Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Centurione tocca il seno a una turista al Colosseo, condannato a un anno e 4 mesi dalla giudice della “palpata breve”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 13 Ago. 2023 alle 16:12

    Durante una foto ricordo al Colosseo ha palpeggiato il seno di una turista. L’episodio è avvenuto nel gennaio del 2022. L’uomo, Giampaolo Bocco, di 44 anni, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, seppur attenuata. “Il palpeggiamento è avvenuto per un brevissimo lasso temporale (…), tanto che può ritenersi che la libertà sessuale della vittima, 21 anni, sia stata compromessa, seppure in maniera non grave”, si legge nella condanna.

    Il giudice che lo ha stabilito è Maria Bonaventura, come riporta il Corriere della Sera. Nelle scorse settimane aveva fatto discutere la sua decisione di assolvere un bidello accusato di violenza sessuale per aver toccato il fondoschiena a una studentessa “per una manciata di secondi”. Un caso che era passato alle cronache per il riferimento alla “palpata breve”.

    Tra le due sentenze la distanza temporale è di cinque mesi. La condanna del centurione risale allo scorso febbraio, mentre l’assoluzione del bidello è dello scorso luglio. Due casi in realtà diversi, come differente è stato l’esito finale. La studentessa aveva denunciato il bidello, convinta di essere stata molestata, nonostante le scuse del collaboratore scolastico. Il centurione, invece, ha ammesso la volontà di palpeggiare la turista.

    La ragazza aveva chiesto a un gruppo di centurioni una foto ricordo di fronte al Colosseo. E durante lo scatto uno dei tre le aveva toccato il seno con un gesto fulmineo. Non una svista o un gesto casuale, come ha confermato lo stesso uomo, che le ha detto: “Tanto hai poco seno”. Ora per lui è arrivata la condanna. Secondo la giudice “ha costretto la donna a subire un repentino palpeggiamento al seno”. Un gesto “non particolarmente invasivo”, si legge nelle motivazioni, “perché il toccamento è stato sopra i vestiti ed è avvenuto per un brevissimo lasso temporale”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version