In una mail inviata ai suoi sottoposti, citava riga per riga il discorso con cui Benito Mussolini rivendicava la responsabilità politica dell’omicidio Matteotti: dopo la polemica si è dimesso Claudio Anastasio, presidente di “3-I”, la società pubblica che gestisce i software e i servizi informatici di enti come Inps, Istat e Inail.
Il messaggio inviato ai componenti del consiglio di amministrazione riportato da Repubblica – ricalcava le parole del “Duce” pronunciate il 3 gennaio 1925, in un momento storico che diversi esperti fanno coincidere con l’inizio della dittatura. “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito?”, si leggeva nella mail. “Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo”.
Le opposizioni avevano immediatamente chiesto un passo indietro di Anastasio, scelto da Giorgia Meloni per guidare la società. La senatrice Pd Simona Malpezzi ha attaccato su Twitter: “Questa è la cifra della classe dirigente scelta dalla destra. È una vergogna”.
“Le frasi di Anastasio rappresentano il modo di portare avanti quel revisionismo storico che la destra vorrebbe compiere”, accusa il co-portavoce di Europa Verde ngelo Bonelli, mentre il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parla di un “un episodio incredibile ma che è accaduto davvero nel 2023”.