Altro che assembramenti vietati. All’inaugurazione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano una calca di presenzialisti
Mentre continuano le raccomandazioni di restare in casa ed evitare assembramenti, mentre si multa pure il vecchietto che compra vino al supermercato, apre il nuovo ospedale alla fiera di Milano con Fontana e Gallera trionfanti ai microfoni e indovinate che succede? Che si affolla una calca di persone tra ospiti, giornalisti, dipendenti e non si sa chi, che appare ben visibile nei video e nelle interviste della mattinata.
Coronavirus, è lutto in tutta Italia: il minuto di silenzio
Ora la domanda è: comprensibile il desiderio di accreditarsi la costruzione lampo di un ospedale, ma era necessaria un’inaugurazione con conferenza stampa come fosse il battesimo delle Olimpiadi? E soprattutto: inutile raccomandare ai cittadini di non fare assembramenti se poi ci si assembra e proprio in un ospedale.
Se esci da solo per prendere una veloce boccata d’aria dopo intere giornate chiuso in casa sei un pericoloso untore, ma se organizzi una conferenza stampa affollatissima va tutto bene. #lievidifferenze#Fontana#Coronavirus#Assembramento pic.twitter.com/Ub0sHzNqst
— Adil (@unoscribacchino) March 31, 2020
Leggi anche: 1. Esclusivo TPI: “Tamponi, tracciamento digitale e niente lockdown: così abbiamo contenuto il Coronavirus”. Il ministero della Salute della Corea del Sud spiega il modello coreano / 2. Coronavirus: ecco quando si azzererà il contagio, regione per regione / 3. Coronavirus, Matteo Renzi a TPI: “Non mi rimangio nulla, la pandemia rischia di diventare carestia” / 4. Lombardia, con la sanità pubblica in tilt chi vuole operarsi (e ha i soldi) si rivolge ai privati: così si alimenta il mercato nero della salute
5. Gori: “Le bare di Bergamo sono solo la punta di un iceberg, i nostri morti sono quasi tre volte quelli ufficiali” / 6. Aversa, guarito da Coronavirus “paziente 1” viene insultato in un alimentari: “Scene di isteria ingiustificata” / 7. La strana corrispondenza tra la classifica delle città più inquinate e i focolai del Coronavirus (di S. Lucarelli)