Coronavirus, a Bari i parchi pieni: il sindaco è costretto a chiuderli personalmente
Coronavirus, il sindaco di Bari, Antonio Decaro allontana le persone dai parchi e li chiude personalmente. Il primo cittadino fa un blitz al parco di Largo Due Giugno dove questa mattina c’erano decine di persone “assembrate”. Chi gioca a basket, chi è sdraiato a prendere il sole. Una normale giornata di vacanza d’inizio primavera. Peccato che l’Italia sia in quarantena per l’emergenza da Coronavirus. I numeri della Protezione Civile parlano di oltre mille morti e più di 12mila contagi e medici e politici chiedono di “stare a casa”.
Terzo giorno di quarantena per il Paese, dopo che il Dpcm del 10 marzo ha dichiarato tutta Italia “zona rossa”. #Iorestoacasa è l’hashtag che impazzisce sui social, è la richiesta dei politici, è la preghiera di medici, infermieri e operatori sanitari che stanno lavorando giorno e notte, ininterrottamente da più di due settimane per sconfiggere l’epidemia di Coronavirus. Il sistema sanitario nazionale è in collasso e saranno enormi le ripercussioni sull’economia nazionale.
Eppure oggi, al parco di Largo Due Giugno a Bari, le persone giocavano a basket, passeggiavano in compagnia e prendevano il sole come se fosse una qualunque domenica primaverile. Così il sindaco Antonio Decaro, si è dovuto personalmente recare al parco, per allontanare i cittadini e ricordargli che “questa è una emergenza, non una vacanza“. Alle richieste del sindaco di “rispettare le regole” alcuni cittadini hanno ribadito con un “e allora perché non li chiudete i parchi?”. E infatti da oggi i parchi di Bari saranno chiusi. Li ha chiusi personalmente lui, il sindaco, ricordando ai cittadini che questo “Non è un telefilm, è una cosa seria. Bisogna andare a casa”.