Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire dal 14 giugno, che dispone il passaggio in zona bianca per Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento.
Questi territori vanno così ad aggiungersi a Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo (entrate in bianco il 7 giugno) e a Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise (che sono in questa fascia già dal 31 maggio). Diventano quindi 12 le regioni che, insieme a una provincia autonoma, si trovano in zona bianca.
L’ordinanza segue le indicazioni della Cabina di Regia di regia costituita da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, riunitasi oggi, 11 giugno, come ogni venerdì, per determinare il nuovo colore delle regioni in relazione alla fascia di rischio contagio da Covid. Il miglioramento dei dati potrebbe presto portare tutta Italia in zona bianca.
Con l’attuale andamento, ha annunciato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, “riteniamo che la previsione di tutte le regioni in zona bianca per fine giugno si possa verificare”.
Le regioni in bianco dal 21 giugno
Per passare in zona bianca servono tre monitoraggi consecutivi sotto la soglia d’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti. Dal 21 giugno dovrebbe toccare ad altre regioni attualmente in giallo. Le regioni interessate sono: Toscana, Sicilia, Campania, Calabria, Marche, Basilicata e provincia autonoma di Bolzano.
La Valle d’Aosta, ultima a lasciare il rosso, dovrebbe restare gialla fino al 28 giugno, ma il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha chiesto di anticipare: “Visti i dati, ho scritto al presidente Draghi e al ministro Speranza per chiedere che la Valle d’Aosta venga collocata in zona bianca già dal 21 giugno, anziché dal 28 come dovrebbe essere sulla base delle norme attuali”.
Le regole della zona bianca
Per la zona bianca è prevista l’eliminazione di quasi tutte le restrizioni, ad eccezione dell’obbligo di indossare le mascherine e il distanziamento sociale. Viene rimosso il limite orario del coprifuoco e gli spostamenti sono liberi. Nei bar e nei ristoranti al chiuso possono sedere allo stesso tavolo al massimo sei persone (o più persone, purché appartenenti al massimo a due nuclei familiari), mentre all’aperto non ci sono limitazioni. In zona bianca aprono anche le piscine coperte, centri benessere, sale gioco, parchi a tema, centri sociali e culturali.
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