Il neonato partorito da Chiara Petrolini lo scorso 7 agosto, morto dissanguato e poi sepolto dalla madre 22enne nel guardino di casa sua a Traversetolo, in provincia di Parma, avrà un nome e un funerale. Così stabilisce la legge italiana a tutela del diritto all’identità personale.
La Procura di Parma dovrà rivolgersi al Comune di Traversetolo per effettuare la registrazione di nascita e morte del neonato. La scelta del nome spetta ai genitori: la stessa Petrolini, che si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere, e il suo ex fidanzato Samuel, anche lui 22 anni, tenuto all’oscuro dell’intera vicenda. Bisognerà raggiungere un accordo tra le rispettive famiglie, altrimenti sarà la Procura ad attribuire un nome al neonato e a organizzare le esequie e la sepoltura.
Per quanto riguarda invece l’altro neonato trovato sepolto nel giardino di casa di Petrolini, bisognerà attendere gli esiti dell’autopsia. La ragazza sostiene che il piccolo – dato segretamente alla luce il 12 maggio 2023 e trovato dai Carabinieri circa due settimane fa – sia nato morto.
“La comunità ha bisogno di rimanere in silenzio per leccarsi ferite profonde. Ora è giusto solo avere un pensiero per questi due bimbi che non hanno avuto la fortuna di poter crescere”, sottolinea il sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto.
Intanto, è stato fissato per giovedì 26 settembre l’interrogatorio di garanzia di Petrolini davanti al Gip del Tribunale di Parma.