Fase 2, le uscite da casa: sì a passeggiate, no a spostamenti tra Regioni
Mentre il governo e la task force guidata da Vittorio Colao studiano tutte le misure per la riapertura dell’Italia nella Fase 2 della lotta al Coronavirus, la maggior parte dei cittadini guarda con grande curiosità anche al dibattito sulle uscite da casa. Il premier, Giuseppe Conte, ha lasciato più volte intendere che dal 4 maggio sarà possibile uscire da casa anche senza gli ormai celebri “comprovati motivi” di necessità e urgenza: “Non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre”, ha detto anche ieri il presidente del Consiglio durante la riunione in videoconferenza con la task force.
Dunque sarà nuovamente possibile uscire semplicemente per fare delle passeggiate, magari nei parchi che – a discrezione dei singoli sindaci – potranno essere riaperti. Tuttavia, sono ancora tanti gli interrogativi. Anche se si potrà passeggiare liberamente, servirà l’autocertificazione? Se sì, in quali casi? E ancora, ci si potrà spostare da un Comune all’altro? E tra Regioni? E lo sport all’aperto? Ciò che è certo, finora, è che in tutte le uscite saranno fortemente consigliate (se non obbligatorie, ma ancora su questo la task force non ha voce unanime) le mascherine e i guanti, oltre ovviamente al rispetto della distanza di sicurezza e al divieto di aggregazione.
Per il resto, fatta salva la possibilità di fare passeggiate non per forza “in prossimità della propria abitazione”, vige un po’ di incertezza. Dal 4 maggio, data più probabile di inizio ufficiale della Fase 2, saranno infatti consentiti i trasferimenti tra Comuni all’interno della stessa Regione. No, invece, agli spostamenti tra una Regione e l’altra (se non per casi urgenti o motivi di lavoro), come anche – al momento – la possibilità di raggiungere le seconde case. In ogni caso, per spostarsi, servirà l’autocertificazione. Sono in tanti, tuttavia, a chiedersi come sia possibile coniugare tale obbligo con la possibilità di passeggiare senza motivi specifici. Cosa scrivere, in quel caso, sull’autocertificazione? Il governo non ha ancora dato indicazioni in questo senso.
Sembra, infine, che dal 4 maggio sarà consentito nuovamente praticare sport all’aperto, non per forza vicino all’abitazione. Anche in questo caso, tuttavia, sarà obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza (che per lo sport saranno aumentate a due metri), come anche fare attività motoria in solitaria o al massimo in coppia (a distanza). L’importante, per tutti, è comprendere che l’allentamento delle misure non significa che l’Italia ha sconfitto il Coronavirus. Per questo motivo, nel piano presentato dalla task force, ci sono delle clausole che permettono un passo indietro verso una forma (seppur meno dura) di lockdown in caso di peggioramento dei parametri relativi ai contagi.
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