Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’emergenza Coronavirus in Italia fa un po’ meno paura dal punto di vista sanitario. Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, sono 41.367 le persone attualmente positive. E si avvicina sempre di più la data di mercoledì 3 giugno, quando saranno consentiti gli spostamenti tra tutte le regioni. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, lunedì 1 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 22,15 – Zangrillo: “Precisazioni Cts mi sono indigeste” – “Io ho il massimo rispetto per il Comitato tecnico scientifico, certamente alcune puntualizzazioni mi sono sembrate indigeste: soprattutto quando sembrava che ci fosse una netta divisione tra coloro che sono scienziati e coloro che non lo sono”. Lo afferma Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, intervistato durante il programma tv Quarta Repubblica, in onda su Rete 4. “Il virus continua a circolare, ma la malattia provocata dal virus è inesistente. Possono osservarlo oggi tutti i rianimatori, tutti i clinici”.
Ore 21,00 – Mattarella: “Inaccettabile dividersi ora” – “Questo 2 giugno ci invita a riflettere tutti su cosa è, su cosa vuole essere la Repubblica oggi. Questo giorno interpella tutti coloro che hanno una responsabilità istituzionale, a partire da me naturalmente, circa il dovere di essere all’altezza di quel dolore, di quella speranza, di quel bisogno di fiducia”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso prima del concerto in ricordo delle vittime del Coronavirus, alla vigilia della Festa della Repubblica. “Non si tratta di immaginare di sospendere o annullare la normale dialettica politica. La democrazia vive e si alimenta di confronto fra posizioni diverse”, spiega il Capo dello Stato. “Ma c’è qualcosa che viene prima della politica e che segna il suo limite. Qualcosa che non è disponibile. Le sofferenze provocate dalla malattia non vanno brandite gli uni contro gli altri”.”Questo sentimento profondo, che avverto nei nostri concittadini, esige rispetto, serietà, rigore, senso della misura e attaccamento alle istituzioni. E lo richiede a tutti, tanto più a chi ha maggiori responsabilità. Non soltanto a livello politico”. E ancora: “Serviranno tempestività e lungimiranza. Per offrire sostegno e risposte a chi è stato colpito più duramente. E per pianificare investimenti e interventi di medio e lungo periodo, che consentano di dare prospettive solide alla ripresa del Paese”. “Abbiamo ritrovato, nel momento, più difficile, il vero volto della Repubblica. Ora sarebbe inaccettabile disperdere questo patrimonio. Sono convinto che insieme ce la faremo”, dice Mattarella. “Ma so anche che la condizione perché ciò avvenga sarà legata al fatto che ciascuno, partecipando alla ricostruzione che ci attende, ricerchi, come unico scopo, il perseguimento del bene della Repubblica come bene di tutti. Nessuno escluso”.
Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – È di 41.367 (-708) persone attualmente positive, 33.475 (+60) deceduti e 158.355 (+848) guariti, per un totale di 233.197 (+178) casi, il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia, emerso dal consueto bollettino diffuso dalla Protezione Civile. Dei 41.367 attualmente positivi, 6.099 (-288) sono ricoverati in ospedale con sintomi, 424 (-11) necessitano di cure in terapia intensiva, mentre 34.844 (-409) si trovano in isolamento domiciliare. Continua, dunque, il decremento degli attualmente positivi che oggi scendono di ulteriori 708 unità, in calo rispetto alla giornata di ieri quando era stato registrato il dato di -1.616. Oggi si registrano 60 decessi (ieri erano stati 75) e 848 guariti (quasi mille in meno rispetto a ieri quando erano stati 1.874). Sono 178, invece, i casi registrati nel computo totale: mai così pochi dal 26 febbraio scorso. Continua anche il decremento dei ricoverati in ospedale e anche di coloro che si trovano in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale, infatti, calano di 288 unità (ieri erano stati -293) così come i ricoverati i terapia intensiva, che sono -11 rispetto a ieri quando, rispetto alla giornata precedente, era stato registrato il dato di -15. Sono 409, invece, le persone in meno che si trovano in isolamento domiciliare (ieri erano stati -2.045). Oggi, tuttavia, sono stati realizzati pochi tamponi: 31.394 test rispetto ai 54.118 tamponi effettuati ieri e i 69.342 dell’altro ieri. Il bollettino della Protezione Civile.
