Coronavirus, donna bloccata in casa nel savonese con il cadavere del marito
Dopo il caso dell’uomo napoletano che ha convissuto con il cadavere della sorella morta in casa per oltre 24 ore, un episodio simile si è verificato nel savonese, dove una donna di Borghetto Santo Spirito si trova tutt’ora nella sua abitazione con il marito morto: nessuno vuole avvicinarsi al corpo prima di conoscere i risultati del test per Coronavirus.
La dinamica è stata più o meno la stessa che si è verificata a Napoli: i soccorsi si sono rifiutati di entrare in casa per paura di contrarre il Coronavirus. L’uomo, che mostrava sintomi riconducibili al Covid-19, è deceduto nella notte di lunedì 9 marzo, stroncato probabilmente da un malore. La moglie, anche lei potenzialmente infetta, ha chiamato subito i soccorsi ma i militi, una volta arrivati sul posto, hanno deciso di non entrare nell’alloggio.
Poiché potrebbe trattarsi di un possibile contagio, per rimuovere il cadavere sarà necessario attendere l’esito dei tamponi, effettuati su entrambi. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Borghetto, Giancarlo Canepa: “Sono vicino al dolore della donna e dei parenti che stanno vivendo questa situazione surreale”. Nel caso del cittadino di Napoli, invece, sono intervenuti i carabinieri, i quali hanno obbligato le pompe funebri a rimuovere il cadavere, protetti dal materiale di sicurezza.
Nel savonese però la vicenda sembra ancora più grave perché la moglie del defunto mostra i primi sintomi di Coronaviurs. Secondo quanto riportato da un media locale che ha contattato la nipote, la donna si è affacciata disperata al balcone invocando aiuto, in attesa dei risultati dei test. “Lei è sul balcone che chiede aiuto e pietà. Dove sono i tamponi? Chi altro deve morire?”, ha dichiarato la nipote.
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