Bassetti: “Coprifuoco nelle città soluzione opportuna”
“L’ipotesi del coprifuoco dopo le 22 potrebbe essere una soluzione alternativa al lockdown, ma solo in alcune situazioni e non su base nazionale. Penso a Milano, all’area di Genova, a Roma e anche nel Lazio. Sicuramente potrebbe essere uno strumento per limitare la circolazione notturna, quando è più difficile il controllo del territorio e c’è anche più leggerezza nei comportamenti da rispettare” lo ha detto all’Adnkronos Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria.
Bassetti è l’esperto che nel corso dell’estate ha affermato – insieme ad altri medici – che la carica virale del Sars-Cov2 era mutata, che il virus era più debole e aveva “perso forza” rispetto ai mesi precedenti, quando l’epidemia ha contagiato e ucciso migliaia di persone in Italia. Oggi l’infettivologo afferma che “va fatto qualcosa” perché “la situazione epidemiologica è rapidamente peggiorata e non ci aspettavamo di vedere numeri così importanti così presto. “È stata anticipata la previsione dei casi di 3-4 settimane con una brusca accelerazione – ha affermato -. Troppi atteggiamenti lassisti in giro rispetto alle misure da tenere. Gente che non indossa la mascherina o la tiene giù. Tutti devono remare dalla stessa parte, non è possibile che si pensi che questo virus sia il problema sempre di quello vicino a noi”, ha aggiunto Bassetti.
Insieme al professore del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo e ad altri medici come Giorgio Palù e Arnaldo Caruso, Bassetti aveva sottoscritto a giugno il manifesto dei “pragmatici” secondo cui del Coronavirus esistevano ormai “pochi sintomi” e chi contraeva il Covid-19 correva un bassissimo rischio di aggravarsi perché la carica virale era diventata meno contagiosa. Ora però proprio Bassetti invoca il coprifuoco.
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