Ore 17,40 – App immuni: via libera dal Garante – Il garante per la protezione dei dati personali ha dato il via libera al ministero della Salute ad avviare il trattamento relativo al Sistema di allerta Covid-19, la cosiddetta app Immuni. La app dovrebbe essere disponibile a breve, forse già oggi, sia sull’App store che su Google play anche se la sperimentazione dovrebbe partire ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria.
Ore 15.25 – Sardegna, Solinas: “Ipotesi bonus per chi fa il test” – In Sardegna si valuta la possibilità di un bonus per chi fa il test. Il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo a Centocittà, su Rai Radio1, ha fatto sapere: “Stiamo trattando con il governo per trovare un’intesa su questo punto. Perché abbiamo proposto un modello che tende a coniugare l’ospitalità con la sicurezza sanitaria. Se dovesse essere accettato, il test si farebbe nella città di residenza. Vogliamo offrire una destinazione sicura al turista”. “Abbiamo sempre detto – ha aggiunto il governatore sardo – che chiunque arrivi, da dovunque arrivi, se vogliamo mantenere una destinazione sicura dove fare una vacanza, avrebbe dovuto tenere una piccola cautela in più all’atto della partenza. Nello scenario alternativo che abbiamo proposto, c’è una registrazione all’ingresso con un piccolo questionario epidemiologico e pensiamo a un incentivo per chi volesse sottoporsi a una verifica con un test. Potremmo riconoscere un piccolo voucher, un bonus da spendere in Sardegna”.
Ore 15.00 – Controlli, in un giorno 98mila persone e 25mila negozi – Continuano in tutta Italia i controlli sul rispetto delle norme anti-contagio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Nella giornata di ieri le forze di polizia impegnate nelle verifiche hanno controllato 98.375 persone e 24.854 tra esercizi e attività commerciali. I dati sono stati resi noti dal Viminale. Tra i controllati 480 persone si sono viste contestare sanzioni amministrative, 12 sono state denunciate per falsa dichiarazione o attestazione e tre sono state denunciate per violazione del divieto di allontanamento dall’abitazione imposto dalla positività al virus. Per quanto riguarda i titolari degli esercizi commerciali, ne sono stati sanzionati 33 mentre i provvedimenti di chiusura sono stati 12.
Ore 14.50 – Studio, 2 italiani su 3 temono più la crisi che il virus – Secondo una ricerca nel corso della Fase 2, la maggioranza degli italiani, due su tre, teme più crisi che il virus. Si tratta dei primi risultati di uno studio effettuato nell’ambito del progetto CRAFT dell’Università Cattolica, campus di Cremona, dal team di ricercatori dell’EngageMinds HUB dell’Ateneo del Sacro Cuore. Dalla ricerca emerge che nella Fase 2 gli italiani si sentono più vulnerabili ed esposti al contagio della “epidemia economica” di quanto non temano il contagio da Covid-19. Circa due italiani su tre, precisamente il 58 per cento degli intervistati, si sentono “abbastanza o molto a rischio” per la situazione economica della propria famiglia, mentre solo un italiano su tre si sente “abbastanza o molto a rischio” di contrarre il Coronavirus (un dato sostanzialmente stabile rispetto alla Fase 1).
Ore 07.00 – Locatelli (Cts): “Sorpresa e sconcerto per le parole di Zangrillo” – “Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più’ e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus”. Lo sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico. “Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva – aggiunge – è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati”.
“Inoltre, questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avrà bisogno anche per situazioni cliniche diverse da COVID-19”, rileva ancora Locatelli. “Dovremmo tutti rallegrarci che le misure di lock-down abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di tante vite umane e questo risultato inconfutabile deve spingere a continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese. E’ altrettanto chiaro, anche a occhi non esperti – conclude Locatelli – che la gestione clinica dei malati è certamente oggi facilitata dal minor numero di casi rispetto a quelli osservati nei giorni di picco e da quanto si è imparato in questi mesi. Questi sono i fatti concreti, il resto opinioni personali”.
