Chiara Friggeri, 18 anni, morta per overdose di cocaina a Monfumo (Treviso)
Chiara Friggeri, 18 anni, è morta venerdì 12 giugno nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Castelfranco Veneto in seguito a una overdose di cocaina. La giovane di Monfumo (Treviso) era ricoverata da domenica notte e le sue condizioni erano apparse critiche fin da subito.
La 18enne si trovava a casa della madre con la quale viveva. Chiara era appena rientrata dal Piemonte, dove era rimasta bloccata durante il lockdwon imposto per il Coronavirus. Alloggiava dal fidanzato 30enne che si trovava con lei quando ha avuto il malore. L’uomo ha lanciato l’allarme chiamando la madre della ragazza dicendole che la figlia aveva perso i sensi. La ragazza aveva assunto cocaina, mentre risulta che il fidanzato quella sera non avrebbe assunto sostanze stupefacenti. Chiara è morta dopo cinque giorni di agonia, lascia la mamma e i fratelli con i quali viveva a Monfumo e il papà che si era trasferito in Spagna.
La procura aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per lesioni, che è stato poi modificato in morte in conseguenza di altro reato. Gli inquirenti dovranno accertare chi ha venduto la droga alla diciottenne. L’ipotesi principale è che la sostanza assunta dalla ragazza fosse stata tagliata male. Sono in corso le analisi, dai risultati dipenderà il proseguo delle indagini. Nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Giulio Caprarola titolare del fascicolo, disporrà l’autopsia sul corpo di Chiara Friggeri.