Coronavirus: ecco cosa succede il 4 maggio, dopo la fine del lockdown
È la data cerchiata in rosso sul calendario dagli italiani: ma cosa succede di preciso il 4 maggio, una volta terminato il lockdown imposto in Italia per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus? Di seguito, alcune delle ipotesi alle quali il governo, affiancato dal Comitato tecnico scientifico e dalla task force di esperti guidati da Vittorio Colao (qui il suo profilo) sta lavorando. La certezza al momento è che purtroppo non si tornerà alla normalità. Per tornare alla vita di tutti i giorni, infatti, bisognerà attendere l’arrivo del vaccino, che in molti ipotizzano possa arrivare a fine 2020. Quella ci apprestiamo a vivere infatti è la cosiddetta “fase 2”, ovvero quel periodo in cui è prevista una “convivenza” con il Covid-19. Per questo, pur avendo la possibilità di uscire, saranno comunque evitati gli assembramenti, mentre igiene e distanziamento sociale saranno le regole fondamentali per una buona convivenza non solo con il virus, ma anche tra noi stessi.
Come anticipato dai giorni scorsi dal ministro della Famiglia Elena Bonetti, parchi e ville potrebbero essere riaperti dal 4 maggio per permettere ai genitori di portare i propri figli a giocare all’aria aperta dopo quasi due mesi di lockdown. I bambini dovranno essere accompagnati da almeno un genitore e, tranne i più piccoli, saranno invitati a indossare la mascherina così come gli adulti. Ovviamente saranno vietate le attività di gruppo, mentre gli ingressi negli spazi verdi potrebbero essere contingentati. Saranno permesse quelle attività motorie, come l’utilizzo di biciclette e monopattini, che non prevedano assembramenti.
E per quanto riguarda le attività motorie riservate ai “grandi”? Vale più o meno lo stesso discorso dei piccoli. Sarà possibile praticare jogging o andare in bicicletta, purché si indossi la mascherina e si rispettino le misure di distanziamento sociale. Resta da capire se l’accesso ai parchi e alle ville sarà permesso anche agli adulti o se le attività sportive permesse saranno praticabili sempre nelle vicinanze della propria abitazione, magari allargando le attuali restrizioni, che impongono l’attività motoria a una distanza massima di 500 metri dalla propria casa. Resterà il divieto per gli sport di squadra, mentre alcune attività negli impianti sportivi, come ad esempio il tennis, potrebbero riprendere, vietando, però, l’uso di docce e spogliatoi.
Sarà possibile invitare qualche amico a casa per una cena? Si, ma a determinate condizioni. Lo afferma il sottosegretario Sandra Zampa a La Repubblica. “Se poche persone e in spazi e condizioni che garantiscono le distanze potrà essere consentito. Non si comprenderebbe perché posso stare in ambienti chiusi con altre persone in ufficio o su un mezzo pubblico e non a casa mia. Al Comitato tecnico-scientifico ho detto che un piano di ripartenza che non scommette sulla responsabilità dei cittadini è insensato. Bisogna fidarsi ed educare le persone e gli italiani fino ad ora, nella stragrande maggioranza, hanno dimostrato di rispettare le prescrizioni”.
I mezzi pubblici, ma anche i treni e gli aerei, dovranno viaggiare con una capienza ridotta di un terzo. In questa prima fase, inoltre, non sarà possibile spostarsi all’interno del proprio comune di residenza. L’invito dell’esecutivo sarà quello di spostarsi, almeno in questa prima fase, il più possibile con mezzi privati per evitare assembramenti e i contatti tra le persone.
Anche quella delle vacanze è stata un argomento assai dibattuto nelle ultime settimane. Una volta terminato il lockdown imposto per l’epidemia di Coronavirus, sarà permesso alle persone, ma non è chiaro se già dal 4 maggio, di poter raggiungere per chi ce le ha le seconde case, che siano al mare, in montagna o in campagna. Tuttavia gli spostamento potrebbero essere vietati, almeno nelle prime settimane, per i residenti che provengono dalle zone maggiormente colpite dal Coronavirus. Per quanto riguarda il mare, invece, molti stabilimenti stanno lavorando, secondo a quelle che saranno le linee guida del governo, a ingressi contingentati e al distanziamento tra un ombrellone e un altro.
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