Coppia sceglie il suicidio assistito in Svizzera: lui aveva un male incurabile
Ottantuno anni lui, settantasette lei, erano sposati da 55 anni. Una vita insieme. Un grande amore. Ed è così che i due coniugi triestini hanno voluto mettere fine alla loro vita insieme. Arrigo Crisciani, questo il nome dell’uomo, era affetto da un male incurabile e la moglie, Monika Schnell, non avrebbe retto al dolore della perdita. Da qui la decisione comunicata alla tre figlie.
Sono state proprio le tre donne a raccontare al quotidiano triestino Il Piccolo, la storia. Il 24 febbraio scorso, in un appartamento in provincia di Basilea, la loro storia è finita per sempre. In una casa affittata dalla “Pegasos Swiss Association”, organizzazione senza fini di lucro che accompagna le persone nelle loro ultime ore di vita, la vicenda ha avuto il suo epilogo: poche settimane prima entrambi avevano scelto il suicidio assistito, dopo che le condizioni di salute dell’ex assicuratore si erano aggravate, e anche la moglie non stava bene.
“Quando io e le mie sorelle siamo entrate nella stanza e mamma e papà ormai erano spirati – racconta oggi Raffaela al quotidiano Il Piccolo – non c’ era sofferenza nei loro volti. Le loro vite erano una cosa sola, hanno scelto una fine dignitosa. Oggi ci mancano, ma è una nostalgia dolce. In questi giorni vedo in tv le persone che muoiono da sole in ospedale a causa del virus… penso che noi abbiamo avuto il privilegio di vivere un lungo addio, sereno”.
Una morte dura da affrontare ma che almeno ha potuto contare sull’unione dell’intera famiglia: le figlie, infatti, appresa la decisione, hanno accompagnato i genitori in Svizzera.
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