“Sono positivo al Covid-19. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese”.
È l’annuncio shock dell’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso che ha aggiunto: “Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena”.
Ma oltre i suoi collaboratori più stretti, quali sono le persone che sono entrate in contatto con Bertolaso, dopo che è stato nominato consulente del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per la gestione dell’emergenza Coronavirus?
Soltanto ieri, lunedì 23 marzo, Guido Bertolaso arrivava al porto di Ancona su un elicottero dei carabinieri. L’ex capo della Protezione Civile nazionale era stato chiamato dal presidente Luca Ceriscioli per gestire la fase decisiva della lotta al virus. “Questa è la mia terra – aveva dichiarato -, sto dando una mano dove me lo chiedono, figuriamoci se non vado nelle Marche”.
Il 19 marzo, il sindaco di Milano Beppe Sala ha incontrato Bertolaso su ospedale Fiera. “Ieri sera ho incontrato Guido Bertolaso”, diceva il sindaco nel video messaggio quotidiano su Facebook. “Lo conosco da anni – spiega – e ho avuto la sensazione di confrontarmi finalmente con qualcuno che sa esattamente di cosa parla. Mi ha spiegato dell’ospedale in Fiera, che io supporto, e mi ha spiegato che un conto è l’ospedale come struttura fisica, ma poi per farlo funzionare servono tre cose nelle quali noi siamo carenti: in primis i respiratori; poi i dispositivi di sicurezza individuale, come camici e mascherine e infine medici e infermieri. A noi manca un po’ tutto”.
Il 16 marzo, Gallera, l’assessore lombardo al Welfare, alle 17 ha incontrato Bertolaso per il nuovo ospedale nella zona della Fiera. “Ci sarà anche l’ad della Fiera, Pazzali”, aggiungeva Giulio Gallera, durante una diretta su Facebook.
Ci si domanda quindi quante siano realmente le persone che dovrebbero procedere con un periodo di isolamento e ulteriori verifiche, per evitare ulteriori contagi.