“Sono stanca, ieri ero ubriaca, ho fatto una cazz… Poi ti racconterò”, è il messaggio che la presunta vittima di stupro da parte del gruppo composto da Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria in Sardegna nel 2019 avrebbe mandato alle amiche la sera dopo, e che ora è finito nel processo. Secondo la difesa, tenuta da Giulia Buongiorno e Dario Romano, il contenuto della chat sarebbe una prova dello stato psicofisico alterato dell’allora diciannovenne e dunque dell’infondatezza della sua accusa.
Ieri intanto si sono presentati a sorpresa in udienza, al Tribunale di Tempio Pausania, Edoardo Capitta e Vittoria Lauria, due dei quattro accusati, che hanno voluto essere presenti anche se non dovevano essere sentiti. “Sono venuti per farsi vedere così hanno dimostrato che esistono, perché a questo punto dubito anche della mia esistenza in questo processo”, ha detto uscendo dal palazzo di giustizia l’avvocato Andrea Vernazza, difensore di Grillo jr. L’udienza è iniziata intorno alle 13 e andata avanti per oltre 6 ore con alcune pause. La prima a porte chiuse si era tenuta lo scorso 16 marzo.