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    Coronavirus, errori nei test: c’è chi torna positivo dopo 2 tamponi negativi

    Tampone Credits: Ansa
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 8 Apr. 2020 alle 09:04

    Coronavirus tamponi: c’è chi torna positivo dopo 2 negativi

    Per mappare il Coronavirus l’alleato principale sono stati i tamponi. Ma non sempre la risposta dei test è sicura al 100 per cento.

    Diverse Regioni si stanno attrezzando con i test sierologici, più rapidi del tampone tradizionale (danno risultati in un’ora, anziché 24) e in grado di capire se l’organismo ha sviluppato anticorpi contro il virus. Lo screening riguarderà 200mila persone. Ma siamo ancora in una fase sperimentale. E non c’è la certezza che i test funzionino, avverte l’Istituto di Sanità. “L’affidabilità è ben lungi dal 100 per cento, serve cautela”, ha spiegato il direttore delle malattie infettive dell’Iss.

    Sui tamponi, che scontano peraltro la mancanza di reagenti, sembrerebbe esserci un margine di errore. La prima donna contagiata a Roma sembrava guarita, dopo due risultati negativi consecutivi. Invece, dopo un nuovo test, è tornata positiva. Secondo Rezza dell’Iss, “c’è incertezza ed è bene ammetterlo, i casi di ritorno dell’infezione sono eccezionali. Non sappiamo se chi resta a lungo positivo è ancora contagioso e quanto”.

    “Sarebbe utile effettuare un tampone di richiamo”, dice Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e virologo del Policlinico Tor Vergata di Roma. “Questo virus ha una lunga presenza all’interno dell’orofaringe. E nel nostro ospedale abbiamo notato che il tampone è molto operatore-dipendente. Ci sono operatori che hanno in gran parte risposte positive dai pazienti, altri che ne hanno in batteria di negative. L’esecuzione richiede un certo expertise. Se fatto male, il tampone può dare esito negativo. Sappiamo poi che a volte quando sembra che il virus non è più replicante, invece riprende a moltiplicarsi”. Non è una discussione tra scienziati, “si rischia di dichiarare guarito chi non lo è”.

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