Coronavirus, calendario riaperture Fase 2: gli ultimi aggiornamenti
In attesa che arrivi l’ufficialità con un nuovo Dpcm del governo Conte, previsto per settimana prossima, continuano a susseguirsi le indiscrezioni sul calendario delle riaperture della Fase 2 della lotta al Coronavirus in Italia, che partirà con molta probabilità il 4 maggio 2020. Ieri c’è stato un incontro, in videoconferenza, tra gli esponenti dell’esecutivo e quelli della task force guidata da Vittorio Colao, chiamato al non facile compito di stabilire quali attività commerciali e produttive hanno la priorità nella ripartenza del Paese, oltre alle regole sulle uscite da casa di tutti i cittadini. Durante la riunione, sono emerse alcune importanti novità.
Innanzitutto c’è da segnalare che c’è ancora una parte della task force che vede realizzabile una parziale riapertura già il 27 aprile. Nonostante Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza abbiano provato a frenare da questo punto di vista, spingendo per il 4 maggio, Colao ieri ha ribadito la sua volontà di riaprire il 27 aprile le aziende che hanno alcuni requisiti. Ovvero, il rispetto dei protocolli di sicurezza, sufficienti dispositivi di protezione individuale e la possibilità per i lavoratori di non congestionare i mezzi pubblici. Il premier, tuttavia, ha ribadito di voler rimanere sulla linea del 4 maggio.
Il 4 maggio, invece, è la data designata per la riapertura delle attività manufatturiere, delle costruzioni, del settore minerario, del tessile, dei servizi alle persone e di alcune attività commerciali, soprattutto all’ingrosso. Come già è emerso ieri, saranno circa 2,8 milioni i lavoratori che torneranno alle proprie attività per quel giorno, aggiungendosi a tutti coloro che non si sono mai fermati perché considerati “servizi essenziali”. Sempre il 4 maggio sarà possibile tornare a fare sport all’aperto, anche lontano da casa, con distanza di sicurezza però di due metri.
Nel corso della riunione di ieri è emersa poi, forse per la prima volta, la data dell’11 maggio. C’è l’idea, infatti, di posticipare di una settimana l’apertura di alcuni negozi al dettaglio, quelle che prevedono maggiori contatti tra lavoratore e clienti. Sarà importante evitare al massimo le aggregazioni: ecco perché rimarranno chiusi i centri commerciali e i mercati rionali. Ieri si è parlato anche di una possibile riapertura dei parrucchieri già l’11 maggio, ma il governo ha predicato prudenza.
C’è poi il tema dei bar e dei ristoranti. La task force li considera forse i luoghi in cui sarà più probabile il ritorno del contagio da Coronavirus, ecco perché si vuole temporeggiare ancora. E’ probabile dunque che la data di riapertura sia quella del 18 maggio, ma con grandissime precauzioni: capienza massima al 50 per cento del totale, massimo distanziamento possibile tra i tavoli e si valutano anche i separatori in plexiglass. Prima del 18 maggio, forse, bar e ristoranti potrebbero riaprire solo per il servizio take-away. Nessuna data stabilita, al momento, per circoli ricreativi, teatri, cinema, discoteche e tutte le attività culturali e di svago.
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