La variante inglese del virus Sars-CoV-2 circola in Italia in maniera sostenuta, essendo stata riscontrata in quasi il 20 per cento dei casi (un caso su 5). È quanto emerge dai risultati preliminari della “flash survey” condotta dall’Istituto superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali. A livello nazionale la stima di prevalenza è pari a 17,8 per cento.
Il risultato è in linea con quello di altre survey condotte in Europa, ma la variante inglese è probabilmente destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi, secondo quanto afferma il ministero della Salute (qui le ultime notizie di oggi sul Covid in Italia e nel mondo).
L’indagine di ministero e Iss
Ministero e Iss hanno chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 8 febbraio. I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione.
Nell’ultima settimana di monitoraggio viene confermata “la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro paese”. Secondo il report di ministero della Salute e Iss, “in questa fase delicata dell’epidemia si confermano per la seconda settimana segnali di contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.
“L’attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali”, si legge nella bozza. In alcuni contesti, rilevano i tecnici, “un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica”.
“Ci aspettiamo numerosi casi di variante inglese, ma non è un evento inatteso”, ha dichiarato all’Agi il direttore del dipartimento di Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, commentando i dati dell’indagine a campione. “Nonostante questo abbiamo assistito a una corsa al colore giallo”, aggiunge Galli, secondo il quale la variante inglese “diventerà probabilmente uno degli elementi dominanti di gran parte delle nuove infezioni”.
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