Claudio Anastasio dopo l’email in cui cita Mussolini: “Una provocazione”
Claudio Anastasio, manager della società pubblica 3-I S.p.A., dopo essersi dimesso si è scusato per l’email inviata ai componenti del cda nella quale citava il discorso di Benito Mussolini in Parlamento dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti. Anastasio ha definito l’email resa nota da Repubblica “una provocazione”.
Sempre a Repubblica spiega: “Il mio errore pubblico in email privata è gravissimo e non giustificabile. Giuste e doverose le mie immediate e irrevocabili dimissioni nel solo interesse di gestione della cosa pubblica e del governo pro-tempore. Potevo giustificare di essere stato hackerato come hanno fatto altri esponenti politici prima di me: ma non è vero, proteggo i miei account di posta elettronica a massimo fattore come volevo così proteggere le connessioni di tutti i cittadini; potevo supportare giustificazione che il testo è stato scritto da un’intelligenza artificiale: anche questo non vero, ma verosimile, e si apre un tema etico sulle evoluzioni dell’intelligenza artificiale. Invece mi sono assunto le mie uniche responsabilità in merito e mi sono dimesso all’istante”.
E ancora: “Riconosco grave la mia unica scivolata di contesto: storico e politico. Si pubblichino anche tutte le mie altre email intercorse sulla gara pubblica di Inps di 1 miliardo di euro, ma che io non fornisco, poiché ho il senso istituzionale di riservatezza ai sensi della nostra Carta costituzionale, il cui dileggio nei miei confronti è sfuggito a taluni in seno ai componenti del CdA della 3-I S.p.A. di Stato. Chiedo scusa agli italiani e al Governo di essere stato artefice di una comunicazione così riservata, se pur in senso provocatorio, per stimolare migliore riflessione su una gara pubblica di INPS da 1 miliardo di euro”.