Covid in Italia, i nuovi colori delle Regioni da domenica 31 gennaio
L’allentamento delle misure restrittive potrebbe riguardare anche la Lombardia, finita al centro delle polemiche con l’Istituto superiore di sanità e il ministero alla Salute dopo il caos sui dati che l’hanno portata (per errore) in zona rossa il 15 di gennaio, quando aveva un Rt di 1,4.
Covid, i nuovi colori delle Regioni secondo le proiezioni
La regola generale dice che prima di passare da un colore all’altro, la Regione debba restare in una zona almeno due settimane prima di passare a quella con meno restrizioni. E così l’Emilia-Romagna, la Calabria e il Veneto, che sono arancioni dall’8 gennaio, è molto probabile che diventeranno gialle. Il 15 gennaio sono diventate arancioni anche Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli e Abruzzo. Queste regioni alla fine della settimana saranno rimaste per 14 giorni in quella zona e nel monitoraggio di venerdì scorso avevano dati da gialla. Se quei numeri domani, venerdì 29 gennaio, saranno confermati potranno tornare nella classificazione con meno restrizioni e quindi in zona gialla. Anche se, secondo quanto riporta Repubblica, si teme che il Lazio possa restare un’altra settimana in arancione. Stesso discorso vale per la Lombardia: è in zona arancione da venerdì scorso ma è stata riclassificata in arancione anche per la settimana precedente, in base alla rettifica. Quindi dovrebbe restare arancione. Dovrebbero rimanere gialle la Toscana, il Molise, la Basilicata, la Campania e la Provincia di Trento. Puglia, Umbria e Sardegna resteranno arancioni perché l’altra settimana avevano dati compatibili con quella zona. Se anche domani andassero bene sarebbero solo alla prima settimana con numeri da giallo. Dovranno quindi aspettare. Infine, la Provincia di Bolzano e la Sicilia, che ad oggi sono le uniche due zone rosse, potrebbero finire entrambe in arancione. Restano però ancora dubbi su Bolzano, perché ha visto ancora un aumento significativo di nuovi casi che potrebbe mantenerla nella zona rossa. La decisione definitiva è attesa domani, venerdì 29 gennaio.