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    La procura di Milano chiude l’inchiesta su Chiara Ferragni: “Verso la richiesta di rinvio a giudizio per truffa aggravata”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 4 Ott. 2024 alle 11:31 Aggiornato il 4 Ott. 2024 alle 11:35

    La procura di Milano chiude l’inchiesta su Chiara Ferragni

    La procura di Milano ha chiuso l’inchiesta su Chiara Ferragni per le operazioni di beneficenza, che sarebbe stata mascherata come tale, per il pandoro Balocco “Pink Christmas” del Natale 2022 e le “Uova di Pasqua – sosteniamo i Bambini delle Fate” di Pasqua 2021 e 2022.

    L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato in queste ore all’influencer, al suo ex collaboratore Fabio Damato, oltre che ad Alessandra Balocco dell’azienda dolciaria cuneese, e a Francesco Cannillo di Dolci Preziosi. Le ipotesi di reato sono di truffa continuata e aggravata: l’imprenditrice digitale, ora, rischia il processo.

    “Le indagini – scrive la procura – hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni di natura decettiva, volte a indurre in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche”.

    Pronta la replica dei legali di Chiara Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, che hanno dichiarato: “Chiara Ferragni ha fiducia nel lavoro della magistratura e che la sua innocenza venga acclarata quanto prima”.

    L’inchiesta era nata dopo la denuncia dell’Antitrust che aveva multato l’influencer per pubblicità ingannevole in merito al pandoro Balocco.

    “Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile” aveva affermato l’influencer in una nota.

    “Sono profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”.

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