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    Claudio Mandia, morto a 18 anni a New York: spunta l’ipotesi del suicidio

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 22 Feb. 2022 alle 10:24

    Continuano le indagini per fare chiarezza sulla morte di Claudio Mandia, il 18enne di Salerno trovato morto alla vigilia del suo compleanno in un college di New York. Anche se nessuno parla ufficialmente di suicidio, tutte le indicazioni raccolte tra gli studenti e le persone che si occupano dell’indagine parlano di un gesto disperato di Claudio Mandia che, alla vigilia del suo 18esimo compleanno, aveva visto il suo percorso accademico alla EF Academy troncato da un provvedimento disciplinare. Espulso dalla scuola, è rimasto in isolamento in una camera riservata agli studenti sospesi per ben tre giorni, in attesa dei genitori. Lì è maturato il suicidio.

    Amato e benvoluto da tutti, studenti e docenti, Claudio era un ragazzo solare e molto vivace, popolarissimo in tutto l’istituto. L’ipotesi del suicidio infatti non è ben vista da amici e colleghi.

    “Un malore”, si è detto nelle ore successive. Oggi sulla stampa italiana circolano varie ipotesi su cosa possa essere successo. La famiglia dello studente di Battipaglia ha subito parlato di “trattamenti inimmaginabili” ricevuti prima della sua tragica morte. Dettagli ufficiali non ce ne sono, i genitori di Claudio, il papà Mauro, imprenditore con un’attività di esportazione all’estero di surgelati e la madre, Elisabetta Benesatto, docente di Scienza delle Comunicazioni nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sono a New York e si sono affidati al prestigioso studio legale Bochetto- Lentz con sede nel New Jersey. L’autopsia fornirà informazioni decisive, ma le indagini sono già iniziate e gli inquirenti hanno sentito alcuni compagni di college per fare chiarezza sulle ultime ore di vita di Claudio Mandia.

    Tra le ipotesi, racconta oggi Repubblica, c’è anche quella del gesto estremo del giovane, disperato per una severa sanzione, l’isolamento nella sua stanza accompagnato dalla minaccia di espulsione dall’istituto, che gli sarebbe stata applicata dopo la contestazione di una presunta irregolarità (un sospetto plagio) nello svolgimento di un compito. “Con il pericolo incombente di essere costretto, contro la sua volontà e per motivazioni che riteneva ingiuste, a lasciare il college dove studiava con profitto da due anni, Claudio sarebbe caduto nello sconforto”.

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