In Italia sta crescendo l’allarme per i nuovi focolai da Coronavirus, che ormai attraversano buona parte della penisola. Non tutti, chiaramente, destano lo stesso livello di preoccupazione, ma su tutti le autorità sanitarie stanno effettuando scrupolose operazioni di monitoraggio e contenimento. In alcuni casi, si tratta di focolai che si sono generati a causa di persone tornate in Italia da altri Paesi, in particolare quelli extra Schengen.
Una delle regioni che ha registrato diversi focolai è la Toscana: qui sono state in particolare alcune comunità di peruviani e cingalesi che hanno veicolato l’infezione sia in città come Firenze sia in piccoli centri marittimi. Particolarmente colpita anche l’Emilia-Romagna: non solo il focolaio nelle ditte di spedizioni, tra cui la Bartolini a Bologna, ma anche quello che ha colpito la zona tra Cervia e Ravenna, con alcuni braccianti di origine bengalese che sono risultati positivi al Covid. Restando nel Centro Italia, numerosi focolai sono stati registrati nel Lazio. L’ultimo di questi a Fiumicino, con un inserviente bengalese che ha dato origine a una piccola catena di contagi in un ristorante.
Spostandoci al Nord, al di là della Lombardia, che resta la regione italiana di gran lunga più colpita, situazioni a rischio sono state rilevate anche in altre regioni. In Friuli-Venezia Giulia si è verificato un focolaio in un ufficio che si occupa di export con Paesi dell’area dei Balcani: i positivi sono al momento otto. In Trentino, otto contagi sono stati rilevati in una comunità di kosovari a Predazzo. E qui il contagio è partito da un cittadino che, tornato dal Kosovo lo scorso 14 giugno, non ha effettuato l’isolamento domestico, pur proveniendo da un paese extra-Ue. Al Nord, infine, va segnalato anche il caso del Piemonte, con 13 contagi in Val d’Ossola, che hanno probabilmente a che fare con l’attività del personale frontaliero.
Altre situazioni spinose si registrano in Veneto, dove l’indice di contagio è risalito mandando su tutte le furie il governatore Luca Zaia, ma anche in Sicilia e Campania. Quest’ultima regione ha affrontato di recente una dura prova, quella del focolaio di Mondragone, divenuto anche territorio di scontro politico. Il contagio è stato comunque ben contenuto, pur a fronte di un significativo numero iniziale di positivi (ben 73).
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