Una chat di classe nella quale gli studenti avrebbero dovuto scambiarsi compiti e consigli era diventata un mix di foto porno, insulti all’Olocausto di matrice nazifascista, foto dei professori con sberleffi e insulti. Chi gestiva la chat è stato denunciato dai carabinieri al Tribunale per i minorenni di Como con una serie di ipotesi tra cui diffamazione, pornografia minorile, apologia di fascismo.
Siamo a Menaggio (Como), in un istituto superiore. Le denunce hanno riguardato cinque ragazzi e una ragazza tra i 14 e i 16 anni, anche se nella chat erano presenti tutti gli studenti della classe, circa 20. I fatti, peraltro – durati per tutto l’anno scolastico appena concluso – erano già stati oggetto di un consiglio di classe straordinario durante il quale erano stati presi provvedimenti disciplinari verso alcuni ragazzi, che erano stati sospesi.