Gabriele Bianchi, uno dei quattro fermati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte (qui un suo profilo), ad agosto apparve in un servizio della Rai a Cori, dove aveva aperto un negozio di frutta e verdura, e veniva descritto come “eccellenza imprenditoriale”.
Gli elogi imprenditoriali
Nel servizio Rai andato in onda durante il Tg3 Lazio del 4 agosto 2020 il giovane veniva lodato per il “coraggio” imprenditoriale, in quanto aveva deciso di investire in un lavoro autonomo nonostante le incertezze della pandemia. Nel servizio viene raccontato come “un raggio di sole ai tempi del Covid”. “Ho aperto circa un mese fa – diceva Gabriele Bianchi alla giornalista Gemma Giovannelli -. No, non ho avuto paura. Anche perché ci credo molto”.
Chi sono gli aggressori
In prima fila nell’aggressione del 5 settembre al 21enne italo-capoverdiano Willy – oltre Francesco Belleggia e Mario Pincarelli – ci sarebbero stati proprio i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di 24 e 26 anni, lottatori di MMA, oggi descritti dagli amici di Willy come “picchiatori di professione. Bulli con il culto della violenza pura. Ragazzi con precedenti per spaccio e lesioni”.
Sono tutti indagati per omicidio preterintenzionale, mentre il quinto membro della gang, ora in stato di fermo, potrebbe dover rispondere di favoreggiamento in omicidio per aver fatto da autista nella spedizione contro Willy. I quattro attualmente si trovano nel carcere di Rebibbia e nei prossimi giorni ci sarà l’udienza di convalida.
Tutti gli approfondimenti di TPI sull’aggressione di Colleferro: 1. LA CRONACA: 21enne interviene per difendere un amico: massacrato a morte dal branco / 2. LA RICOSTRUZIONE: “Vi prego basta, non respiro più, così è morto Willy / 3.LA BIO: “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy
4. I PROFILI: Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro / 5. IL DETTAGLIO: Uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambini / 6. LE OPINIONi: Se a uccidere un bianco fossero stati 4 neri sarebbe scoppiato il finimondo (di G. Cavalli) e Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta)