorio “bello ma fragile”, il rione Sanità di Napoli. “Abbiamo anche integrato il numero di nuclei familiari ma anche persone singole che seguivamo attraverso la rete delle allargata delle parrocchie, ben 10 oltre quelle del rione”, racconta all’Agi Pasquale Calemme, presidente della Fondazione. Adesso, dopo “una rifioritura estiva, un primo ritorno alla normalità”, quando “alcuni disagi sembravano essersi attenuati”, “siamo di fronte ad una nuova crisi”. Tutto quel tessuto produttivo sommerso e semi sommerso, oppure fatto di piccolo artigianato o servizi legati al turismo viene spazzato via dal ritorno in zona rossa e messo a rischio usura e infiltrazione dei clan di nuovo. E questa crisi, a suo giudizio, “pesa di più, perché è connotata di maggiore incertezza”.
Ore 12,25 – Aifa, nessuna carenza ossigeno medicinale – Non c’è nessuna carenza di ossigeno medicinale. Lo precisano, in una nota, Aifa, Assogastecnici e
Ore 12,15 – Anaao: “Zona rossa diffusa a Natale o sarà terza ondata” – Se a Natale ci saranno delle riaperture “si verificherà la concreta possibilità di una terza ondata”, ecco perché “si dovrebbe procedere con una zona rossa diffusa”. Lo ha detto all’Agi, Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri. “Va valutato l’impatto delle misure attuali ma è molto più utile proseguire con un lockdown e abbattere la curva, per non rischiare di andare su e giù”, ha commentato il segretario di Anaao. “Abbiamo sei, otto mesi davanti fino a quando non ci sarà una estesa somministrazione del vaccino e ritengo che una zona rossa diffusa durante il periodo festivo possa permettere di affrontare meglio i prossimi mesi”, ha spiegato Palermo, secondo cui “bisogna trovare un equilibrio tra necessità economiche e sanitarie. Una zona rossa diffusa in tutta Italia ci permetterebbe un reset rapido e più consistente nel livello dei contagi”. La chiusura, che Palermo stima di 5-6 settimane, “ci permetterebbe anche di affrontare meglio la fase territoriale che ora è saltata del tutto. Bisogna rimettere in piedi il contact tracing, incrementare i tamponi, gli alberghi Covid, coinvolgere maggiormente i medici di base per il controllo delle altre patologie, far funzionare le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), ma se non abbassiamo la curva queste tutele non possono partire”, ha concluso il segretario di Anaao.
Ore 12,10 – Chiusura scuole Basilicata. Liuzzi, ordinanza discutibile – “Leggo che il governatore della Basilicata ha deciso di chiudere le scuole primarie e secondarie di primo grado, azione non prevista in una regione che è attualmente arancione. Infatti con questa chiusura nulla vieterebbe ai ragazzi di essere in giro. Non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna le scuole restano aperte ed è prevista didattica a distanza solo nelle zone rosse o in caso di quarantene obbligatorie”. Lo dice, in un post su Fb, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Mirella Liuzzi. “La sanità in Basilicata sta vivendo un momento di forte crisi dovuta alle poche terapie intensive -molte di queste occupate- e ad ospedali che non riescono a differenziare con metodi di trattamento diversi le zone Covid dai ricoveri non Covid. Probabilmente – conclude la Liuzzi- sarebbe stato opportuno da parte della regione riflettere su questo piuttosto che fare un’ordinanza molto discutibile e che da martedì metterà in crisi tante famiglie lucane”.
Ore 9,45 – Gentiloni: “Focalizzare sostegno su settori più colpiti” – Di fronte alla seconda ondata di pandemia da Covid-19 sarà necessaria “una certa selezione nelle misure di sostegno verso i settori che saranno colpiti più a lungo da questa crisi”. A sottolineralo, intervenendo a un evento digitale, il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Le caratteristiche di questa crisi ci fanno vedere che è possibile mantenere una certa attività economica, per esempio nell’attività manifatturiera, mentre sono più colpiti i servizi e specialmente quelli che richiedono un contatto di persona”, ha detto. Il commissario ha lodato la risposta dei Paesi di fronte alla crisi legata al coronavirus, che è stata “molto consistente” con misure di sostegno e garanzia per le imprese e il sistema economico. “Queste misure hanno attenuato l’impatto sul lavoro, che naturalmente c’è stato ma che avrebbe potuto essere molto più forte”, ha aggiunto, ricordando che “nei momenti più gravi della crisi abbiamo avuto anche il 25% dei lavoratori dell’Eurozona in cassa integrazione” e che “misure di sostegno ai settori più colpiti sono indispensabili e continueranno ad esserlo”.
