Coronavirus, Italia supera 3mila morti: superata la Cina al primo posto
Lo scenario era apparso chiaro già ieri, ma con l’aggiornamento di oggi da parte della Protezione civile adesso è ufficiale: l’Italia è il Paese con più morti al mondo (oltre 3mila) a causa del Coronavirus, più della Cina da cui l’epidemia si è sviluppata a inizio dicembre. Un dato, questo, che spaventa e che allo stesso tempo fa riflettere: mentre si cerca ancora un modo per arginare il diffondersi del Covid-19 e si litiga sul numero dei tamponi effettuati e su quelli che invece vengono rifiutati ai cosiddetti pazienti asintomatici, l’Italia è balzata in testa alla “classifica” dei Paesi con più vittime.
Il bollettino di oggi parla chiaro: in Italia sono in tutto 3.405 i morti (uniti a 33.190 contagi e 4.440 guariti). Gli ultimi dati forniti dalla Cina, invece, quantificano in 3.241 i decessi a causa del Covid-19 nel Paese asiatico, la maggior parte dei quali nella sola provincia di Hubei, dove si trova la città focolaio di Wuhan. Ma oltre ai numeri assoluti, che dicono che in Italia ci sono oltre 200 morti in più, a fare impressione solo le enormi differenze tra i due Paesi riguardo al numero degli abitanti: 60 milioni in Italia e oltre 1,3 miliardi in Cina. Ne consegue che il tasso di letalità, in Italia, sia nettamente più alto rispetto a quella della terra del Dragone. Le domande sul perché di questo fenomeno, al momento, non hanno trovato risposta, se non tramite studi che sottolineano quanto la popolazione italiana sia più anziana o più anziano-centrica.
A fare ancora più impressione è il confronto anche tra il numero di contagi (e non solo di morti) tra Italia e Cina. I positivi cinesi sono infatti il doppio di quelli italiani: 81.155 contro 41.035. L’ennesima dimostrazione di come il virus sia più diffuso in Cina che in Italia, ma che nel nostro Paese stia avendo un effetto più catastrofico. Per quanto riguarda, infine, il resto del mondo, al terzo posto di questa speciale classifica troviamo l’Iran (18.407 casi e 1.284 morti), seguito dalla Spagna (17.395 casi, 803 morti) e dalla Germania (13.979 positivi, ma poche decine di morti).
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