Coronavirus Italia, sondaggio: chi ha più paura tra gli elettori dei vari partiti
Il governo, dal ministro della Salute Speranza al premier Giuseppe Conte, prova ad abbassare i toni dell’emergenza Coronavirus in Italia, ma sono tanti gli italiani che dichiarano di avere moltissima paura dell’epidemia che finora ha provocato 14 morti e oltre 500 contagi: a dirlo è l’ultimo sondaggio di Emg Acqua.
Secondo la rilevazione, realizzata per la trasmissione Agorà di Rai 3, il 43 per cento degli italiani è preoccupato per le ricadute del coronavirus sulla propria salute, ma anche sull’economia del Paese (per gli effetti, ad esempio, sui locali chiusi o gli eventi rinviati). Solo il 6 per cento si dice tranquillo, mentre il 30 per cento teme le ricadute del coronavirus soltanto per quanto riguarda l’economia e il 18 per cento soltanto per la propria salute.
Ma la particolarità del sondaggio di Emg Acqua riguarda soprattutto il fatto che a ogni membro del campione è stato chiesto per quale partito vota. È stato così possibile costruire una “mappa” della psicosi coronavirus in Italia dal punto di vista degli elettori dei singoli partiti.
Il risultato è che i più “timorosi” del coronavirus sono gli elettori della Lega (per il 60 per cento di loro, c’è da aver paura per le ripercussioni del Covid-19 sia sull’economia che sulla nostra salute) e quelli del Pd (per il 55 per cento di loro ci saranno gravi conseguenze sull’economia). Al contrario, tra gli elettori che hanno meno paura degli effetti sulla salute del coronavirus ci sono quelli del M5s (25 per cento).
Secondo la metà degli intervistati, inoltre, la paura per l’epidemia in corso in Italia è “eccessiva”, mentre per il 43 per cento è “giustificata”. Per quanto concerne le fonti principali di informazioni, il 72 per cento degli intervistati dichiara di preferire la tv, mentre il 49 per cento internet. Il 4 per cento ammette di non essersi informato per niente. Il 62 per cento comunque si dice “sufficientemente informato”, mentre il 32 per cento vorrebbe “più chiarezza”. Quasi tutti (81 per cento) sono infine convinti che la politica, a causa dell’emergenza coronavirus in Italia, dovrebbe “unirsi senza polemiche”.