L’Italia – come già accaduto nella prima ondata – si ritrova in questi giorni spaccata in due tra Nord e Sud sui numeri del Covid per quel che riguarda ricoveri, terapie intensive e soprattutto i decessi, con dati aggiornati alla giornata di ieri, 16 dicembre 2020. Ad evidenziarlo sono i grafici elaborati da TPI che mettono a confronto la situazione Regione per Regione. I grafici non partono dai dati assoluti – i numeri dei bollettini che vengono divulgati quotidianamente – ma da quelli relativi, calcolati sui 100mila abitanti, quindi emblematici, perché non influenzati dal numero degli abitanti delle diverse Regioni. I morti rispetto alla popolazione, in particolare, sono di più nelle Regioni del Nord rispetto a quelle del Sud.
I dati Regione per Regione: ricoveri, terapie intensive e morti su 100mila abitanti
RICOVERI – La regione col numero più alto di ricoveri su 100mila abitanti è il Piemonte, a quota 85 (in trend di diminuzione rispetto ai 92 di mercoledì 9 dicembre). Seguono la provincia autonoma di Trento (77), Emilia Romagna (62), Veneto (55). La prima metà della classifica è formata da Regioni del Nord, con le uniche eccezioni del Lazio (49, alla pari con Lombardia e Liguria) e dell’Abruzzo (46). Tra le Regioni del Sud quella con il numero maggiore di ricoverati, in proporzione, è la Puglia (37), mentre in fondo alla classifica troviamo la Calabria, ferma a quota 16.
I dati dei ricoveri su 100mila abitanti (16.12.2020)
TERAPIE INTENSIVE – Per quanto riguarda le terapie intensive, il record va alla provincia autonoma di Trento (9.2), seguita da Veneto (7.1), Lombardia (6.3) e Piemonte (5.9). In generale, anche qui si ripropone la divisione Nord-Sud, con i dati rilevanti da segnalare di alcune Regioni del Centro: Toscana (5.4), Umbria (5.3) e Lazio (5.2). In fondo alla classifica ancora una volta la Calabria (1.1).
I dati dei ricoveri in terapia intensiva su 100mila abitanti (16.12.2020)
MORTI – Il numero dei decessi su 100mila abitanti vede in testa il Friuli Venezia Giulia (17.2), seguito dal Veneto (13.6), provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta (entrambi a 13.5). Tra le Regioni del Sud il primato va ancora una volta alla Puglia (6.9) mentre la Calabria è l’ultima con 1.9 morti ogni 100mila abitanti.
I dati dei decessi in 7 giorni su 100mila abitanti (Dal 9.12.2020 al 16.12.2020)
Da segnalare che la divisione tra Nord e Sud per quanto riguarda i decessi per Covid potrebbe in parte essere dovuta a una minore aspettativa di vita registrata in alcune Regioni del Sud Italia, come ha sottolineato a TPI alcune settimane fa il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e segretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti. “La bassa mortalità in Campania rispetto alle infezioni da Covid”, sosteneva il medico, “va legata al fatto che siamo la Regione più giovane d’Italia, perché in Campania l’aspettativa di vita è più bassa“.
“Da noi si vive in media alcuni anni in meno”, ha spiegato, “quindi la diffusione della patologia ha una media d’età più bassa. Ora le dirò un’affermazione che sembrerà brutale, detta da un medico: chi doveva morire di Covid in Campania è già morto due o tre anni fa. Parlo a livello statistico, ovviamente, perché gli 85enni li abbiamo anche qui, ma ne abbiamo di meno”. Per quanto riguarda ricoveri e terapie intensive, un altro elemento di differenziazione, è probabilmente la capacità strutturale sanitaria delle diverse Regioni, dunque i posti ospedalieri disponibili.
I dati assoluti su ricoveri, terapie intensive e decessi Regione per Regione
I dati di una settimana fa Regione per Regione
I dati dei ricoveri in terapia intensiva su 100mila abitanti (9.12.2020)
I dati dei decessi in 7 giorni su 100mila abitanti (Dal 2.12.2020 al 9.12.2020)
Una nuova rubrica per leggere i numeri del Covid
La nuova rubrica di TPI “Come leggere i numeri Covid” nasce dall’idea di selezionare alcuni dati salienti per comprendere meglio l’impatto della pandemia di Covid-19 in Italia. Abbiamo scelto di fornire solo pochi dati, una volta a settimana, in aggiunta rispetto al bollettino del ministero della Salute di cui diamo conto quotidianamente.
Si tratta dell’andamento di ricoveri, terapie intensive e decessi Regione per Regione su 100mila abitanti. In quanto proporzionati al numero di abitanti, questi numeri possono raccontare in modo più oggettivo la situazione delle singole regioni, dove il numero assoluto di casi o di positivi è naturalmente figlio del numero complessivo di abitanti.
Abbiamo deciso di lasciare da parte il numero dei nuovi casi perché questo dato è influenzato dal numero di tamponi eseguito in ogni regione. Un numero che, a sua volta, dipende dalle risorse e dalle singole capacità delle strutture regionali. I dati sono ricavati dalla rubrica “Numeri in pillole” di Paolo Spada su Pillole di Ottimismo, basata sui numeri forniti dal ministero. I grafici sono realizzati da TPI.
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