Coronavirus in Italia, quali sono gli esami clinici a cui vengono sottoposti i cittadini
Quali sono gli esami clinici a cui vengono sottoposti i cittadini che sono stati esposti direttamente a persone contagiate dal Covid-19, ormai noto come Coronavirus? Siamo in grado di rivelare che l’ospedale di Lodi, epicentro della vicenda, in Italia, segue questo protocollo, che dovrebbe essere in teoria quello previsto dal Ministero della Sanità in tutti i nosocomi italiani:
Anzitutto un tampone naso-faringeo, con una sorta di lungo cotton fioc che viene inserito nelle due narici. Il risultato del test arriva dopo 24 ore. La persona viene ricontattata soltanto se risulta positiva.
Poi una serie di altri esami con risultato immediato, o nel giro di poche ore, oltre alla normale misurazione di pressione e temperatura corporea che viene fatta comunemente in ogni pronto soccorso.
C’è una radiografia al torace e l’emogasanalisi arteriosa. Il prelievo viene fatto in un’arteria anziché in vena e serve a quantificare la percentuale di ossigeno e anidride carbonica presenti nel sangue e il ph.
Come esami ematici, sono previsti: emocromo, funzionalità renale e funzionalità epatica e proteina C reattiva. Quest’ultimo è un indicatore di infiammazione aspecifica.