Coronavirus, l’Iss: “Epidemia in fase acuta”. Indice RT sale a 1,17
Dopo il bollettino di oggi sul Coronavirus in Italia, che ha fatto registrare un nuovo record assoluto di nuovi contagi, in serata arriva anche un monito ai cittadini da parte della cabina di regia composta dal ministero della Salute e dall’Iss: secondo l’Istituto superiore di sanità, infatti, la pandemia è entrata “in una fase acuta”. Questi i punti principali del report: aumentano in modo preoccupante i ricoveri, ma soprattutto sono undici settimane che il bilancio del Covid-19 in Italia registra “evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni/Province autonome, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese”. L’Iss informa inoltre che l’indice di contagio Rt, nel nostro Paese, al momento è di 1,17.
Di conseguenza, l’appello è a tutti i cittadini, affinché vengano “rispettate con coscienza e precisione tutte le norme di precauzione previste (in particolare il distanziamento fisico e l’uso corretto e appropriato delle mascherine) ed evitare quanto più possibile situazioni che possano favorire la trasmissione quali aggregazioni spontanee e programmate”. Nel report c’è inoltre un invito affinché si faccia “una rapida analisi del rischio sub-regionale per il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette”. Tradotto: un invito alle Regioni a utilizzare lo strumento previsto dall’ultimo Dpcm che fissa il livello minimo di sicurezza e lascia ai governatori la responsabilità di imporre restrizioni ancora più dure, se necessario.
Nel dettaglio, ministero e Iss ribadiscono che la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare. Rimane fondamentale mantenere un’elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico.
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