Chi è Anastasiya Kylemnyk, fidanzata Luca Sacchi, ragazzo ucciso Roma
Chi è davvero Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso nel quartiere Appio Latino di Roma mercoledì scorso? È la domanda che in questi giorni si stanno ponendo in molti, inclusi gli inquirenti che stanno indagando sull’intricata vicenda.
Anastasiya Kylemnyk, ascoltata dagli inquirenti che stanno indagando sull’omicidio di Luca Sacchi (qui il suo profilo), è senza dubbio una figura chiave di questa assurda storia.
La ragazza, infatti, subito dopo il delitto ha raccontato una versione dei fatti, che mano a mano che passavano i giorni si è fatta sempre più debole e ricca di contraddizioni.
Anastasiya Kylemnyk: chi è la fidanzata del ragazzo ucciso a Roma
Anastasiya Kylemnyk è nata in Ucraina 25 anni fa e si è trasferita in Italia nel 2003 insieme alla mamma e alla sorella minore di 12 anni. Vive nel quartiere Appio Latino, a poche centinaia di metri da dove si è consumato il delitto, all’angolo tra via Teodoro Mommsen e via Franco Bartoloni, ma anche a poca distanza da dove viveva il suo fidanzato Luca con la sua famiglia, in via Vittorio Fiorini.
Dopo il diploma conseguito presso il liceo Augusto di Roma, si arrangia con diversi lavoretti. Qualche scatto come modella, un lavoro come cameriera presso la pizzeria “Dal Bersagliere”, situata a pochi passi dalla sua abitazione, e un impiego come babysitter.
“È gentile e dolce, una gran lavoratrice, mi fido ciecamente, tanto da lasciarle mia figlia” ha dichiarato Roberto Bruschi, titolare della pizzeria, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Ha lavorato da noi anche come cameriera – ha aggiunto Bruschi – la conosco benissimo, segue pure i figli di mio fratello, non credo a una parola di quello che si scrive su di lei, le siamo tutti vicini in questo momento di grande dolore”.
Una opinione condivisa da tutto il quartiere, che l’ha vista crescere e che continua a difenderla, anche se negli ultimi giorni i dubbi sulla sua persone, ma soprattutto sul ruolo che ha ricoperto in questa vicenda, stanno aumentando sempre di più.
Dubbi che attanagliano anche la famiglia di Luca Sacchi che, dopo aver parlato di Anastasiya come di una figlia, adesso sta piano piano prendendo le distanze della ragazza.
Appassionata di moto e di fitness, così come si può carpire anche dal suo profilo Instagram, Nastia, questo il suo soprannome, era fidanzata con Luca da quasi cinque anni. I due condividevano la passione per lo sport (Luca Sacchi era un personal trainer) e quella per i cani.
Le contraddizioni di Anastasiya Kylemnyk nella ricostruzione dell’omicidio di Luca Sacchi
“La droga non c’entra niente” ha affermato Anastasiya Kylemnyk quando, dopo l’arresto dei due aggressori, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, è emersa con prepotenza la pista della vendita di droga finita in tragedia.
Eppure, che Anastasiya stesse per comprare sostanze stupefacenti sembra ormai cosa appurata. A confermarlo, infatti, sarebbe un testimone oculare, che si sarebbe recato all’Appio Latino su indicazione di Del Grosso, per verificare che affettivamente alcune persone della zona avessero il denaro per acquistare la droga. E a mostrare lo zaino con i soldi sarebbe stata proprio Anastasiya.
Non solo, ma Anastasiya ha sempre raccontato di essere stata vittima di un tentativo di scippo, finito poi in tragedia. Secondo quanto riferito agli inquirenti subito dopo il delitto di Luca Sacchi, infatti, la donna avrebbe subito un colpo alla testa con un mazza da baseball e sarebbe svenuta, mentre il suo fidanzato sarebbe intervenuto per difenderla e per questo sarebbe stato ucciso. Ma Anastasiya non risulta avere ferite alla testa e, secondo alcune testimonianze, probabilmente non era nemmeno con Luca al momento dello sparo.
Chi è dunque realmente Anastasiya Kylemnyk? La ragazza acqua e sapone che è finita in un giro più grande e pericoloso di lei? O, come stato addirittura ipotizzato da alcuni quotidiani, la “cassiera” degli spacciatori?
Dubbi, sospetti e misteri che solo Anastasiya può dipanare, tentando di chiarire le tante zone d’ombra che ancora avvolgono questa triste e assurda vicenda.
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