Sardegna, filippino scambiato per cinese e picchiato
Ennesimo episodio di razzismo legato al coronavirus avvenuto durante la notte del 6 febbraio in Sardegna, su un autobus di linea della tratta Cagliari-Assemini: un cameriere filippino di 31 anni, scambiato per cinese, è stato insultato, accusato di diffondere il virus e picchiato da un gruppo di tre ragazzi.
Ora il giovane è ricoverato all’ospedale Brotzu con un trauma facciale e una prognosi di 30 giorni.
Stando a quanto dichiarato nella denuncia sporta ai carabinieri, gli aggressori hanno iniziato ad affermare che essendo “cinese”, il ragazzo avrebbe trasmesso il coronavirus, e per questo sono subito passati ai fatti, colpendolo con violenza sul viso. I tre sono poi scesi dall’autobus e fuggiti, mentre la vittima ha raggiunto casa di un’amica e le ha chiesto aiuto facendosi accompagnare al pronto soccorso.
Sono stati i medici a chiamare il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile ella Compagnia di Cagliari che hanno raccolto la testimonianza della vittima ed effettuato un sopralluogo alla fermata del bus, dove sono state trovate tracce di sangue.
Al vaglio i filmati delle telecamere a bordo del mezzo pubblico.
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