Coronavirus, il capo della task force della Lombardia: “Il virus non si è indebolito, ecco perché calano i morti”
Secondo Vittorio Demicheli, epidemiologo a capo della task force lombarda, il Coronavirus non si è indebolito come sostengono alcuni suoi colleghi, spiegando anche perché sono calati i morti per Covid-19 con la Lombardia che nella giornata di domenica 24 maggio ha addirittura registrato 0 decessi. Un dato che ha fatto gridare “al miracolo” molti osservatori, ma che secondo Demicheli, direttore sanitario dell’Ats di Milano, ha una spiegazione ben precisa. “Man mano che l’epidemia anche in Lombardia retrocede – ha dichiarato l’epidemiologo al Corriere della Sera – si ragiona su numeri sempre più piccoli. Il dato dei decessi rispecchia l’andamento anche se indica sempre storie cliniche iniziate qualche settimana prima. È una conseguenza anche del dato che emerge dalle terapie intensive”. Secondo l’esperto infatti “A morire sono quasi sempre i malati più gravi che spesso erano intubati. Se il numero nelle ultime settimane è sceso da oltre 1.300 ai 197 di ieri significa che sono molte meno anche le persone con un quadro clinico compromesso. I dati vanno letti nel loro complesso”.
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Possibile che il calo dei positivi e dei decessi sia dovuto a un indebolimento del Covid-19, così come sostenuto da alcuni virologi? L’idea di Demicheli su questo argomento non lascia spazio a interpretazioni. “Su questo non si hanno certezze – dichiara Demicheli – Credo invece che stiamo vivendo un fenomeno che gli inglesi chiamano harvesting. Il virus ha fatto la cosiddetta ‘mietitura’, ha accelerato quindi il percorso clinico di persone fragili, in molti casi con altre patologie. Può essere che ora abbia consumato il bacino dove poteva fare più danni e si presenti con letalità contenuta”.
Aldilà di questo, secondo l’epidemiologo il dato più importante arriva dal numero di chiamate che arrivano al 118 “tornate a numeri pre-Covid, dopo essere stata piatta ma rilevabile nelle ultime settimane”. Su quando la Lombardia potrà avvicinarsi a zero contagi Demicheli risponde: “Non possiamo escludere una ripresa del contagio e un’oscillazione dei numeri dato che ora la gente sta tornando alla vita di prima. La prima riapertura del 4 maggio sembra assorbita. Se il trend dovesse continuare ad essere questo in un paio di settimane potremmo arrivare a numeri minimi”.
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