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    Attaccata alle Tre Cime di Lavaredo coppia spagnola rifiuta ogni tipo di aiuto, poi il lieto fine

    L'incredibile vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso gli uomini del Soccorso alpino

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Set. 2019 alle 17:29

    Attaccata alle Tre Cime di Lavaredo coppia spagnola rifiuta ogni aiuto

    Una coppia spagnola è attaccata alla Tre Cime di Lavaredo da tre giorni: i due hanno rifiutato ogni tipo di aiuto per tre giorni fino alla conclusione della vicenda, che li ha visti salire su un elicottero del soccorso alpino.

    La vicenda, che ha dell’incredibile, è stata raccontata sul profilo Facebook del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Secondo quanto ricostruito, due cittadini di Barcellona, 45 anni lui, 36 lei, da sabato 31 agosto erano bloccati su un parete delle Tre Cime di Lavaredo, le cime più famose delle Dolomiti.

    A dare l’allarme erano stati i genitori dell’uomo, che attendevano l’uomo presso il rifugio Auronzo. Quando non lo hanno visto arrivare, si sono preoccupati e si sono rivolti immediatamente alle autorità. Un elicottero del Soccorso Alpino, così, si è immediatamente alzato per andare alla ricerca dei due scalatori.

    Quando sono stati individuati, a metà della Via Cassin, i due hanno rifiutato il soccorso.

    La stessa scena si è ripetuta il giorno seguente, domenica 1 settembre. I due, infatti, erano convinti di essere vicino alla cima e volevano continuare la scalata senza nessun tipo di aiuto esterno.

    Oggi, lunedì 2 settembre, al terzo tentativo i due spagnoli hanno accettato l’aiuto dei soccorritori.

    L’intervento di recupero è avvenuto a 2750 metri di quota: grazie a una difficile manovra di avvicinamento, un elicottero è riuscito ad avvicinarsi alla parete, favorendo l’imbarco dei due scalatori.

    I due alpinisti stanno bene e sono stati trasportati al rifugio Auronzo dove hanno potuto riabbracciare i loro cari. I due hanno ribadito ai soccorritori di essere convinti di poter arrivare autonomamente in cima. In realtà, per terminare la scalata mancavano ancora una ottantina di metri, anche piuttosto impegnativi.

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