Cortina d’Ampezzo, una delle località turistiche di montagna più note, paga un prezzo molto alto al Coronaviru. Altri sette contagiati in un giorno, in tutto sessanta cortinesi positivi al virus: circa l’1 per cento dei residenti su una popolazione ufficiale di circa 5.800 abitanti. Una percentuale che può variare a seconda del numero degli occupanti delle seconde case, che sfuggono ad ogni rilevazione.
E il Comune nel frattempo sta prendendo contromisura in previsione di Pasqua: “Una situazione che non deve assolutamente peggiorare, la prossima settimana, per Pasqua, quando ci sarà un forte contrasto all’arrivo di altre persone”.
“Lunedì 30 marzo c’era stato un rallentamento dei positivi al virus, mentre martedì ci sono stati questi nuovi casi, così da portare il totale a sessanta. Mi conforta però il continuo aggiornamento che ho dalla locale sezione della Croce Bianca: i loro mezzi di soccorso sono usciti pochissime volte nelle giornate di domenica, lunedì e martedì, per trasportare malati all’ospedale. È una situazione ben diversa dal picco di interventi che c’era stato fra il 26 e il 27 marzo. Ed è oltremodo positivo il fatto che il 90 per cento dei contagiati sia in buone condizioni; pochi sono ricoverati all’ospedale di Belluno; nessuno è in terapia intensiva. Confido che tutti loro possano andare verso una stabilizzazione e che dalla prossima settimana ci siano le prime guarigioni, certificate dai successivi tamponi”, ha spiegato a Leggo il sindaco Gianpietro Ghedina.
Il sindaco ha anche imputato l’alto contagio al fine settimana del 7 e 8 marzo, quando nella valle c’erano trentamila persone: “Chi non ha flussi turistici, nel proprio paese, ha una situazione completamente diversa. Nel numero di contagiati siamo in linea, o forse un po’ al di sotto, con altre località invernali, in particolar modo quelle ladine delle Dolomiti, a cui facciamo riferimento: le valli Badia, Fassa, Gardena, destinazioni come Ortisei, Corvara, Canazei. Questo andamento dei contagi, in forte crescita sino al 23 marzo, ora sembra davvero assestarsi e faremo il possibile perché non ci sia una nuova accelerazione”.
“La gran parte dei positivi è di Cortina, residente o domiciliato; qualcuno era qui per lavoro, per la stagione invernale. La percentuale dei forestieri è marginale. Per quanto riguarda Pasqua e Pasquetta, l’augurio è di trascorrere una buona festa. A casa. Chiedo davvero che tutti se ne stiano a casa”.
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