Ore 8,30 – Miozzo, no ad aspettative sul Natale. Riaprire le scuole – “Abbiamo davanti una maratona che non si concluderà il 25 dicembre, ma molto più avanti”. È la previsione del dottor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, il Cts, contenuta in un’intervista al Corriere della Sera. “Se tutti insieme spegnessimo un po’ le luci delle aspettative – afferma il medico – saremmo di grande aiuto al sistema e a quanti sperano di far ripartire la vita economica e sociale del Paese per quella data” e “se avremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà”. Poi però Miozzo avvisa: “C’è un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta all’emergenza. Banalizzo e sintetizzo questioni drammaticamente serie, ma ho la percezione che la tradizionale cultura di disprezzo del bene primario che è la scuola e la formazione dei nostri giovani si traduca bene nelle reazioni di molti improvvisati politici del nostro disgraziato Paese” è il giudizio del coordinatore del Cts, struttura che con il governo collabora attivamente. E sul fatto che i ragazzi debbano tornare in classe, Miozzo risponde con il messaggio del governo inglese che annunciando il lockdown totale ha lasciato aperte le scuole con queste parole: “Essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati. Questo impatto può influenzare sia gli attuali livelli di istruzione sia la futura capacità di apprendimento dei bambini”.
Ore 8,15 – Covid, i numeri delle terapie intensive in Italia – In 11 Regioni reparti sopra la soglia critica di saturazione. Leggi la notizia completa.
Ore 8,00 – Covid, Dpcm in arrivo a Natale con nuove aperture? Gli esperti frenano: “Così sarà terza ondata”. Tutta Italia è in attesa del 3 dicembre 2020, giorno in cui scadrà l’attuale Dpcm in vigore con le misure di contrasto per il Covid-19: per quel giorno, il Governo deve decidere se allentare o meno le restrizioni, anche in vista del Natale. Attualmente, l’orientamento dell’esecutivo sembra proprio quello di emanare un nuovo Dpcm, con all’interno però misure un po’ meno drastiche e persino nuove aperture nelle attività commerciali costrette alla serrata nelle ultime settimane. Ma gli esperti si oppongono. Leggi la notizia completa. Qui invece le indiscrezioni sul Dpcm
Ore 07,50 – L’Abruzzo verso la zona rossa e il lockdown: attesa l’ordinanza – Il governatore dell’Abruzzo Marsilio è pronto a firmare un’ordinanza per un lockdown regionale, con la regione che diventerebbe zona rossa. Oggi ci sarà un incontro tra Marsilio e sindacati, Anci e categorie produttive per discutere della situazione. In giornata potrebbe arrivare l’ordinanza e le nuove misure potrebbero entrare in vigore tra domani e mercoledì. L’ordinanza dovrebbe prevedere, tra le altre cose, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei centri commerciali.
Ore 7,30 – La sanità pubblica in Lombardia non funziona? Ci pensa il San Raffaele a far cassa: consulto Covid al telefono per 90 euro. L’articolo di Selvaggia Lucarelli
Ore 07,00 – Salvini: “L’idrossiclorochina? Io la userei” – Torna in ballo, almeno nella serata dei talk politici, l’idrossiclorochina per combattere il covid, con un autorevole endorsement. Quello di Matteo Salvini, che a Non è l’Arena su La7, adombra, in sostanza, il sospetto che il farmaco sia osteggiato da ‘Big Pharma’ perchè poco remunerativo. E’ uno dei punti in cui il dibattito sale di tono. “Bertolaso è stato curato e salvato con l’idrossiclorochina”, sottolinea il leader della Lega che domanda se “non viene proposta questa cura forse perchè costa troppo poco”. Massimo Giletti fa osservare che le perplessità arrivano dall’Oms e Salvini ribatte con un sorrisetto ironico: “Eh, eh… facciamoci una domanda e diamoci una risposta…”. Qui subentra un altro dei giornalisti in studio, Tommaso Labate, che domanda al leader della Lega se davvero creda che non si usi un farmaco perchè costa poco e se si fiderebbe a farlo somministrare a un suo familiare, in caso di necessità: “Lo fanno migliaia di persone, le do questo scoop. E io lo farei. Ci sono fior di primari che salvano pazienti, anche con quel farmaco”, risponde Salvini.
Ore 06,30 – De Magistris a De Luca: “Speranza ha capito che i dati non erano veri” – Il presidente della Regione 40 giorni fa aveva detto che se avessimo raggiunto gli 800 positivi al giorno saremmo avrebbe fatto la zona rossa e poi non l’ha fatta. A questo punto scaricare la responsabilità sul Governo è sbagliato”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, replica a stretto giro, attraverso la trasmissione ‘Non è l’Arena’ a Vincenzo De Luca sulla decisione di portare la Campania dalla zona gialla alla zona rossa. “Io invece credo che il ministro a un certo punto ha compreso che i dati purtroppo ahimé non erano veri, e meno male che ci sono ancora persone libere che dicono la verità e forse siamo riusciti a salvare delle vite umane”, aggiunge. E de Magistris sui modi rudi del ‘governatore’ ricorda che “venerdì era la giornata della gentilezza. Nel monologo di De Luca si fa prima a dire chi non è stato offeso”.