Il generale Pappalardo: “Il 2 giugno torniamo in piazza a Roma” – Il 2 giugno i Gilet arancioni torneranno in piazza a Roma per chiedere le dimissioni del governo. Lo ha annunciato il leader del movimento, l’ex generale Antonio Pappalardo, durante una diretta Facebook. “Il popolo si riunirà a Roma per ripristinare libertà e democrazia nel nostro Paese”, ha detto Pappalardo. Pappalardo ha definito “giornata splendida” quella di ieri: “La prima delle cinque giornate per cacciare questa dittatura nazista dal nostro Paese”. “Non mi aspettavo così tanta gente in tutte le piazze d’Italia, ma soprattutto a Milano e Bergamo, le due città più colpite da questo coronavirus”, ha sottolineato. “Mi aspettavo gente terrorizzata, spaventata all’idea di incontrarsi, invece una folla enorme mi ha accolto. La gente non ne può più di questa vergogna di essere costretti a stare lontani, non accadeva da tre mesi, senza mascherine abbiamo ricominciato a respirare e la gente gridava: ‘Libertà”.
Grecia, nuove regole per i turisti: restrizioni per chi proviene dal Nord Italia – La Grecia ha varato un nuovo piano per regolamentare l’arrivo dei turisti in vista delle vacanze estive. Il piano è articolato in tre fasi ed è particolarmente stringente nei confronti di chi proviene da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Fino al 15 giugno – Fase 1 – i voli internazionali saranno consenti solo sull’aeroporto di Atene: all’arrivo sarà effettuato a tutti un test e inoltre i visitatori dovranno trascorrere la notte in un albergo designato. Se il test è negativo, il passeggero si mette in auto-quarantena per sette giorni. Se il test è positivo, il passeggero viene messo in quarantena sotto controllo per 14 giorni. Dal 15 giugno al 30 giugno – Fase 2 – saranno ammessi anche voli su Salonicco. Se il viaggio è stato effettuato da un aeroporto non presente nell’elenco delle aree colpite segnalate dall’Easa, i passeggeri saranno soggetti a test casuali solo all’arrivo. Nell’elenco dell’Easa sono compresi al momento tutti gli aeroporti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna: i passeggeri in arrivo da queste regioni verranno sottoposti a test e sarà richiesto loro il soggiorno di una notte in un albergo designato. Se il test è negativo, il passeggero si mette in auto-quarantena per sette giorni. Se il test è positivo, il passeggero viene messo in quarantena sotto controllo per 14 giorni. Nella Fase 3 – dal primo luglio in poi – saranno ammessi voli internazionali su tutti gli aeroporti della Grecia. I visitatori saranno soggetti a test casuali all’arrivo. Ulteriori restrizioni relative ad alcuni Paesi saranno annunciate in un secondo momento. Gli arrivi via mare saranno consentiti dal primo luglio. I visitatori saranno soggetti a test casuali all’arrivo.
Il bollettino della Protezione Civile – È di 42.075 persone attualmente positive (-1.616 rispetto a ieri), 33.415 deceduti (+75) e 157.507 guariti (+1.874), per un totale di 233.019 casi (+355), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino diramato dalla Protezione Civile. Dei 42.075 attualmente positivi, 6.387 sono ricoverati in ospedale (-293), 435 necessitano di cure in terapia intensiva (-15), mentre 35.253 persone si trovano in isolamento domiciliare (-2.045). Nella giornata di oggi sono stati effettuati 54.118 tamponi (ieri erano stati 69.342). Il rapporto tra tamponi positivi e tamponi effettuati è dello 0,65 per cento, mentre ieri era stato dello 0,6 per cento. Sono 10 le Regioni che non hanno registrato vittime nelle ultime 24 ore: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. In Lombardia ancora 210 nuovi casi e 33 morti registrate nella giornata di oggi (Qui il bollettino completo).
Zangrillo: “Coronavirus, clinicamente, non esiste più” – Il Coronavirus? “Dal punto di vista clinico non esiste più”. E ancora: “Mi viene veramente da ridere. Oggi è il 31 di maggio e circa un mese fa sentivamo gli epidemiologi dire di temere grandemente una nuova ondata per la fine del mese, o per inizio di giugno, e che chissà quanti posti di terapia intensiva c’erano da occupare… In realtà il virus, praticamente, dal punto di vista clinico non esiste più”. Lo ha dichiarato Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, a “Mezz’ora in più” su Raitre. Il primario rileva che “i tamponi eseguiti attualmente negli ultimi dieci giorni hanno una carica virale, dal punto di vista quantitativo ,assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese, due mesi fa”. Ed è “la verità, la dico ufficialmente, tutti gli italiani se ne facciano una ragione”. Zangrillo ha sottolineato le sue affermazioni dicendo: “Ci metto la firma” (Leggi la notizia).
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