Coronavirus Italia, parla la coppia di cinesi guarita allo Spallanzani
Il Coronavirus in Italia comincia a fare meno paura. “Grazie, i medici italiani ci hanno curato e salvato la vita. Adesso vogliamo visitare Roma”: i due turisti di Wuhan ricoverati per contagio da Coronavirus allo Spallanzani ce l’hanno fatta, sono guariti. E sono riconoscenti nei confronti dell’équipe che li ha seguiti notte e giorno in questa brutta disavventura.
“C’è stata una festa con il personale l’altro giorno, e il marito, contento, ha abbracciato il medico. Saranno dimessi dopo la riabilitazione. Lui sta benissimo. La signora ci metterà un po’ di più. Ma sono ottimista”, ha raccontato Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani.
“È stato bellissimo vedere come la figlia – ha aggiunto Vaia – dei due contagiati, arrivata in Italia per supportarli nel periodo della rianimazione, li incoraggiasse con cartelloni e scritte attraverso il vetro”.
Coronavirus Italia, chi ce la fa
E non sono gli unici, dal Covid-19 si continua anche a guarire. Sono quarantacinque i pazienti tornati sani, secondo i dati forniti ieri dal capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
“Dalla regione Lombardia ci giunge notizia della guarigione di altre tre persone. Così il totale dei guariti è salito a quaranta in quella regione. E con i due in Sicilia e i tre del Lazio il totale sale a quarantacinque”, ha annunciato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus.
I guariti da Coronavirus: chi ce l’ha fatta
Tra questi ci sono due pazienti del gruppo di contagiati a Vo’ e uno di Padova. A Piacenza è stato dimesso l’infermiere che aveva accolto il 38enne di Codogno. Ed è risultato negativo al test il neonato partorito da una donna lodigiana contagiata.
Già erano tornati a casa un 17enne di Valdidentro a Sondrio, un dermatologo di 55 anni di Milano e la moglie di un imprenditore di Firenze. Stanno tutti bene i primi casi, ricoverati allo Spallanzani, gli unici contagiati della regione Lazio. Il ricercatore era già stato dimesso e tra poco lo sarà anche la coppia di cinesi in vacanza a Roma che ci hanno fatto risvegliare dal sogno di essere rimasti immuni dal contagio.
Inoltre, sabato potrebbe finalmente tornare a casa Niccolò, il 17enne che era rimasto bloccato a Wuhan, l’epicentro del contagio. A causa di una febbre per due volte non era stato fatto salire sull’aereo che riportava a casa gli italiani. Ed era stato organizzato per lui un rientro successivo. In isolamento alla Cecchignola, non è mai risultato positivo al coronavirus.
Dichiarato guarito anche l’informatico quarantanovenne di Pescia, il primo caso di coronavirus in Toscana. Contrariamente a quanto era stato deciso in un primo momento terminerà il periodo di quarantena in ospedale, anche se potrebbe essere dimesso presto. Forse oggi stesso. In Lombardia sono quaranta i pazienti dimessi perché guariti. A Pavia una famiglia è stata dimessa dopo essere risultata positiva. In questo caso non si è trattato di una vera e propria guarigione, ma di un errore del laboratorio.