Ore 06,00 – Zingaretti: “Mantenere impegni sugli aiuti. E in tempi umani” – “Credo che il problema più grande che abbiamo avuto è stata la velocità, non la quantità. Siamo il Paese europeo che di più è stato attento a essere vicino alle persone ma dico anche che l’economia tornerà a crescere, e il lavoro a tornare, solo quando sconfiggeremo il covid. E quindi forse dovremo avere più rigore e meno paure in alcuni passaggi per essere incisivi nella lotta contro il covid, perchè gli aiuti servono, e molto, ma la cosa più importante ora è dare fiducia, il che vuol dire velocità”. A dirlo, a Live su Canale 5, è Nicola Zingaretti. “Se sono stati presi degli impegni – è il messaggio indirizzato al governo – ora bisogna mantenerli, in tempi umani e credo che questo contribuirà a unirci. Non contro le regole ma contro il virus, perchè se non lo fermiamo l’economia italiana non si riprenderà mai”.
Il bollettino della Protezione Civile di domenica 15 novembre – È di 712.490 persone attualmente positive (+24.055), 45.229 morti (+546), 420.810 guariti (+9.376) per un totale di 1.178.529 casi (+33.979), il bilancio inerente l’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal bollettino diffuso ieri dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 712.490 attualmente positivi, 32.047 (+649) sono ricoverati in ospedale, 3.422 (+116) necessitano di terapia intensiva, mentre 677.021 (+23.290) si trovano in isolamento domiciliare. Il numero dei tamponi processati oggi è 195.275, contro i 227.695 di ieri e i 254.908 dell’altro ieri. Anche se il numero di nuovi casi risulta in calo rispetto al bollettino diffuso ieri, la percentuale dei positivi-tamponi appare aumentata, pari al 17,4 per cento contro il 16,3 registrato sabato 14 novembre (Qui il bollettino completo).
Istituto tumori Milano, “In Italia il Covid circola da settembre 2019” – Secondo uno studio dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano e dell’Università di Siena, pubblicato sulla rivista Tumori Journal, il Sars Cov2 circola in Italia già dal settembre 2019 tra individui asintomatici. Lo studio ha analizzato la presenza di “anticorpi specifici del dominio di legame del recettore Sars-Cov2 (Rbd)” in campioni di sangue di 959 individui asintomatici arruolati in uno studio prospettico di screening del cancro del polmone tra settembre 2019 e marzo 2020 per monitorare la data di insorgenza, frequenza, e variazioni temporali e geografiche nelle regioni italiane. Ebbene, anticorpi specifici per Sars-Cov-2 Rbd sono stati rilevati in 111 individui su 959 (11,6%), a partire da settembre 2019 (14%), con un cluster di casi positivi (30%) nella seconda settimana di febbraio 2020 e numero più alto (53,2%) in Lombardia.
Boccia: “Ospedali da campo in Puglia, Calabria e Molise” – “Dopo Calabria e Molise ieri anche la Regione Puglia ha inoltrato alla Protezione civile la richiesta di un ospedale da campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria; l’Esercito, a cui va sempre il nostro grazie così come alla Croce Rossa italiana, attiverà nelle prossime ore 40 posti letto a Barletta, comprensivi di tutti i servizi, terapia intensiva e tamponi compresi, che allenteranno la pressione sulle reti sanitarie pugliesi”. Lo ha affermato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.
Sassoli: “L’Europa deve cancellare i debiti per Covid” – “L’Europa deve cancellare i debiti contratti per il Covid”. Lo ha suggerito David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. “É un’ipotesi di lavoro interessante, da conciliare con il principio cardine della sostenibilità del debito. Nella riforma del Patto di Stabilità dovremo concentrarci sull’evoluzione a medio termine di deficit e spesa pubblica in condizioni di crisi e non solo ossessivamente sul debito”, ha detto Sassoli, intervistato dal quotidiano La Repubblica. Il Mes? “Così non lo prenderà nessuno”. Leggi l’articolo completo.
De Luca: “Il Governo ha scelto la linea sbagliata” – “Il Governo ha scelto la linea sbagliata nella rincorsa al Covid-19”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in una intervista al quotidiano Libero. “Se rivotiamo domani, anziché il 70%, prendo l’80% dei consensi”, ha osservato il governatore. “Nessuno confonda i propri desideri con la realtà, oggi in difficoltà è chi ha partecipato a una campagna di sciacallaggio politico e mediatico contro la Campania”. De Luca sostiene che la situazione degli ospedali campani è “di buona tenuta in un quadro di generale pesantezza”. “Abbiamo attuato col rigore assoluto un piano ospedaliero definito già ad agosto con i nostri direttori generali”, ha assicurato il presidente della Regione. Leggi l’articolo.
Speranza: “Parlare ora di Natale è lunare” – “Parlare ora, con 600 morti al giorno, di cosa faremo la notte di Natale mi sembra lunare. Oggi è giusto occuparci di come dare un po’ di respiro ai nostri medici e infermieri. Non mi sembra il momento di discutere delle festività natalizie”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una intervista al quotidiano La Repubblica.
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