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    Chiara Ferragni, dopo il pandoro anche le uova di Pasqua? Selvaggia Lucarelli: “Altro che errore di comunicazione”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 19 Dic. 2023 alle 12:06 Aggiornato il 19 Dic. 2023 alle 16:10

    Chiara Ferragni, dopo il pandoro anche le uova di Pasqua?

    Dopo il pandoro, le uova di Pasqua: a sollevare nuovi dubbi su un’operazione che avrebbe risvolti molto simili a quelli della Balocco è ancora una volta Selvaggia Lucarelli, che per prima aveva messo in discussione l’operazione Balocco costata sia all’azienda che all’influencer una sanzione da parte dell’Antitrust per pubblicità ingannevole.

    Secondo un articolo di Selvaggia Lucarelli pubblicato su Il Fatto Quotidiano, infatti, Chiara Ferragni avrebbe seguito lo stessa schema utilizzato con la Balocco anche per le uova di Pasqua vendute da Dolci Preziosi nel 2021 e 2022.

    “Lei ha percepito cachet di 500 e 700 000 euro e Dolci preziosi ha donato 12 e 24000 euro. Ferragni ha promosso le uova dicendo che lei e Dolci preziosi sostenevano i Bambini delle fate, ma di fatto era una fruttuosa operazione commerciale” scrive la giornalista sul suo profilo X.

    “Aggiungo che dopo alcune telefonate per approfondire il tema uova avvenute ieri, i vecchi post di promozione delle uova pasquali sulla pagina instagram di Ferragni sono velocemente spariti. Alcuni di questi io e altre persone li avevamo fortunatamente salvati il giorno prima. E comunque basta digitare su google uova+ferragni+instagram per vedere ancora i risultati della ricerca sulla sua pagina con anteprima del testo, che però non si aprono più”.

    “Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto – ha spiegato al Fatto Franco Cannillo, proprietario di Cerealitalia -. A Ferragni abbiamo pagato un cachet di 500 mila euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022. Poi ha chiesto una cifra esorbitante e non abbiamo più chiuso il contratto”.

    Cifre, dunque, che non sarebbero mai state utilizzate per quello che lasciava intendere la campagna pubblicitaria. “Usiamo Pasqua per fare del bene – aveva scritto Ferragni in un post che ha ottenuto più di 400mila like – Le mie uova di Pasqua realizzate con Dolci Preziosi stanno arrivando nei migliori supermercati italiani. Questo progetto speciale sostiene ‘I bambini delle fate’ di Franco e Andrea, un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di sostenere famiglie con autismo e altre disabilità”.

    Come nel caso della Balocco, quindi, le vendite delle uova non avrebbero influito sulla donazione che sarebbe stata a cifra fissa.

    “È una vergogna – ha dichiarato al Fatto Franco Antonello de ‘I bambini delle fate’, destinatario della donazione – Non abbiamo mai parlato con Ferragni, ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12mila euro e un altro 24mila euro. Non sa quante aziende si fregiano di fare qualcosa per il sociale grazie alla parola beneficenza”.

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